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App di ChatGPT iStock

Dove si usa di più ChatGPT nel mondo (e la situazione in Italia)

Quali sono i Paesi del mondo dove ChatGPT viene usato di più dagli utenti e qual è la situazione nel nostro Paese: ecco tutti i dati da conoscere

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

L‘intelligenza artificiale è entrata nelle nostre vite: quasi tutti la usiamo, se non quotidianamente, comunque molto spesso, anche solo per chiacchierare o chiedere informazioni su diverse tematiche. Dove si usa di più ChatGPT nel mondo e qual è la situazione in Italia? Sono stati resi noti i dati di utilizzo da parte degli utenti a livello globale, con un focus particolare su quello che accade nel vecchio continente. Ecco cosa è emerso da questa particolare indagine sull’AI.

I Paesi del mondo dove si usa maggiormente ChatGPT

A svelare qual è stato l’utilizzo di ChatGPT nel mondo ci ha pensato Visual Capitalist: i dati fanno riferimento al mese di agosto 2025. Il sistema di intelligenza artificiale di OpenAI ha registrato 5,8 miliardi di visite mensili a livello globale.

Rispetto al 2024, ChatGPT è stato l’unico grande sito a crescere in modo evidente, con più 182% su base annua. Attualmente rappresenta l’80% del mercato dei chatbot: è diffuso non solo nei Paesi angloamericani, ma in tutto il mondo. In particolare sono l’Asia e l’America Latina a trainare la crescita, con milioni di nuovi utenti ogni mese.

Negli Stati Uniti è stato registrato il 15,1% del traffico (circa 883 milioni di visite): gli USA sono la nazione dove a livello internazionalesi usa di più ChatGPT. A seguire troviamo l’India con il 9,3% (circa 544 milioni di visite) e il Brasile con il 5,3%. Altri Paesi del mondo, come il Regno Unito, l’Indonesia, il Giappone, la Germania e la Francia, hanno raggiunto percentuali che variano tra il 3% e il 4%. Tutte insieme coprono quasi un terzo dell’uso globale che si fa di questo chatbot basato su intelligenza artificiale (IA) sviluppato da OpenAI.

I modelli generativi sono maggiormente utilizzati nei Paesi che possono vantare connessioni stabili e larga banda. Nelle zone del mondo dove la rete è debole o i costi sono elevati, il ricorso a questi strumenti è decisamente minore. Non mancano anche limiti per quello che riguarda politiche e normative o per l’indisponibilità di varianti linguistiche locali.

Quanto usiamo ChatGPT in Italia

L’Europa rimane in una posizione intermedia per quello che riguarda l’utilizzo di ChatGPT. Se unite insieme la Francia, la Germania e il Regno Unito generano poco più del 10% del traffico globale. Quanti italiani, invece, sfruttano le potenzialità di questo sistema di intelligenza artificiale? A livello globale siamo un po’ indietro, visto che l’Italia non è presente tra i primi 20 Paesi.

Il problema principale nel Vecchio continente è quello di avere infrastrutture e normative adeguate per questo nuovo ambito tecnologico. Secondo gli esperti bisognerebbe anche promuovere la localizzazione linguistica e culturale dei modelli.

Quali sono le domande rivolte a ChatGPT

Cosa chiedono gli utenti a ChatGPT? La categoria che include più domande sul chatbot di intelligenza artificiale di OpenAI è la programmazione, con il 29% dei propmt totali. Sta crescendo anche l’uso dell’AI in campo economico, legale e comunicativo.

Sempre più l’intelligenza artificiale è uno strumento di utilizzo quotidiano (ad esempio per gli studenti è un ottimo alleato di studio) e non solo un esperimento tecnologico da provare.

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