Dove sono chiuse le scuole ad Halloween 2025 in Italia
In alcune parti d'Italia, le scuole resteranno chiuse per Halloween: ecco dove e tutti i ponti e le festività dell'anno scolastico 2025-2026
Halloween è sempre più festeggiato anche in Italia, ma solitamente le scuole restano aperte per la giornata del 31 ottobre. La festività nazionale italiana è quella dell’1 novembre, che celebra tutti i santi. Quest’anno, però, cade di sabato, quando molte scuole sono già chiuse per il weekend. Nonostante questo, alcuni studenti faranno ponte per Halloween 2025. In questo articolo scopriremo dove sarà sospesa la didattica per la giornata del 31 ottobre.
Dove restano chiuse le scuole in Italia per Halloween 2025
I giorni della chiusura delle scuole sono decisi dai calendari scolastici regionali che, oltre a prevedere le festività nazionali, individuano le date di inizio e fine delle lezioni e eventuali giornate di stop durante l’anno scolastico. Ogni scuola, inoltre, può stabilire autonomamente dei giorni di festa ulteriori, purché venga garantito il minimo di 200 giorni di attività didattica previsto dalla normativa nazionale.
Infine, anche i comuni hanno un potere in tal senso. Ed è proprio in virtù di questo che il sindaco di Borgo a Mozzano (Lucca) Patrizio Andreuccetti ha deciso di chiudere tutte le scuole di ordine e grado presenti nel territorio comunale per Halloween.
“Come ogni anno – ha spiegato il primo cittadino – vogliamo dare a tutta la comunità la possibilità di vivere al meglio uno degli eventi più importanti del nostro territorio”.
Scuole chiuse anche nella Provincia autonoma di Trento, che ha stabilito la sospensione delle lezioni per venerdì 31 ottobre e sabato 1 novembre, con il rientro in classe fissato a lunedì 3 novembre. Ancora più estesa lo stop delle lezioni nella Provincia autonoma di Bolzano, dove le scuole resteranno chiuse da sabato 25 ottobre fino a domenica 2 novembre compresi.
In Molise, invece, le scuole resteranno chiuse il 31 ottobre, ma non per celebrare Halloween. La giornata è dedicata alla commemorazione delle vittime del terremoto di San Giuliano di Puglia (Campobasso), avvenuto il 31 ottobre 2002. Il sisma causò il crollo della scuola elementare del paese provocando la morte di 27 bambini e di una maestra.
Come anticipato, alcune scuole, grazie all’autonomia scolastica, potrebbero comunque aver deliberato la sospensione delle lezioni per Halloween. Si consiglia di consultare i siti web degli istituti scolastici di proprio interesse.
Le altre feste nell’anno scolastico 2025-2026
Il calendario scolastico 2025-2026 offre poche occasioni di ponte, con solo due festività nazionali che cadono in modo favorevole per allungare il riposo degli studenti. Il primo è il ponte dell’Immacolata: l’8 dicembre 2025 sarà un lunedì, regalando a tutte le scuole un weekend lungo. Il secondo è il ponte dell’1 maggio (Festa del lavoro), che nel 2026 cadrà di venerdì, permettendo tre giorni consecutivi di pausa per gli istituti che non prevedono lezioni il sabato.
Al contrario, l’1 novembre e il 25 aprile (Festa della Liberazione) nel 2026 cadranno di sabato, non offrendo alcuna possibilità di ponte.
Le vacanze di Natale varieranno leggermente tra le regioni: inizieranno tra il 22 e il 24 dicembre 2025. Chi comincerà la pausa il 22, lunedì, potrà godere di un periodo più lungo di festa, visto che le lezioni riprenderanno ovunque il 7 gennaio 2026, tranne in Sicilia, dove il rientro è previsto per l’8 gennaio.
Alcune regioni hanno anche previsto uno stop a febbraio nel periodo di Carnevale (Campania, Lombardia, Piemonte, Veneto e Valle d’Aosta).
Per la Pasqua, che nel 2026 cadrà il 5 aprile, le vacanze inizieranno giovedì 2 aprile e termineranno martedì 7 aprile nella maggior parte delle regioni. La provincia autonoma di Trento ha previsto un giorno aggiuntivo di pausa, con il ritorno in aula posticipato a mercoledì 8 aprile.
Il 2 giugno 2026 (Festa della Repubblica), infine, cadrà di martedì, e sono molte le regioni che hanno previsto la chiusura delle scuole anche per lunedì 1 giugno: Basilicata, Piemonte, Marche, Molise, Puglia, Umbria, Veneto, Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Trento e quella di Bolzano.