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Il ministro dell'Istruzione e Merito Giuseppe Valditara Ansa

Perché Valditara ha ringraziato gli insegnanti italiani

Valditara nella Giornata mondiale degli insegnanti ha ringraziato tutti i docenti italiani, mentre l'Unicef ha svelato i dati dell'istruzione mondiale

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

In occasione della Giornata mondiale degli insegnanti, il ministro dell’Istruzione e del Merito del Governo Meloni, Giuseppe Valditara, ha voluto ringraziare gli insegnanti italiani per il loro lavoro. Le sue parole sono giunte a tutti i docenti che ogni giorno si impegnano a fornire un’istruzione di qualità nelle scuole del nostro Paese.

Il ringraziamento di Valditara ai docenti italiani

Nella giornata dedicata agli insegnanti di tutto il mondo e al loro instancabile lavoro, Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, sui social ha voluto esprimere la propria gratitudine nei loro confronti.

“Incontro tutti i giorni docenti straordinari, pieni di passione, ricchi di competenze, consapevoli dell’alta dignità del loro lavoro. La scuola italiana vale tanto, di questo dobbiamo essere tutti consapevoli”, ha spiegato il ministro che in passato ha parlato della sfida esistenziale che la scuola deve affrontare.

Poi Valditara ha aggiunto: “In questa giornata voglio dire a loro un grande grazie per ciò che fanno ogni giorno, per dare un futuro ai nostri giovani”.

Qual era il tema della Giornata mondiale degli insegnanti 2025

Il 5 ottobre 2025, come ogni anno, è stata celebrata la Giornata mondiale degli insegnanti. L’Unesco per questa edizione della celebrazione, istituita nel 1996, ha scelto un tema particolare: “Riformulare l’insegnamento come professione collaborativa”.

L’obiettivo della giornata indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura è quello di sottolineare il potenziale trasformativo della collaborazione tra docenti, istituti scolastici e sistemi educativi.

L’istruzione a livello globale: i dati resi noti dall’Unicef

Nella Giornata mondiale degli insegnanti l’Unicef in un comunicato che definito i professori come il cuore dell’istruzione di qualità: nel 2024, però, solo il 31% dei Paesi ha garantito sistemi efficaci di sviluppo professionale dei maestri. L’obiettivo fissato è del 64%.

Nicola Graziano, Presidente dell’Unicef Italia, come riportato da TgCom24, ha spiegato: “A livello globale, il numero di bambini e giovani che non frequentano la scuola (OOSC) si aggira intorno ai 265 milioni da un decennio, ma le ultime stime mostrano che nel 2023 gli OOSC erano 272 milioni. Si prevede che gli Aiuti Pubblici allo Sviluppo (ODA) destinati all’istruzione diminuiranno di 3,2 miliardi di dollari, con un calo del 24% rispetto al 2023″.

Questa drastica diminuzione, ha continuato Graziano, potrebbe far “aumentare il numero di bambini non scolarizzati in tutto il mondo da 272 milioni a 278 milioni. Nessun bambino dovrebbe essere privato del diritto a imparare e a costruirsi un futuro: garantire insegnanti formati, motivati e sostenuti significa non solo offrire conoscenza, ma anche protezione, speranza e opportunità di vita”.

Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia ha ricordato che nel mondo 234 milioni di bambini hanno bisogno di sostegno per accedere a un’istruzione di qualità: negli ultimi tre anni è stato stimato un aumento di 35 milioni di studenti in difficoltà. Di questi 234 milioni, 85 milioni non frequentano la scuola (il 52% bambine, il 17% rifugiati o sfollati interni, più del 20% bambini con disabilità).

La situazione è delicata anche a Gaza: a giugno 2025 588 edifici sono stati colpiti, dei quali 538 nella Striscia di Gaza (95,4%) e altri 50 nella Cisgiordania. In Sudan più di 17 milioni dei 19 milioni di bimbi in età scolare non vanno a scuola, mentre ad Haiti, a causa della violenza che si vive per le strade, più di 1,4 milioni di bambini e ragazzi sono rimasti esclusi dal sistema educativo.

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