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Perché si dice “fare melina”?

"Fare melina" è un'espressione molto comune in ambito sportivo, che indica il tentativo di una squadra di perdere tempo. Ma perché si dice così?

Nell’ambito sportivo, soprattutto nell’ambiente della pallacanestro (ma non solo), esiste un’espressione, cioè "fare melina", che viene generalmente utilizzata quando una squadra perde tempo allo scopo di mantenere il risultato favorevole acquisito in precedenza.

Passarsi il pallone tra compagni di squadra senza preoccuparsi di segnare, al solo scopo di continuare ad avere il controllo del gioco, è un’azione considerata ai limiti del regolamento, che però si vede spesso sui campi da gioco, soprattutto nei minuti finali delle partite più combattute e con una posta in palio molto alta. Ma perché si dice fare melina?

L’origine dell’espressione "fare melina"

Nel gergo della pallacanestro, "mela" e "melina" sono due termini che vengono comunemente utilizzati per indicare il pallone da gioco, dalla forma sferica.

Nel basket l’espressione "fare melina", pertanto, è usata per indicare il tentativo di una squadra di mantenere il possesso della palla il più a lungo possibile in attesa del fischio finale dell’arbitro, in modo da non dare la possibilità alla squadra avversaria di ribaltare il risultato e conservare così il vantaggio acquisito precedentemente.

Questo significato è confermato anche dall’enciclopedia Treccani, che sottolinea lo scopo ostruzionistico di tale modus operandi, considerato, come già abbiamo sottolineato, al limite dei modi consentiti dal regolamento sportivo.

Dalla pallacanestro, l’usanza di "fare melina" si è estesa anche agli altri sport di squadre, come per esempio alla pallanuoto e al calcio. Non capita di rado sui parquet, in acqua e nei rettangoli verdi di vedere dei compagni di squadra passarsi continuamente e in maniera sterile la palla, al solo scopo di far passare i secondi e i minuti sul cronometro.

Per estensione, poi, l’espressione "fare melina" ha travalicato anche l’ambito sportivo per entrare nel linguaggio comune, assumendo il significato più generico di perdere tempo o tirare in lungo una situazione, anche, come ribadito dall’Enciclopedia Treccani, a fini ostruzionistici. Tra i sinonimi dell’espressione "fare melina", non a caso, spiccano i termini "cincischiare", "esitare", "tergiversare" e "traccheggiare".

"Fare melina" e il gioco bolognese "zug dla mléina"

Ora che abbiamo spiegato il significato preciso dell’espressione "fare melina" e descritto il suo utilizzo nello sport (pallacanestro, pallanuoto e calcio su tutti) ma non solo, è arrivato il momento di fare maggiore chiarezza sull’origine precisa di questo curioso modo di dire. Il fatto che nella pallacanestro la palla da gioco è anche chiamata "mela" o "melina" non basta, infatti, a spiegare perché si dice "fare melina".

Proprio a tal proposito, si ritiene che l’espressione "fare melina" derivi dall’espressione bolognese di incerta origine "zug dla mléina", utilizzata nel capoluogo emiliano per indicare il tradizionale "gioco della melina".

Questo particolare gioco, diffuso a Bologna ma anche in altre zone d’Italia, consisteva nel passarsi un cappello lanciandolo sulla testa del suo proprietario, ma senza permettergli di prenderlo.

La serie continua di passaggi al solo scopo di mantenere il controllo dell’oggetto in questione, senza dare la possibilità all’avversario di turno di conquistarne il possesso, è ciò che unisce il "gioco della melina" e la pratica ai limiti del regolamento divenuta poi comune sui campi da gioco.

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