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Perché si vota con la matita copiativa e non con la penna?

Perché si vota con la matita copiativa e non con la penna alle elezioni? Come funzionano le votazioni sulla scheda elettorale.

Perché si vota con la matita copiativa e non con la penna? Nel periodo delle elezioni torna spesso questa domanda riguardo i metodi che vengono utilizzati per le votazioni nei seggi elettorali. Le matite utilizzate sono state scelte tempo fa dal Ministero dell’Interno e sono molto particolari, tanto da essere preferite alle penne.

Cos’è la matita copiativa

Le matite utilizzate per votare sono definite "copiative". Sono fatte con un impasto a base di colorante solubile in acqua (il blu di metilene oppure il violetto di metile), mescolato con talco e la gomma adragante, un particolare collante che conferisce resistenza. Sono adatte per votare poiché il loro tratto non si può cancellare, per questo non consentono di compiere brogli e di alterare il voto sulla scheda. Non solo: poiché le matite sono uguali per tutti, non si può identificare il lettore tramite il tratto sulla scheda, garantendo in questo modo anche la totale segretezza del voto.

Perché si vota con la matita copiativa e non con la penna

Ma perché non si usa la penna biro al posto della matita copiativa? Prima di tutto per proteggere la privacy di chi vota. Le penne infatti, soprattutto se quando si fa il segno si calca, potrebbero lasciare delle tracce sul foglio visibili anche dal retro della scheda. In più, come sottolineato, il segno della matita copiativa non si può cancellare. Oltre alla grafite infatti al suo interno ci sono dei pigmenti. Ciò significa che pur cancellando la grafite resterebbe un segno ben visibile e colorato. L’inchiostro indelebile inoltre togliere un certo "fascino" alla votazione. Le penne biro infatti hanno iniziato ad essere diffuse in Italia dagli anni Settanta, mentre la tradizione della matita copiativa è molto più antica.

Falsi miti sulla matita copiativa

In tanti sono convinti che per far scorrere meglio sul foglio la matita copiativa si debba bagnare la punta con la lingua. Non si tratta solo di un falso mito, ma anche di un errore perché si rischia solamente di raccogliere virus e batteri che sono presenti su di essa. Da sfatare inoltre l’idea secondo cui la matita copiativa si può facilmente cancellare con una gomma. Il tratto si cancellerà se si usa un foglio normale, ma non nel caso delle schede elettorali in cui il segno rimane indelebile in ogni caso. "Le matite cosiddette "copiative" sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale", spiega il Ministero dell’Interno, che fornisce direttamente le matite alle varie prefetture per distribuirle ai seggi. Le schede elettorali sono dotate di una superficie abrasiva che aiuta a rilevare subito ogni segno tracciato, anche senza grafite oppure inchiostro. Il Ministero ha svelato più volte che si possono utilizzare matite copiative rimaste negli anni passati in deposito, mentre le altre vengono acquistate da aziende specializzate. Tutte le spiegazioni vennero fornite sul sito ufficiale del dicastero quando, in occasione del Referendum del 2016, il cantante Piero Pelù pubblico un video in cui, nel seggio elettorale, scriveva su un foglio con la matita copiativa, cancellando la traccia con una gomma. In realtà il "trucco" riuscì proprio perché si trattava di un foglio e non della scheda elettorale.

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