Lo scrittore Ian McEwan, nato nel 1948 ad Aldershot, Inghilterra, può essere probabilmente considerato tra gli autori più originali e significativi della narrativa contemporanea. La sua voce è capace di scuotere, disturbare, e non solo attraverso le pagine di un libro. Negli ultimi anni lo scrittore inglese si è infatti più volte esposto pubblicamente, assumendo posizioni coraggiose – perciò talvolta anche impopolari – ad esempio contro la Brexit o il fondamentalismo islamico. "Qualche volta, alla presentazione di un mio libro, temo che si faccia avanti uno sconosciuto e mi spari", ha dichiarato recentemente.
La stessa biografia di Ian McEwan è fuori dagli schemi. Figlio di un militare scozzese, seguì il padre all’estero per i primi dodici anni di vita, viaggiando tra il Sud-Est Asiatico, l’Europa centrale e il Nord Africa. Completati gli studi con una laurea in letteratura inglese nel 1970, McEwan si dedicò completamente alla scrittura, guadagnandosi presto il soprannome di "Ian Macabre", Ian il macabro, per il tono cupo di molti tra i suoi racconti.
E in effetti, specie nei primi anni di carriera, con una prosa sempre limpida e precisa, Ian il macabro è riuscito a dare forma alle ossessioni più profonde dell’uomo, alle sue angosce più intime.
Lo scrittore Ian McEwan inquieta con quella sua capacità di indagare e raccontare situazioni molto complesse, spesso morbose, che non risparmiano neppure il mondo dei bambini e la loro sensibilità. Le sue opere, anche quelle meno riuscite, perfino quelle che intersecano imponenti temi giuridici e scientifici – e che dunque richiedono un lungo lavoro preparatorio di approfondimento – risultano sempre tecnicamente perfette.
L’autore inglese è particolarmente amato anche ad Hollywood, i suoi libri sono infatti diventati in molte occasioni film di successo. L’ultimo esempio? Chesil Beach, la storia del primo giorno da marito e moglie di una giovane coppia inglese: un intreccio complesso dai risvolti inaspettati in stile McEwan, un dramma sentimentale tutto basato sull’incomunicabilità.
Chesil Beach
Ma da dove cominciare per entrare nel mondo sorprendente dello scrittore Ian McEwan?
Ecco i titoli per conoscerlo, 6 storie per lasciarsi affascinare dal talento di questo grande scrittore.
1. Ian McEwan, Nel guscio
L’io narrativo che offre ai lettori l’autore è sempre originale, insolito, capace di sorprendere con una o più trovate geniali. Però Ian McEwan in Nel guscio si supera. Il racconto è sostenuto dalla prospettiva surreale di un feto nella pancia della madre. Un essere umano non ancora venuto al mondo ma che – proprio come un adulto – con il mondo è capace di relazionarsi, ascoltando e comprendendo ogni cosa… Perfino il tradimento della donna che lo partorirà.
Nel guscio
2. Espiazione, Ian McEwan
Ian McEwan, il capolavoro: molti lo considerano tale. Per il quotidiano britannico The Observer addirittura il miglior libro che l’autore abbia mai scritto. In Espiazione Ian McEwan esprime chiaramente la volontà di dimostrare come uno stesso episodio possa essere percepito in molti modi diversi a seconda di chi o lo sta vivendo o lo sta semplicemente osservando. Il libro ha avuto nel 2008 anche una trasposizione cinematografica di ottimo livello, arrivando a collezionare ben 7 nomination agli Oscar e vincendone uno per la miglior colonna sonora grazie al compositore toscano Dario Marianelli.
Espiazione
3. Ian McEwan, Il giardino di cemento
Un salto nel passato di Ian McEwan: Il giardino di cemento ci riporta al 1978. Protagonisti sono quattro fratelli che nel giro di poche settimane si ritrovano orfani di entrambi i genitori. Da allora provano a convivere in una grande casa circondata da un giardino di cemento, distanti da qualsiasi tipo di figura adulta, privati di ogni guida morale e con l’unico obiettivo di restare uniti.
Il giardino di cemento
4. Ian McEwan, L’amore fatale
La trama intessuta da Ian McEwan in L’amore fatale prende vita da una situazione paradossale: un anziano rimane impigliato nella fune di una mongolfiera cercando di scendere. Di qui si sviluppa una cupa storia di amori, ossessioni e gelosie incrociate. Anche questo libro è diventato un film capace di ottenere un discreto numero di buone recensioni.
L’amore fatale
5. Ian McEwan, Amsterdam
Ian McEwan, Amsterdam e il celebre Booker Prize ricevuto nel 1998: in questo libro tutto inizia con il funerale di una donna, Molly, che lascia dietro di sé quattro uomini e una serie di foto compromettenti. Le vicende che seguono tra gelosie, invidie e ricatti finiscono per rappresentare un appassionante ritratto della nostra morale collettiva.
Amsterdam
6. Ian McEwan, Macchine come me
Il tema dell’intelligenza artificiale sviluppato in un 1982 alternativo, la possibilità che un robot possa esprimere dei sentimenti, il rapporto tra uomo e macchina sempre meno delineato, sempre più – almeno potenzialmente – critico. Ian McEwan in Macchine come me" dà un’ennesima sorprendente visione, una dimostrazione a tutto tondo del suo talento.
Macchine come me
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