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Prof Enrico Galiano Ipa

Galiano e l'educazione sessuale: cosa è successo nella sua scuola

Prof Galiano ha raccontato coas è successo nella sua scuola per spiegare perché secondo lui è fondamenta l'educazione sessuale e affettiva alle medie

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Enrico Galiano è intervenuto di nuovo a parlare dell’educazione sessuale e affettiva vietata alle scuole medie, da un emendamento della Lega al nuovo Ddl del ministro Valditara. Il professore, che insegna alle scuole medie, ha voluto raccontare un episodio che pochissimi giorni fa ha avuto luogo proprio nell’istituto in cui insegna. Ecco cosa è successo e perché secondo lui è importante parlare di queste tematiche in classe, anche alla luce di quello che è accaduto.

Il racconto di prof Galiano sull’episodio nella sua scuola

In occasione di un suo intervento sul sito Il Libraio, Enrico Galiano ha raccontato cosa gli è capitato di vedere e sentire nel cortile della scuola dove insegna. “Due ragazzi litigavano perché uno non la finiva di toccare i capelli all’altro, che non voleva essere toccato”. Il docente ha spiegato che “alle medie ti devi sorbire questo genere di casus belli, e vi assicuro che queste cose possono poi degenerare in minirisse molto difficili da sedare”.

Lui passava di lì proprio nel momento in cui si stava formando “un piccolo capannello di spettatori. Mi faccio strada per capire cosa sta succedendo, quando uno dei due litiganti se ne esce con questo ignominioso affronto: ‘Frocio!’. Attonita, la folla all’insulto stava”, ha raccontato Galiano che si è avvicinato per capire meglio la situazione. “Chiedo all’insultante come mai consideri quel sostantivo un’offesa. E la risposta è di quelle che fanno cadere le braccia: ‘Perché sì!‘”.

Perché l’educazione sessuale e affettiva è importante per Galiano

Prof Enrico Galiano, che aveva già spiegato il suo disappunto sull’approvazione dell’emendamento al Ddl di Valditara, ha sottolineato che “basterebbe questo piccolo racconto di vita vera, con il termine omosessuale usato come affronto e con l’incapacità perfino di verbalizzare perché, per non avere dubbi di sorta: a scuola, l’educazione sessuo-affettiva non è qualcosa di accessorio. No: oggi sta diventando una vera emergenza nazionale“.

Il docente delle scuole medie ha poi aggiunto: “Perché uno potrebbe pensare che di ragazzi che considerano il dare dell’omosessuale a un altro siano ormai una minoranza. Vi sbagliate, purtroppo. Come non sono una minoranza quelli che non capiscono cosa ci sia di male a fischiare a una donna, o a farle dei complimenti espliciti sul suo corpo, o addirittura a provarci in modo insistente senza il suo consenso. Come non lo sono quelli che confondono la gelosia con il possesso, l’amore con l’ossessione, la violenza con la passione”.

Enrico Galiano ha parlato poi del paradosso italiano: da noi “i ragazzi possono essere bombardati ogni giorno da pubblicità sessualizzate, canzoni esplicite, social pieni di corpi e allusioni. Ma se qualcuno prova a spiegare loro cosa tutto questo significhi davvero, quello no: diventa pericoloso”. Non se ne deve parlare prima delle superiori e anche in quell’occasione ci vuole l’autorizzazione dei genitori.

“Nel 2025, nell’epoca in cui un dodicenne può accedere a qualunque contenuto sullo smartphone, lo Stato italiano decide che l’argomento ‘sessualità’ è troppo delicato per essere affrontato a scuola. È come vietare la geografia perché qualcuno teme che i ragazzi scoprano che la Terra è rotonda”, ha poi aggiunto l’insegnante.

Educazione sessuale a scuola in Italia: cosa ha detto Valditara

Sull’educazione sessuale “vietata” alle medie ha fatto chiarezza il ministro Valditara in un suo intervento. “Nelle nuove Indicazioni nazionali l’educazione sessuale, in senso biologico, è ampiamente prevista. Si affronta l’argomento con apposite lezioni innanzitutto all’interno dei corsi di scienze alle elementari e alle medie. E resta la possibilità, per gli istituti, di organizzare corsi pomeridiani che abbiano come oggetto quei temi previsti all’interno del programma scolastico”.

Il ministro ha poi aggiunto che “la norma è chiarissima”, specificando l’obiettivo della legge: “che prima della adolescenza venga vietata la realizzazione di attività didattiche e progettuali afferenti a teorie e concetti relativi all’identità e alla fluidità di genere. Non è un ‘tornare indietro’, è semplicemente la necessità di evitare le strumentalizzazioni”.

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