Come Si Scrive

Si scrive miglione o milione?

Elena Arneodo

ESPERTA DI LIBRI

Traduttrice e autrice, editor e copywriter per case editrici, magazine e siti web, specializzata in viaggi e food. Da sempre appassionata di libri di vario genere, dai romanzi della letteratura classica ai best seller, dagli albi illustrati per bambini ai graphic novel, fino ai ricettari e ai fotografici.

La grafia corretta è milione, con una l sola tra le due i e senza g. Le forme migliardo, con -gl-, o milliardo, con doppia l, sono entrambe sbagliate. Risulta scontato dire che anche i vocaboli derivati come milionario si scrivano con la l singola. Una delle ipotesi che porta a compiere questo grave errore grammaticale è che migliaia compare invece la sequenza di lettere –gl-.

Come fare quindi a non sbagliare più? Un metodo vincente per risolvere le incertezze relative alla giusta ortografia di un lemma è ricorrere all’etimologia: spesso studiare l’evoluzione nel tempo di un vocabolo si capisce perché si scriva in un modo e non in un altro. La parola milione deriva infatti dal francese millio, da cui tra l’altro discende – cambiando semplicemente il suffisso – anche il lemma miliardo.

Visto che le origini di milione affondano in una lingua romanza, ossia una lingua figlia del latino, è bene ricordare quali sono i casi in cui è obbligatorio l’utilizzo di -li- invece di -gli-, perché è proprio in casi simili che si deve adottare la prima sequenza di lettere in luogo della seconda.

Le situazioni in cui è obbligatorio usare li- sono:

  • parole derivate dal latino come vigilia, esilio, olio… milione rientra in questa situazione
  • toponimi di origine latina come Sicilia, Italia…
  • in caso di doppia l come in sollievo, berillio, idillio, allietare, allievo…
  • a inizio parola come in liuto, lieto, liocorno, lisina, lievito, lima
  • nelle professioni come cavaliere, mobiliere, giocoliere, petroliere, stalliere
  • quando l’accento cade sulla i come in oblìo, regalìa, balìa
  • nei nomi propri come Virgilio, Aurelio, Emilia, Giulio, Cecilia, Emiliano… fanno eccezione solo Guglielmina, Guglielmo e Gigliola

Invece i casi in cui si deve utilizzare sempre gli-:

  • nei contesti non riportati nell’elenco soprastante, ossia in lemmi usati nella quotidianità e loro derivati come coniglio, ciglio, quaglia, togliere, ammiraglio, abbaglio…
  • nei nomi geografici di origine straniera come Castiglia, Puglia, Siviglia
  • nell’articolo determinativo plurale maschile gli
  • nella particella pronominale gli e nei pronomi che la contengono come gliela, glieli e gliele

Ora che è chiaro quando si deve usare -li- e quando -gli-, il numero di errori commesso quando dobbiamo scrivere parole che contengono questi gruppi sillabici dovrebbe diminuire. Abbiamo infatti ampiamente spiegato perché il vocabolo milione si scrive sempre e solo con l singola e senza g.

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