Carta igienica sequestrata a scuola: il caso a Vicenza
La dirigente di una scuola d'infanzia, elementare e media ha disposto il provvedimento ma i genitori degli studenti insorgono contro la decisione
Diverse volte, in alcune scuole, è stato proposto che gli studenti portassero la carta igienica da casa. Un report del 2017 di Cittadinanzattiva rivelava che il 47% delle scuole italiane era privo di carta igienica e il 64% di sapone. In molti casi il problema sorge per una scarsità di risorse economiche. Il tema è tornato alla ribalta a causa della decisione di un istituto comprensivo di Montecchio Maggiore a Vicenza di togliere la carta igienica dai bagni.
Perché è stata sequestrata la carta igienica a scuola
La dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Montecchio Maggiore, Francesca D’Antuono, con un provvedimento ha disposto di togliere la carta igienica dai bagni e tenere invece i rotoli custoditi in classe. Chi ne ha bisogno dovrà chiedere alla maestra.
L’istituto comprende scuola d’infanzia, elementare e media e l’iniziativa ha l’obiettivo di ridurre gli sprechi e responsabilizzare i bambini a un utilizzo più consapevole della carta. Da quanto si legge sulla circolare, la motivazione ufficiale è che “l’eccessivo consumo di carta igienica, usata dagli alunni anche per asciugarsi le mani” ha reso necessario un intervento, inserito in un’ottica di rispetto dell’ambiente e di contenimento dei costi.
La reazione dei genitori e il rischio timidezza degli alunni
Come riporta Il Corriere della Sera, la misura non ha riscosso successo tra diversi genitori che ritengono il provvedimento poco praticabile.
“Sono bambini di 6/7 anni. Episodi di maleducazione o di uso improprio dei bagni – ha detto il padre di un alunno, come riportato dal quotidiano – capitano persino nei bar tra adulti, figuriamoci a scuola. Ma non credo che questa sia la strada giusta per insegnare loro a usare meglio la carta igienica”.
Le famiglie non negano che ci siano sprechi, ma non concordano con il metodo scelto per contenere il problema. Al centro del dibattito c’è la timidezza e il fatto che alcuni alunni potrebbero avere vergogna nel chiedere la carta igienica con la conseguenza di rinunciare ad andare in bagno. Questo potrebbe portare a conseguenze ancora più serie.
“E se la maestra ne consegnasse troppo poca rispetto alle reali esigenze? – ha osservato il genitore -. Nessun adulto accetterebbe mai di trovarsi in un luogo pubblico dove deve chiedere la carta igienica a un superiore”.
La proposta di portare i rotoli da casa
Tra le proposte alternative, se la questione è di natura economica, l’idea dei genitori sarebbe quella di organizzare una raccolta di rotoli portati da casa.
“Credo che nessuno si rifiuterebbe – ha affermato il padre intervistato dal Corriere della Sera – Ma obbligare i bambini a chiedere ogni volta la carta igienica non è un modo serio di affrontare il problema”.
Già in altre scuole gli studenti portano la carta igienica da casa e anche in questi casi è sorta la polemica con i genitori che chiedono alle scuole di fornirla.
Un caso simile a quello di Vicenza risale al 2023 a Ferrara. Due anni fa quasi 300 genitori depositarono una petizione presso il Comune, inviandola anche ai dirigenti scolastici locali, proprio per chiedere di migliorare la disponibilità e la gestione della carta igienica nelle scuole primarie della città, anche installando portarotoli nei bagni. In alcuni istituti scolastici i ragazzi dovevano chiedere la carta igienica ai bidelli “altrimenti se ne spreca troppo”, avevano spiegato questi ultimi.