Come Si Scrive

Si scrive l'altranno o l'altr'anno?

Elena Arneodo

ESPERTA DI LIBRI

Traduttrice e autrice, editor e copywriter per case editrici, magazine e siti web, specializzata in viaggi e food. Da sempre appassionata di libri di vario genere, dai romanzi della letteratura classica ai best seller, dagli albi illustrati per bambini ai graphic novel, fino ai ricettari e ai fotografici.

Certo non è bella da vedere, ma la grafia corretta è l’altr’anno, con doppio apostrofo. La versione con un solo segno grafico, l’altranno, è sempre da considerarsi errore. Ci troviamo infatti di fronte a uno dei rari casi di doppia elisione.

Questo fenomeno linguistico prevede la caduta dell’ultima vocale di una parola posta davanti a un termine con inizio vocalico, apocope sempre segnata dalla presenza di un apostrofo. Nel nostro caso si verifica ben due volte, l’una di seguito all’altra: si elimina la o dell’articolo determinativo lo davanti alla a dell’aggettivo altro e poi scompare la o di altro davanti alla a di anno.

Se prendiamo invece la forma errata, l’altranno, vediamo che il termine altranno non ha alcun significato, motivo per cui non compare in nessun dizionario della lingua italiana: l’univerbazione non si verifica perché si produce soltanto quando si forma un terzo lemma – in questo caso sarebbe altranno – con valore proprio a partire da altre due parole che in origine presentano accezioni diverse – altro e anno.

Dopo aver spiegato perché il giusto modo di scrivere è l’altr’anno facciamo una serie di esempi utili a fissare il concetto.

Esempio 1. L’altr’anno sono andata in vacanza in Sicilia

Esempio 2: L’altr’anno come oggi ero in giro per il mondo

Esempio 3: Ti ricordi cosa è successo l’altr’anno? L’alluvione ci ha distrutto la cantina

Esempio 4: Vorrei evitare si verifichi ciò che è accaduto l’altr’anno a casa di tuo padre

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