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Truffa Bonus cultura, neo maggiorenni nel mirino: come funziona

Come funziona la truffa Bonus cultura che ha colpito centinaia di neo maggiorenni in tutta Italia: come hanno fatto gli hacker ad aggirare il sistema

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Una truffa informatica su larga scala ha colpito il Bonus cultura, il contributo da 500 euro destinato ai neo maggiorenni per l’acquisto di beni e servizi culturali. Decine di ragazzi e ragazze 18enni si sono ritrovati con il loro “borsellino” elettronico svuotato, senza aver mai speso un centesimo. Ma come funziona questa truffa? E cosa c’è dietro il meccanismo che ha permesso ad alcuni hacker di sottrarre fondi pubblici destinati ai giovani?

Centinaia di neo maggiorenni truffati: cosa è successo

Come riportato dal Corriere Torino, la vicenda è emersa nell’estate del 2023, quando circa 70 neo maggiorenni hanno denunciato alla Polizia postale un’anomalia nel proprio portafoglio digitale: il Bonus cultura risultava già speso, senza che loro ne avessero mai fatto uso. Le indagini, coordinate dalla Procura di Torino, hanno rivelato una frode informatica ben più estesa: centinaia di giovani in tutta Italia sono stati colpiti, con una decina di casi accertati solo in Piemonte.

Gli investigatori hanno scoperto che i truffatori avevano creato identità digitali false utilizzando Spid (Sistema pubblico di identità digitale) paralleli per accedere alla piattaforma 18app, dove si attivava il Bonus cultura. Una volta dentro, generavano i voucher da 500 euro e li spendevano in esercizi commerciali riconducibili agli stessi indagati.

Le verifiche hanno portato all’individuazione di oltre 2.500 Spid irregolari in tutta Italia, utilizzati per attivare illecitamente circa 2mila Bonus cultura. Il danno economico stimato per le casse dello Stato è di circa 400mila euro.

Durante le perquisizioni, la polizia ha sequestrato materiale informatico, firme digitali, dispositivi Pos, carte e conti correnti legati agli indagati. Sono stati trovati anche codici di accesso intestati a persone estranee ai fatti.

Come funziona la truffa del Bonus cultura

Il meccanismo della truffa si basa sulla creazione di Spid falsi utilizzati per impersonare i neo maggiorenni e accedere alla piattaforma 18app. Una volta ottenuto l’accesso, i truffatori attivavano il Bonus cultura e lo spendevano in negozi spesso gestiti direttamente da loro. Qui venivano emesse fatture false per simulare la vendita di beni culturali, permettendo così di ottenere il rimborso dal ministero della Cultura. In pratica, il denaro pubblico veniva incassato senza che alcun prodotto venisse realmente venduto.

Le indagini hanno portato all’individuazione di tre indagati a Torino e altri quindici in diverse regioni italiane. L’ipotesi di reato è quella di frode informatica, punita da due a sei anni di reclusione.

Cos’è il Bonus cultura

Il Bonus cultura era un’iniziativa promossa dal ministero della Cultura italiano rivolta ai neo 18enni, che è stata attiva dal 2016 al 2024. Il contributo, pari a 500 euro, era destinato all’acquisto di libri, biglietti per concerti, cinema, musei, corsi di formazione, abbonamenti a quotidiani e riviste, e altri prodotti culturali.

Per accedere al bonus, i neo maggiorenni dovevano registrarsi sulla piattaforma 18app utilizzando la propria identità digitale Spid.

Dal 2024, il programma è stato sostituito dalla ‘Carta della cultura giovani’ e dalla ‘Carta del merito’, entrambe del valore di 500 euro, che però prevedono criteri più selettivi per la concessione del bonus. La prima è rivolta ai 18enni ma è legata al reddito familiare (per il 2025 Isee fino a 35mila euro). La seconda è destinata a coloro che, non oltre il 19esimo anno di età, hanno conseguito il diploma di Maturità con 100 o 100 e lode.

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