Bassetti attacca sull'educazione sessuale: "Veto da Medioevo"
Il professor Matteo Bassetti è tornato a parlare dell'educazione sessuale vietata alle scuole medie in Italia: perché per lui è un veto da Medioevo
Matteo Bassetti, Professore ordinario di Malattie Infettive, è intervenuto nuovamente sui social per parlare di un tema molto dibattuto al momento in Italia. Il docente, divulgatore scientifico e medico, ha spiegato il suo punto di vista per quello che riguarda l’educazione vietata anche alle scuole medie da un emendamento della Lega al Ddl di Giuseppe Valditara sul consenso informato. Il dottore ha spiegato che si tratta di un “veto da Medioevo” e ha spiegato il motivo di questa sua affermazione.
Per Bassetti l’educazione sessuale vietata a scuola è un “veto da Medioevo”
“Oggi ho voluto scrivere un editoriale per il giornale di Genova, Il Secolo XIX, dal titolo ‘Educazione sessuale, il veto è da Medioevo‘”: così inizia il video che Matteo Bassetti ha pubblicato su Facebook, intervenendo nell’ampio dibattito legato al divieto di trattare l’educazione sessuale nella scuola secondaria di primo grado nel nostro Paese.
“È proprio così”, ha aggiunto il professore spiegando meglio cosa vuol dire vietare questo argomento. “Che cosa si vuol fare? È stato proposto un emendamento che è passato alla Camera dei Deputati che dice che per parlare di educazione sessuale con i ragazzi tra gli 11 e i 18 anni ci vuole il consenso dei genitori. Addirittura tra gli 11 e i 14 anni è proprio proibito parlare di educazione sessuale”.
Matteo Bassetti ha detto che “fondamentalmente io medico che vado nelle scuole – o uno psicologo o un insegnante – devo far vedere il curriculum e devo far vedere in qualche modo le diapositive e il materiale che presento ai genitori che poi lo approvano. Devono dare la firma i genitori. Quindi non siamo noi che diciamo di che cosa parlare con i ragazzi dal punto di vista medico e scientifico, per prevenire anche le malattie sessualmente trasmesse, ma devono essere i genitori ad autorizzarci”.
Per il professore universitario è “evidente che si torna al Medioevo, anche perché i ragazzi hanno un estremo bisogno” di parlare di queste tematiche, come ha spiegato nel suo articolo sul quotidiano. “Servirebbe una maggiore informazione con un’educazione all’affettività a livello scolastico, esattamente il contrario di quanto propone questo emendamento medievale“.
L’attacco di Bassetti al Ddl Valditara sul consenso informato
Già in precedenza, sempre su Facebook il dottore infettivologo presso l’Università di Genova ha spiegato il suo punto di vista personale e professionale in merito al Ddl di Giuseppe Valditara e al consenso informato che i genitori devono firmare, alle scuole superiori, per permettere che si parli di sessualità e affettività.
“Si tratta di un tabù di una parte politica, che va contro ogni evidenza scientifica”, ha spiegato Matteo Bassetti sui social. Il professore ha anche aggiunto che “non c’è da stupirsi quindi se le infezioni sessualmente trasmesse siano così diffuse, soprattutto tra i più giovani nel nostro paese”, vista la “nuova legge in Italia che vieta di parlare di educazione sessuale alle scuole medie”.
Bassetti ha poi concluso così il suo intervento: “Mentre nel resto d’Europa si regalano i preservativi, la nostra scuola guarda al futuro con spirito medioevale“. Una provocazione con cui è tornato a parlare anche sul quotidiano genovese, parlando di una scelta da Medioevo, che va contro gli interessi delle giovani generazioni, anche per quello che riguarda la loro salute.
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