Come Si Scrive

Si scrive nè o né?

Elena Arneodo

ESPERTA DI LIBRI

Traduttrice e autrice, editor e copywriter per case editrici, magazine e siti web, specializzata in viaggi e food. Da sempre appassionata di libri di vario genere, dai romanzi della letteratura classica ai best seller, dagli albi illustrati per bambini ai graphic novel, fino ai ricettari e ai fotografici.

Quando ha funzione di congiunzione copulativa con valore negativo, questo monosillabo deve essere rigorosamente scritto con un accento acuto: , il cui significato è sia, oppure e nemmeno, e neppure, e neanche. La versione con l’accento grave è da considerarsi un errore: nè non esiste.

Esempio 1: Non me l’ha mai presentato fatto vedere (unione di due proposizioni)

Esempio 2: Non ti ho visto sentito quando sei rientrato questa notte (unione di due proposizioni)

Esempio 3: Non voglio visitare la nonna la zia (unione di due elementi con la medesima funzione sintattica)

Esempio 4: Non mi piace il gelato, al cioccolato alla nocciola (unione di due elementi con la medesima funzione sintattica)

L’accento ha anche la funzione di differenziare il dall’omonimo ne scritto senza accento. Con questa grafia la funzione è infatti diversa: il monosillabo in questo caso funge da avverbio di luogo, pronome personale o partitivo, oppure come rafforzativo con verbi intransitivi usati con i pronomi personali atoni mi, ti, si, ci e vi. Vediamolo contestualizzato in alcuni esempi per capire meglio di che cosa stiamo parlando.

Esempio 1: Me ne vado perché non la sopporto (avverbio di luogo che esprime allontanamento, significa da lì)

Esempio 2: A casa mia ci sono sempre gelati anche se non ne vado pazzo (pronome personale, significa di quello, di ciò, ma anche da quello, da ciò)

Esempio 3: Adoro le canzoni d’amore, ne ascolto almeno una al giorno (pronome partitivo)

Esempio 4: Se ne stava zitta zitta perché non voleva che si scoprisse la verità (rafforzativo)

Insomma, può succedere che si abbiano dei dubbi sulla grafia corretta dei monosillabi. Accade spesso, ad esempio con di e , da e , se e , la e , li e . Perché? In molti casi, come in quelli appena citati, le incertezze nascono dal fatto che esistono entrambe le versioni, con e senza accento. Il segno grafico ha proprio la funzione di differenziare due termini omonimi che grazie al diverso modo di scrivere assumono un significato e una funzione diversa nella frase. Ciò che è certo è che quando vuole l’accento, questo deve essere sempre acuto.

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