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Prof Schettini si sfoga: perché ChatGPT è una "vergogna"

"ChatGPT è una vergogna": lo 'sfogo-lezione' sull'intelligenza artificiale di Vincenzo Schettini, il celebre prof de 'La fisica che ci piace'

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Vincenzo Schettini, celebre prof de ‘La fisica che ci piace’, ha lanciato un nuovo attacco contro l’intelligenza artificiale spiegando perché, a suo avviso, “ChatGPT è una vergogna“. Il suo sfogo, come lui stesso ha detto, è una vera e propria “lezione di fisica”, perché prende in considerazione un tema scientifico, e di grande impatto sociale, troppo spesso sottovalutato quando si parla di IA.

Perché ChatGPT è una vergogna secondo prof Schettini

“ChatGPT è una vergogna. Basta!!!”. Si intitola così il nuovo video pubblicato da Vincenzo Schettini sul suo canale YouTube. In questo contenuto, che ha definito “una sorta di lezione di fisica”, il prof ha voluto far riflettere i suoi follower su un problema associato all’uso dell’intelligenza artificiale di cui si sente poco (o per nulla) parlare.

“Qual è l’altro casino dell’intelligenza artificiale del quale voglio parlare? L’energia, il consumo di energia“, ha esordito il docente. Citando uno studio del 2023, Schettini ha spiegato che quando si utilizza uno strumento di IA per generare un’immagine, per esempio, il data center “interrogato” per generarla consuma “l’intera ricarica di un telefono cellulare”.

Il professore ha continuato: “Milioni, decine di milioni, centinaia di milioni di persone usano ogni giorno l’intelligenza artificiale inutilmente per generare immagini, video, meme, cretinate varie, cose, contenuti, che vogliono pubblicare per avere i like. E quindi, immaginatevi tutta l’energia che si sta consumando in più solo per poter soddisfare quel bisogno di creazione di inutilità, e quindi quanto stiamo inquinando”.

La lezione di prof Schettini su energia e intelligenza artificiale

Ogni richiesta all’IA, dunque, interroga un data center che consuma energia. Schettini ha spiegato che se questa energia proviene da combustibili fossili, come carbone o metano, si traduce direttamente in inquinamento. “Ora, magari una parte di quell’energia viene dal rinnovabile – ha proseguito -. Meno male che almeno stiamo cominciando a fare qualche passo, ma non è ancora abbastanza”. Il problema è che “stiamo diventando dannatamente energivori“, ha sentenziato il prof. Per questo, a suo avviso, non si dovrebbe usare l’IA per le “cretinate” ma solo per le “cose serie”.

Secondo Schettini, l’intelligenza artificiale è “benedetta” se messa nelle mani di un medico per salvare vite, di un ingegnere edile per costruire palazzi antisismici, o di un didatta per migliorare l’apprendimento. In questi contesti, l’investimento energetico è giustificato dal valore intrinseco. Ma quando si tratta di generare meme o “contenuti per i like”, ha chiarito l’insegnante, il bilancio energetico diventa inaccettabile.

Perché in Italia “siamo ancora più fregati” per Schettini

Il professore ha infine menzionato l’Earth Overshoot Day (giorno del sovrasfruttamento), ovvero il giorno in cui un Paese del mondo finisce le risorse naturali a sua disposizione per l’anno in corso e inizia ad essere in debito ecologico.

“Il pianeta Terra mette a disposizione delle risorse naturali che dovrebbero essere consumate in un anno e le stiamo consumando in 5 mesi”, ha spiegato. L’Italia, infatti, ha esaurito le risorse naturali che le ‘spettano’ per il 2025 il 6 maggio scorso.

Dal punto di vista energetico, inoltre, noi italiani “siamo ancora più fregati” perché “non siamo indipendenti“, ha detto Schettini. In Italia “abbiamo le risorse naturali, e quindi il vento, il sole, il mare. Siamo primi o secondi in Europa per quanto riguarda la disponibilità di risorse naturali per poter produrre energia. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma: dall’energia cinetica del vento ottieni energia elettrica”, ha spiegato.

“Ma sapete qual è il problema del nostro Paese? Che noi siamo primi o secondi in Europa come disponibilità di queste risorse, ma fanalino di coda come capacità di utilizzarle“, ha concluso Vincenzo Schettini.

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