Smartphone, allarme Novara: "I genitori da soli non ce la fanno"
Il pedagogista Novara ha spiegato perché "i genitori da soli non ce la fanno": l'argomento di discussione e l'uso degli smartphone da parte dei figli
Il pedagogista Daniele Novara è intervenuto nuovamente per parlare del rapporto che gli adolescenti hanno con la tecnologia e, in particolare, con gli smartphone. L’esperto ha svelato che i genitori da soli non ce la fanno a gestire tutto questo e hanno bisogno di essere supportati, dallo Stato e dalla scuola. Novara ha fatto anche degli esempi di Paesi esteri che sono intervenuti per dare un freno all’utilizzo in età troppo giovane dei dispositivi elettronici.
Per Novara è importante vietare gli smartphone agli under 15
In un nuovo post pubblicato sul suo account Facebook, il pedagogista ideatore della prima scuola senza voti, che si trova a Piacenza, ha spiegato cosa succede all’estero, per quello che riguarda l’uso di smartphone da parte dei minori. “La Danimarca ha posto un limite chiaro: niente social sotto i 15 anni”, ha svelato nel suo contenuto online.
Secondo Daniele Novara quella che è stata presa dal Governo danese è “una scelta che riapre, ancora una volta, il dibattito sulla protezione dei minori dal mondo digitale e dai suoi rischi“. Un dibattito che spesso solleva polemiche e dubbi. L’esperto in pedagogia ha sottolineato che “non si tratta di essere ‘contro la tecnologia’, ma di riconoscere una questione di età e maturità. Come non permettiamo a un bambino di guidare un’auto, allo stesso modo non possiamo consegnargli un mondo digitale senza tutele senza limiti”.
Daniele Novara, che ha anche ideato una Scuola Genitori, proprio per aiutare tutte le mamme e tutti i papà nella crescita dei loro figli (in particolare durante l’adolescenza), ha spiegato che non bisogna assolutamente anticipare i tempi: “Ogni cosa a suo tempo: è buon senso, oltre che scienza”, ha sottolineato.
Perché i genitori fanno fatica a gestire la tecnologia dei figli
Daniele Novara ha fatto anche il punto della situazione nel nostro Paese, svelando che il divieto di utilizzo in classe anche alle scuole superiori, voluto dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, potrebbe rappresentare un buon punto di partenza: “In Italia qualcosa si muove, come il divieto degli smartphone a scuola fino ai 18 anni. È un segnale importante, ma le famiglie restano sole. Mamme e papà si trovano a gestire notti insonni, dispositivi sempre accesi e una pressione sociale che li fa sentire in colpa se provano a mettere un limite”.
Il pedagogista piacentino ha spiegato che “il marketing lavora sui sensi di colpa, non sul benessere dei figli“. Ma secondo lui “è tempo che anche le istituzioni diano ai genitori strumenti chiari, legittimi, per dire: ‘No, non ancora. Ogni cosa a suo tempo'”, proprio per non anticipare i tempi e non lasciare soli i genitori di fronte alle richieste dei loro figli di accedere alla tecnologia.
Daniele Novara ha concluso il suo intervento su Facebook lanciando un allarme: “I genitori da soli non ce la fanno”, ma soprattutto, come ha aggiunto l’esperto, “non devono farcela da soli”. Hanno, infatti, bisogno di supporto per poter affrontare questo difficile rapporto tra tecnologia e figli adolescenti e non di essere lasciati soli.
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