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Perchè si dice friendzonare

Lo strano verbo friendzonare, derivato da friendzone, è ormai entrato nell'utilizzo comune anche in Italia, in special modo tra i più giovani

Negli ultimi tempi la lingua italiana si è arricchita di molti nuovi termini di derivazione anglosassone: uno di questi è il verbo "friendzonare", da "friendzone". Queste due parole sono ormai diventate di uso comune tra i più giovani, tanto che anche l’Enciclopedia Treccani ha ritenuto giusto dedicare ai due neologismi una voce nel 2018. Tra film, canzoni, libri, meme e conversazioni online e offline, è capitato praticamente a tutti di sentire almeno una volta nella vita il verbo "friendzonare". Ma cosa significa questa strana parola e perché si dice friendzonare? Scopriamo insieme la sua origine.

Cosa significa "friendzonare"

Come abbiamo già accennato, l’Enciclopedia Treccani ha deciso di introdurre nel 2018 una voce specifica dedicata al neologismo "friendzonare". Questo è il suo significato: "Mettere o finire nella friendzone, vale a dire in una relazione affettiva asimmetrica con un partner che non intende andare oltre un semplice rapporto di amicizia".

Sull’Enciclopedia Treccani è chiarito, inoltre, che il significato di "friendzonare" è più specifico del più generico "dare il due di picche", in quanto il primo verbo fa riferimento a una situazione in cui due persone sono tra loro amiche e una delle due manifesta il proprio interesse amoroso verso l’altra, che non corrisponde il sentimento. La conseguenza di ciò è che il loro rapporto resta fermo alla "zona dell’amicizia".

"Friendzone", infatti, è un nome composto dai sostantivi inglesi "friend" ("amico") e "zone" ("zona"). Il termine, come sottolinea la stessa Enciclopedia Treccani, indica nello specifico "una relazione affettiva asimmetrica, caratterizzata dal fatto che uno dei due soggetti prova attrazione e desiderio, ma viene costretto dall’altro, in modo esplicito o implicito, all’interno di un semplice rapporto d’amicizia".

La "friendzone" nella tv e nel cinema

Sebbene il concetto di "friendzone" sia iniziato a circolare con maggiore frequenza a partire dal 2012 (e sia stato poi inserito nell’Enciclopedia Treccani nel 2018), la sua prima apparizione "ufficiale" risale addirittura al 1994. Forse non tutti sanno, infatti, che la prima comparsa del termine "friendzone" è avvenuta in un episodio della fortunata serie tv statunitense ‘Friends‘. Nella puntata intitolata ‘A lume di candela‘, il personaggio di Joey (interpretato dall’attore Matt LeBlanc) spiega a Ross (l’attore David Schwimmer) che potrebbe aver perso per sempre la sua occasione con Rachel (l’attrice Jennifer Aniston), restando così bloccato nella "friendzone".

Come detto, però, l’uso massiccio del concetto di "friendzone" nella società contemporanea è iniziato a partire dal 2012, in corrispondenza dell’arrivo in tv, sull’emittente ‘Mtv‘, di uno show intitolato proprio ‘Friendzone’. Questa serie televisiva seguiva le disavventure amorose di un gruppo di ragazzi e ragazze alle prese con la tanto temuta friendzone. In ogni episodio dello show, un ragazzo o una ragazza chiedeva aiuto a un’amica/un amico per l’organizzazione di un appuntamento amoroso, per poi confessarle/confessargli i suoi reali sentimenti; al termine della puntata si scopriva se l’amore era ricambiato o no.

Non solo serie tv: nel 2019, infatti, è uscito un film intitolato ‘Friend zone’, diretto dal regista thailandese Chayanop Boonprakob. Nel 2021, inoltre, su Netflix, è stato pubblicato il lungometraggio francese "Friendzone", con Mickael Lumière, Manon Azem e Fadily Camara.

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