Come Si Scrive

Si scrive caltanisetta o caltanissetta?

Elena Arneodo

ESPERTA DI LIBRI

Traduttrice e autrice, editor e copywriter per case editrici, magazine e siti web, specializzata in viaggi e food. Da sempre appassionata di libri di vario genere, dai romanzi della letteratura classica ai best seller, dagli albi illustrati per bambini ai graphic novel, fino ai ricettari e ai fotografici.

La giusta grafia della città e del comune siciliano è Caltanissetta, con due s e due t. La versione che prevede una s singola, Caltanisetta, è da considerarsi errore. Per ricordarlo bisogna ricorrere all’etimologia e conoscere l’origine della parola. La spiegazione è lunga ma allo stesso tempo utile a capire perché si scrive Caltanissetta.

Vicino a quella che un tempo era chiamata Gebel Habib – Montagna Felice – è stata infatti ritrovata un’epigrafe che risaliva al periodo pregreco; qui si parlava dell’antico villaggio sicano di Nissa, centro da cui a partire dal X secolo si sarebbe sviluppato un agglomerato urbano più grande per opera degli islamici.

Come ci testimonia il geografo Mihammad al-Idrisi, il toponimo venne poi modificato in Qalat-an-Nisa, dove la parola qalat designava un castello o una rocca e nisa era il vocabolo usato per indicare le donne. L’aggiunta del lemma qalat avrebbe infatti seguito l’usanza impiegata anche per altre città, come quella di Enna, un tempo Castrogiovanni.

Nonostante il nome scelto, è difficile che la fortezza presente nella zona, quella di Pietrarossa, fosse utilizzata come harem poiché la sua struttura era chiaramente pensata ad uso militare. Si ipotizza quindi che essendo l’edificio lontano dai campi coltivati – dove all’epoca veniva impiegata esclusivamente forza lavoro maschile – desse l’impressione di essere abitato da sole donne.

Inoltre, se come abbiamo detto il significato arabo di nisa è donna, allo stesso tempo lo stesso vocabolo rappresenta la storpiatura del nome Nissa, città dell’Anatolia da cui partirono gli stratioti bizantini per fondare la fortezza e il vicino villaggio, chiamato con lo stesso nome del luogo d’origine. Furono poi i Normanni ad introdurre la versione latinizzata del toponimo, Calatenixet, il cui suono continua a rimandare a una doppia s.

Doppia s che rimane anche nell’appellativo dei suoi abitanti, noti appunto come nisseni. Insomma, non vi è alcun dubbio: la storia di Caltanissetta è in parte scritta anche nel suo nome, che da sempre porta al suo interno la doppia s.

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