La Carta del docente è un caso: interrogazione in parlamento
Scoppia il caso Carta del docente e scatta l'interrogazione in parlamento: c'è chi ha usato il bonus per fare acquistare tv e elettrodomestici
La Carta del docente torna al centro del dibattito pubblico, questa volta per un caso che ha sollevato non poche polemiche. Nata come strumento per sostenere la formazione continua degli insegnanti, la carta è finito sotto i riflettori per presunti abusi e utilizzi impropri. Diversi episodi, emersi in seguito a indagini della Guardia di finanza tra il 2021 e il 2023, hanno coinvolto decine di docenti e vari esercizi commerciali in tutta Italia. Gli accertamenti hanno portato a sanzioni, denunce e multe per utilizzi non consentiti del bonus. Per questo, è stata annunciata anche un’interrogazione in parlamento.
Scoppia il caso ‘Carta del docente’: cosa sta succedendo
La Carta del docente, nata per sostenere l’aggiornamento professionale degli insegnanti attraverso un bonus annuale di 500 euro, è finita al centro di un caso nazionale che sta sollevando interrogativi sulla sua gestione e sull’efficacia dei controlli. Come riportato da Il Giornale, a far esplodere la questione sono state diverse inchieste condotte dalla Guardia di finanza tra il 2021 e il 2023 in varie province italiane, che hanno fatto emergere usi impropri della carta.
Il tema è particolarmente sensibile perché riguarda l’uso di fondi pubblici destinati alla crescita professionale di una categoria centrale per il sistema educativo.
A Catanzaro, per esempio, 62 insegnanti e un commerciante al dettaglio sono stati sanzionati per aver utilizzato il bonus per acquistare beni non ammessi dalla legge, come smartphone, smart tv ed elettrodomestici. Le sanzioni complessive hanno superato i 200mila euro. A Cosenza, le Fiamme gialle hanno denunciato un imprenditore per indebita percezione di erogazioni pubbliche legate sempre alla Carta del docente.
Il meccanismo, secondo gli investigatori, prevedeva l’emissione di uno scontrino per un prodotto conforme alla normativa, seguito dal reso e dalla consegna di un articolo differente e più costoso, richiesto dal docente.
La Guardia di finanza di Macerata ha sanzionato 31 insegnanti e due esercizi commerciali per utilizzo improprio della carta. Agli insegnanti è stata fatta una multa pari a tre volte il valore speso, mentre ai commercianti sono state inflitte sanzioni da 5.600 e 35mila euro. Anche a Roma è stato scoperto un sistema analogo, con 19 insegnanti e un rivenditore coinvolti.
Come evidenziato da Il Giornale, di inchieste di questo tipo se ne contano a centinaia in tutta Italia. Le modalità di frode sembrano ripetersi con schemi simili, spesso con la complicità di esercenti che facilitano la conversione dei buoni in acquisti non autorizzati.
Perché verrà presentata un’interrogazione sulla Carta del docente
A fronte di queste indagini, il deputato della Lega Rossano Sasso ha annunciato che presenterà un’interrogazione parlamentare per fare chiarezza sul caso.
“Le notizie sull’inchiesta della Guardia di finanza sull’uso improprio della Carta del docente uscita su alcuni media destano forte preoccupazione“, ha affermato Sasso in una nota.
“Chi tradisce la finalità educativa della Carta del docente danneggia non solo le casse dello Stato, ma anche la dignità di chi la utilizza correttamente per migliorare le proprie competenze”, ha aggiunto il deputato leghista.
Per questi motivi, ha concluso Rossano Sasso, “presenteremo un’interrogazione parlamentare per fare piena chiarezza”.
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