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Il professore Vincenzo Schettini Ansa

Prof Schettini si sfoga: "Oggi vale una regola terribile"

In un'intervista radiofonica Vincenzo Schettini ha spiegato una regole secondo lui terribile, quella dei 13 secondi: bisogna stupire ogni 13 secondi

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Il professore di fisica e divulgatore scientifico Vincenzo Schettini è stato intervistato in una puntata di “Due microfoni“, programma radiofonico di Radio Radicale, per presentare il suo nuovo libro “La vita che ci piace”. Nel suo intervento nella trasmissione condotta da Emilio Targia, il docente youtuber, diventato popolare proprio grazie ai suoi video in cui spiega la fisica, applicandola anche alla vita di tutti i giorni, si è sfogato. Vincenzo Schettini ha riflettuto su una regola terribile che oggi sembra valere più di altre.

Schettini contro una regola terribile che vale oggi

Parlando con il conduttore, Vincenzo Schettini, che lavora come insegnante alle superiori, ha ragionato sul fatto che oggi il tempo medio di ascolto della musica su TikTok è di 15-30 secondi, davvero molto basso. Riflettendo su questi dati, il professore di fisica ha svelato che oggi esiste un regola davvero terribile, alla quale bisogna sottostare per non perdere l’attenzione del proprio interlocutore, su qualunque strumento o piattaforma.

“Oggi vale una regola che mi è stata raccontata da un autore televisivo, qualche tempo fa”. È la regola dei 13 secondi. “Quando stai parlando, quando stai suonando, quando stai scrivendo devi ogni 13 secondi stupire”. Questo è un problema: “Devi stupire ogni 13 secondi e questo ci abituerà sempre di più a essere condannati a non gustare l’informazione”.

Il professore ha poi fatto un esempio pratico di come sia impossibile applicare questa regola: “Mi chiedono di spiegare il premio Nobel della fisica in 40 secondi: ma come si fa?”. Secondo il fisico “viviamo nel tempo della sintesi forzata, eppure la conoscenza ha bisogno di lentezza, di ascolto, di silenzi. È lì che la curiosità si accende davvero”.

L’invito ai giovani a rallentare

Spiegando che con il suo libro i lettori troveranno tante riflessioni, come ad esempio il fatto che “stiamo correndo troppo e questo è un problema particolarmente importante per i nostri figli. Non tanto per noi adulti, che siamo nel bel mezzo del cammin di nostra vita e più o meno sappiamo rallentare”.

I giovani, invece, non lo sanno fare, non sanno rallentare “e se non rallenti sbatti e ti fai male”, ha aggiunto Schettini che spesso si rivolge proprio ai ragazzi lanciando loro appelli accorati a vivere pienamente la loro vita.

Vincenzo Schettini e l’importanza del vuoto

Anche in occasione di questa intervista radiofonica, il professore di fisica che insegna alle scuole superiori è tornato a parlare del vuoto e della sua importanza. “Il vuoto è la solitudine, questa sensazione di sentirsi dannatamente soli, non c’è niente da fare, fa parte di noi”, ha spiegato il docente invitando a riflettere su questa cosa.

“Il vuoto non è una condanna che qualche essere soprannaturale ci ha inflitto. In realtà, il vuoto fa parte di tutti noi, anzi la fisica addirittura lo giustifica”, ha sottolineato la web star aggiungendo che “non esisterebbe la materia se non ci fosse il vuoto. L’universo non sarebbe quello che è se non fosse pieno di vuoto. Questo è bello ed è un passaggio meraviglioso”.

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