Le Canarie sono una delle destinazioni balneari più amate del mondo, e basta scorrere rapidamente le foto su internet per comprenderne il motivo. Sabbie dorate, palme, vento tiepido che increspa un mare caldo e cristallino. Cosa si può chiedere di più alla propria vacanza? Beh, per esempio, si potrebbe chiedere qualche cenno storico sulla derivazione del nome dell’arcipelago!
Benvenuto alle Canarie
Secondo l’ipotesi più accreditata, l’arcipelago delle Canarie era meta di spedizioni già all’epoca degli Antichi Romani. Il nome sarebbe stato dunque attribuito a queste isole da Plinio il Vecchio, il quale decise di nominarle così per via del fatto che quando vi facevano scalo le isole… erano piene di cani! Canis, in latino.
Esiste addirittura una specie di cane che è originata proprio qui: parliamo del Dogo Canario, ovvero il cane da presa canario. Si tratta di uno splendido molossoide che è l’animale simbolo di Gran Canaria ed nato dall’ibridazione tra i bull terrier e il Majorero, cane introdotto nel 1400 dai conquistadores. Il risultato è un cane massiccio, potente, pensato per il combattimento. Proprio per questa sua natura teoricamente violenta, l’animale si è quasi estinto, per poi essere riportato in auge con le dovute accortezze.
Un’altra ipotesi relativa al nome delle Canarie deriva da una canna amara autoctona il cui latte prodotto è velenoso.
Le isole delle Canarie: l’origine dei nomi
L’arcipelago è composto da varie isole. Per esempio, Tenerife potrebbe derivare dallo spagnolo "Isla del Infierno" per via delle forti eruzioni di Teide che la sconquassavano quando il vulcano era ancora attivo. Secondo altri, invece, il nome Tenerife avrebbe avuto origine dall’ultimo governatore dell’isola prima della conquista spagnola, ovvero Mence Guanche Tinerfe. Gli studiosi del ‘700 si concentrarono sulla composizione della parola, e ricavarono "Tener", ovvero montagna, e "Ife", ovvero bianca, poiché d’inverno il Teide risulta essere innevato.
E Fuerteventura? Destinazione ambita per le lune di miele, ma anche i viaggi di divertimento immersi nella bellezza naturale. Come si fa a resistere al fascino di un posto del genere? Non si può! Anche le origini del suo nome sono tanto variegate quanto i divertimenti che vi si possono trovare.
C’è chi sostiene che il nome derivi da "quelle forte aventure", ovvero "quale magnifica avventura!", frase pronunciata dal conquistatore Jean de Béthencourt, nel 1404 quando sbarcò per la prima volta sull’isola. Per altri invece il significato è meno poetico, e deriva semplicemente la forte vento che batte la superficie dell’isola in ogni momento dell’anno, e che è anche il motivo per cui l’isola è costellata di mulini – meravigliosi da visitare e da fotografare.
L’isola Gomera, invece, ha anche più opzioni da cui attingere per l’origine del suo nome. La prima deriva da Ghomerah, il nome di una tribù berbera che ha effettivamente occupato l’isola. La seconda viene da "goma", ovvero gomma, una delle produzioni più ricche dell’isola. Un’altra ipotesi invece viene da Gòmez, uno spagnolo che decise di dare il proprio nome a questa terra in modo un po’ autoreferenziale.
Lanzarote deriva invece da Lanzarotto Malocello, navigatore originario di La Spezia che nel 1312 approdò su quest’isola "dimenticata dalla civiltà". Maloncello ha vissuto insieme alla popolazione aborigena per oltre 20 anni, per poi essere cacciato a seguito di un’insurrezione.