Giubileo mondo educativo, appello di Papa Leone XIV agli studenti
In occasione del Giubileo del mondo educativo, Papa Leone XIV ha lanciato un accorato appello a tutti gli studenti e a tutte le studentesse
In occasione del Giubileo del mondo educativo, che è stato organizzato dal 27 ottobre al 1° novembre 2025 a Roma, alcuni studenti e alcune studentesse hanno incontrato il pontefice presso l’Aula Paolo VI. Papa Leone XIV ha dedicato ai giovani alcune toccanti parole, invitandoli a essere una “generazione plus” e “persone di parola e costruttori di pace”. Anche i ragazzi e le ragazze presenti hanno scritto una lettera indirizzata proprio al Santo Padre.
Le parole di Leone XIV ai giovani per il Giubileo del mondo educativo
Emozionato e felice di incontrare gli studenti che stanno partecipando al Giubileo del mondo educativo, Leone XIV ha salutato gli 8.500 adolescenti presenti: “Ho atteso questo momento con grande emozione: la vostra compagnia, infatti, mi fa ricordare gli anni nei quali insegnavo matematica a giovani vivaci come voi. Vi ringrazio per aver risposto così, per essere qui oggi, per condividere le riflessioni e le speranze che, attraverso di voi, consegno ai nostri amici sparsi in tutto il mondo”.
Citando le parole di Pier Giorgio Frassati, il Santo Padre ha esortato i presenti ad avere “l’audacia di vivere in pienezza. Non accontentatevi delle apparenze o delle mode: un’esistenza appiattita su quel che passa non ci soddisfa mai”. Papa Prevost ha poi aggiunto: “Questo desiderio è la vostra forza ed esprime bene l’impegno di giovani che progettano una società migliore, della quale non accettano di restare spettatori. Vi incoraggio, perciò, a tendere costantemente ‘verso l’alto’, accendendo il faro della speranza nelle ore buie della storia. Come sarebbe bello se un giorno la vostra generazione fosse riconosciuta come la “generazione plus”, ricordata per la marcia in più che saprete dare”.
Il pontefice ha anche ricordato Papa Francesco e il Patto Educativo Globale lanciato cinque anni fa, “un’alleanza di tutti coloro che, a vario titolo, lavorano nell’ambito dell’educazione e della cultura, per coinvolgere le giovani generazioni in una fraternità universale“. Ai ragazzi il Santo Padre ha chiesto di non essere “solo destinatari dell’educazione, ma i suoi protagonisti. Perciò oggi vi chiedo di allearvi per aprire una nuova stagione educativa, nella quale tutti — giovani e adulti — diventiamo credibili testimoni di verità e di pace. Per questo vi dico: siete chiamati a essere truth-speakers e peace-makers, persone di parola e costruttori di pace“.
Parlando anche come ex professore di matematica e fisica, Prevost si è rivolto alle “stelle guida” degli adolescenti: “i genitori, gli insegnanti, i sacerdoti, i buoni amici, bussole per non perdervi nelle vicende liete e tristi della vita”, ricordando poi che “ognuno è una stella, e insieme siete chiamati a orientare il futuro. L’educazione unisce le persone in comunità vive e organizza le idee in costellazioni di senso”.
La lettera scritta dagli studenti a Papa Leone XIV
Anche i giovani che hanno partecipato all’iniziativa La Scuola è Vita, promossa nell’ambito del Giubileo del mondo educativo, hanno voluto scrivere a Papa Leone XIV, confessando al Santo Padre di vivere sospesi tra due timori: la “paura di deludere” e la “paura di non essere visti” da chi li precede. Hanno una sola richiesta da fare in questo giorno così importante: “Credete in noi”. I giovani nella lettera hanno lanciato delle proposte al mondo educativo e alla scuola, per permettere alla loro generazione di avere di nuovo fiducia in se stessi e nell’istituzione scolastica.
Il testo è stato concluso con tre proposte: un “pellegrinaggio educativo” che possa unire il Pontificio Istituto Patristico Augustinianum, dove i ragazzi hanno partecipato ad alcuni laboratori a una scuola simbolica della periferia di Roma, per riscoprire il “passo comune dell’educazione”; l’attivazione di un “modulo didattico universale“, fisico e digitale, dove progettare iniziative di pace e cooperazione; la garanzia di poter partecipare a più laboratori come quelli che sono stati organizzati in questi giorni di Giubileo.
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