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Perché la Sirenetta è il simbolo di Copenaghen?

La statua della Sirenetta è da sempre il simbolo di Copenaghen? Qual è la sua storia e perché appare triste e sconsolata.

La Sirenetta è da sempre il simbolo della città di Copenaghen. La statua, come è noto, è stata ispirata alla fiaba La Sirenetta dello scrittore danese Hans Christian Andersen. Ma quali sono i suoi segreti e l’origine di questa creazione divenuta protagonista di tanti scatti di turisti e non solo?

Perché la Sirenetta è il simbolo di Copenaghen?

La statua di Copenaghen è una scultura bronzea alta 1,25 m e dal peso di 175 kg commissionata nel 1909 da Carl Jacobsen, il proprietario del birrificio Carlsberg. L’uomo, affascinato da un adattamento della fiaba La Sirenetta come balletto, chiese allo scultore Edvard Eriksen di realizzare una statua. Installata nel 1912 sul molo di Langelinie, non lontano dal Kastellet, nella zona a nord del centro storico di Copenaghen, è collocata all’imbocco del porto e ci offre la visione di una sirena che si sta gradualmente trasformando in donna mentre osserva, con un volto carico di tristezza, i viaggiatori che arrivano al porto.

Gli atti di vandalismo e le copie della Sirenetta

Nel corso di poco più di un secolo, la statua della Sirenetta è stata oggetto di una serie infinita di atti vandalici e mutilazioni tanto da essere sostituita, all’inizio degli anni Novanta, da una copia. Per comprendere meglio le disavventure passate da questa statua bronzea possiamo ricordare il 1961 quando la sventurata venne imbrattata con la vernice rossa e si ritrovò disegnati un reggiseno e un paio di mutandine. Il 1984 invece fu l’anno in cui la Sirenetta subì l’amputazione del braccio destro seguita da altre decapitazioni nel 1990 e nel 1998 (la testa venne poi restituita). Nel 2003 ci fu addirittura un tentativo di distaccamento della statua dalla roccia con l’uso di esplosivo, mentre nel 2004, come segno di protesta, fu avvolta nel burqa.

Dal 1913, la Sirenetta (in lingua danese Den lille havfrue,) ha visto sfilare davanti a sé milioni di visitatori, diventando così l’attrazione più visitata di Copenaghen fino al trasferimento, nel 2010, a Shanghai per rappresentare la Danimarca alla Expo universale. La sua fama è talmente forte che nel 2012 è stato fabbricato un suo corrispettivo maschile di nome Ian. La creazione è realizzata in diversi metalli che gli conferiscono un suggestivo effetto a specchio.

Oltre alla statua originale, nel mondo ci sono ben 13 copie della statua autorizzate, tutte conservate in ottimo stato. Una si trova in California, un’altra in Nuova Zelanda. Infine la statua bronzea raffigurante una sirena nella città di Songkhla, ad Hat Samila, in Thailandia sembra proprio una copia perfetta di quella danese. Anche in Italia sono presenti copie della statua: a Lacco Ameno in Campania ed in Sicilia. La prima sul lungomare di Giardini-Naxos, mentre la seconda collocata ad una profondità di circa 18 metri dentro l’area marina protetta del Plemmirio.

La storia della Sirenetta

La Sirenetta racconta la storia d’amore tra un principe caduto in mare durante una tempesta e una giovane sirena la quale per amore dell’amato vuole abbandonare il mare e divenire una donna donando la propria voce in cambio di un paio di gambe. Ma la storia finisce in modo triste con la protagonista che, non ricevendo il bacio dal suo amato principe, si trasforma in schiuma marina. Proprio per questo la statua ispira una profonda tristezza, raccontando un amore mancato che solo il tempo potrà risarcire.

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