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Perché la torta diplomatica si chiama così?

Buonissima e diffusa in tutta Italia, la torta diplomatica è un must della pasticceria: quali sono le sue origini e perché si chiama così.

Deliziosa e amatissima, la torta diplomatica è un dolce famosissimo. Pochi però sanno perché si chiama così e quali sono le sue origini che richiamano, per quanto riguarda il nome, i "diplomatici". Come è nata e quali sono le varianti di questo dolce straordinariamente buono?

Perché la torta diplomatica si chiama così

La torta diplomatica è un celebre dolce italiano diffuso in tutta Italia, da Nord a Sud, presente in tantissime pasticcerie italiane, sotto forma di pasticcini mignon, denominati diplomatici, oppure a forma di torta. Ma perché questa delizia si chiama così? La paternità del dolce è contesa fra Sicilia e Campania. Ad oggi, non a caso, le sue origini non sono ancora chiare. Secondo alcuni studiosi venne creata nel Quattrocento come regalo per Francesco Sforza, preparato dal cuoco del Duca di Parma. In passato i diplomatici facevano parte di una particolare classe aristocratica ed erano molto agiati oltre che istruiti. Conoscevano varie lingue, frequentavano ambienti internazionali e avevano alle spalle studi e viaggi prestigiosi. Nella società dunque c’era l’idea che i diplomatici, che rappresentavano un paese all’estero, possedessero delle doti uniche per gestire al meglio qualsiasi situazione, persino quelle più difficili. Il nome della torta deriva dalla crema diplomatica che viene utilizzata come farcitura e viene preparata mescolando crema chantilly e crema pasticcera. Questa delizia doveva essere proprio un omaggio ai "diplomatici", persone molto speciali. Soffice e buonissimo, questo dolce si presenta in monoporzione e con forma rettangolare. La pasta sfoglia viene intervallata con strati di Pan di Spagna e di crema diplomatica, mentre la superficie viene ricoperta con dello zucchero a velo.

Le varianti della torta diplomatica

La versione classica della torta diplomatica è quella più conosciuta, ma ne esistono altre a seconda delle località in cui viene preparato questo dolce. In Sicilia, ad esempio, al posto del mix fra crema chantilly e pasticcera si utilizza la crema di ricotta. A Napoli invece vengono aggiunte alla farcitura delle amarene sciroppate. Varia inoltre la bagna del Pan di Spagna che si può realizzare con l’alchermes, il rum o il liquore all’amaretto. Esistono inoltre versioni più estrose preparate dai pasticceri italiani con fragole oppure caffè, in alternativa cioccolato o mandorle.

L’origine della torta diplomatica

Le origini della torta diplomatica sono avvolte nel mistero e al centro di accesi dibattiti. C’è chi è convinto che il dolce sia nato nel Quattrocento per volere del Duca di Parma che desiderava regalare qualcosa di particolare a Francesco Sforza. Secondo altre teorie invece questa torta sarebbe nata in Campania e per la precisione a Napoli dove viene soprannominata "zuppetta". Leggenda vuole che durante la Repubblica Partenopea, Francesco Caracciolo, celebre ammiraglio, venne sconfitto dall’inglese Nelson. Re Ferdinando I dunque decise di omaggiare i britannici per aver liberato il trono. Per farlo diede una festa proprio in onore del capitano Nelson e per l’occasione ordinò al pasticcere di corte di preparare un dessert che potesse compiacerlo. Il cuoco dunque ideò un dolce a base di crema pasticcera e rum, chiamandolo zuppetta. Esistono inoltre altre storie riguardo la torta diplomatica che, secondo qualcuno, sarebbe nata per sostituire un dolce che era stato fatto cadere.

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