Ritardo Carta del Docente: scatta la rivolta dei prof
I prof italiani sono in rivolta per il ritardo dell'attivazione della Carta Docente, anche se il Governo continua a dire che è tutto sotto controllo
I professori non ci stanno: per il ritardo di attivazione della Carta del Docente, che potrebbe slittare addirittura a gennaio, molti insegnanti hanno deciso di ribellarsi. La rivolta dei prof riguarda la decisione del Governo di posticipare l’avvio di questo incentivo economico riservato al corpo docente (da quest’anno anche i precari sono inclusi) che serve per poter pagare corsi di formazione continua, ma anche libri e altro materiale utile per aggiornarsi e per tenere le lezioni in classe. Cosa sta succedendo nel mondo della scuola?
La rivolta dei prof per i ritardi della Carta del Docente
In merito al ritardo dell’erogazione della Carta del Docente molti insegnanti italiani sono in rivolta, anche perché hanno dovuto pagare di tasca propria abbonamenti a riviste del settore, corsi di formazione, libri, dispositivi elettronici che servono per il loro lavoro. Non si sa ancora oggi quando sarà attivato il bonus a favore degli insegnanti, previsto dalla Buona scuola del Governo Renzi per i docenti in ruolo e da quest’anno esteso anche ai supplenti.
Per la prima volta questo aiuto economico pensato per i professori non è ancora spendibile, ad anno scolastico iniziato ormai da tempo. Sono tanti i problemi per i docenti italiani, che non possono programmare corsi o acquisti volti a migliorare la didattica in aula e la loro formazione o, se lo fanno, devono farlo con i propri soldi, senza contare su questo aiuto.
Qual è il problema secondo gli insegnanti italiani
La Repubblica ha intervistato alcuni professori che stanno facendo i conti con questa mancata erogazione della Carta a loro destinata. Dario Nicolini, docente al Liceo Virgilio di Milano, voleva iscriversi “ad un corso di lingue coi soldi della Carta, ma probabilmente dovrò rinviare. Anche l’iscrizione all’Associazione italiana insegnanti di Geografia, che pagavo con la Carta, la rinvierò a gennaio/febbraio”.
Maura Canalis, del Liceo classico Cavour di Torino, ha spiegato che “ad anno scolastico in corso è molto difficile pianificarne l’utilizzo per acquisto di hardware e software, ma soprattutto di abbonamenti a teatri e musei, corsi di formazione, servizi di trasporto”. Monica Grilli, dell’Istituto comprensivo Sibilla Aleramo di Torino, ha aggiunto che “concretamente, molti insegnanti non potranno iscriversi ai corsi universitari e ai master che iniziano in autunno; partecipare a convegni o seminari di formazione organizzati nei primi mesi dell’anno scolastico; acquistare testi, abbonamenti a riviste specialistiche o software utili per la programmazione didattica”.
Per il Governo non ci sono ritardi per la Carta del Docente
Il Governo, però, continua a sostenere che non ci sono ritardi o impedimenti, come detto alla Camera dei Deputati dalla sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti nel corso di una interrogazione parlamentare presentata dalla deputata del Partito democratico Irene Manzi”
Ancora non è possibile accedere al bonus a causa dell’estensione della platea dei destinatari ai docenti con contratto al 30 giugno, che “richiede, per sua natura, che vengano mutate, rispetto al passato, le tempistiche di attribuzione della stessa, la quale, lo si ribadisce, potrà essere assegnata solo quando sarà individuata anche la platea dei docenti supplenti fino al termine delle attività didattiche, ovvero a partire dal gennaio di ogni anno”.
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