Salta al contenuto
Alunni plusdotati iStock

Scuola, approvato ddl sugli alunni plusdotati: cosa prevede

È stato definito un disegno di legge che introduce norme specifiche per il riconoscimento degli studenti ad alto potenziale cognitivo

Stefania Bernardini

Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv di cronaca, politica, scuola, economia e spettacolo. Ha esperienze nella redazione di testate giornalistiche online e Tv e lavora anche nell’ambito social

Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha definito il disegno di legge sulle “Disposizioni in favore degli alunni e degli studenti ad alto potenziale cognitivo“. Così viene introdotto per la prima volta in Italia un quadro normativo specifico per il riconoscimento e l’inclusione scolastica di questi studenti. Secondo Valditara si tratta di “un passo decisivo verso una scuola capace di valorizzare i diversi talenti dei giovani. Gli alunni ad alto potenziale cognitivo sono una risorsa straordinaria per il Paese, ma troppo spesso non vengono riconosciuti e sostenuti adeguatamente. Con le misure previste dal ddl si afferma un principio fondamentale: nessuno deve esser lasciato indietro, ma allo stesso tempo nessuno deve essere limitato rispetto al proprio potenziale. La personalizzazione della didattica è la chiave per permettere a ogni giovane di esprimersi al meglio”.

Cosa prevede il disegno di legge sugli alunni plusdotati

Come riporta La Repubblica, il testo prevede la delega al Governo per l’adozione di decreti legislativi volti a garantire il diritto allo studio e la personalizzazione dei percorsi formativi. Sarà inoltre istituito un Comitato tecnico-scientifico congiunto tra Ministero dell’Istruzione e Ministero della Salute, incaricato di definire criteri e modalità di riconoscimento degli alunni ad alto potenziale cognitivo (Apc). È previsto anche un Piano triennale sperimentale per la formazione dei docenti.

Gli alunni ad alto potenziale cognitivo tendono a mettere in discussione le regole per una spinta naturale alla riflessione e alla ricerca di senso. Si annoiano facilmente in contesti poco stimolanti e preferiscono lavorare in autonomia, seguendo ritmi e interessi personali.

Per rispondere ai bisogni di questi studenti, la scuola dovrebbe adottare un approccio flessibile e personalizzato. Servono percorsi didattici che vadano oltre il programma standard, capaci di stimolare e valorizzare le loro potenzialità. L’arricchimento dei contenuti e, in alcuni casi, l’accelerazione del percorso scolastico possono fare la differenza.

Per fare in modo che questi studenti si sentano compresi e accolti, è inoltre necessario che gli insegnanti ricevano una formazione specifica, che li aiuti a riconoscere e accompagnare gli alunni Apc nel loro percorso di crescita.

Chi sono gli alunni plusdotati: la definizione

Sono considerati alunni plusdotati i ragazzi con un quoziente intellettivo superiore alla media, a volte oltre il punteggio di 130, che dimostrano capacità di apprendimento e curiosità intellettuale molto sviluppate rispetto alla loro età e al loro livello di scolarità.

Questi alunni dotati di un ottimo potenziale cognitivo non sempre si inseriscono al meglio in aula e rischiano di manifestare un forte disagio nel corso del loro percorso scolastico. Avere capacità cognitive superiori alla media può quindi diventare controproducente e portare al manifestarsi di difficoltà emotive o di comportamento o di apprendimento.

I cosiddetti studenti plusdotati sono spesso particolarmente curiosi e ricchi di idee originali e particolari, ma spesso tendono a nascondere la propria intelligenza o a incanalarla in comportamenti inadeguati.

In generale questi ragazzi imparano in modo rapido, il loro vocabolario è sorprendentemente ricco e articolato, e il modo in cui ragionano rivela una capacità di astrazione e di analisi superiore alla media.

Gli alunni Apc sono bambini e ragazzi che mostrano capacità intellettive superiori alla media, ma che spesso non vengono riconosciuti o adeguatamente sostenuti nel percorso scolastico. Non si tratta solo di studenti con un alto quoziente intellettivo, ma anche di giovani talentuosi, creativi, precoci o con un pensiero divergente.