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Proverbi

Voglia di lavorar saltami addosso, lavora tu per me che io non posso

"Voglia di lavorar saltami addosso, lavora tu per me che io non posso" è un proverbio divertente e molto attuale, utilizzato nel linguaggio comune.

La cultura popolare è ricca proverbi sul lavoro e sulla pigrizia: la fatica dell’uomo onesto è sempre messa a confronto con chi invece non ha voglia di far nulla e si crogiola nella propria indolenza.

I detti sul lavoro sono davvero tantissimi e possono aiutarci a vivere la vita di tutti i giorni con più leggerezza: in queste pillole di saggezza popolare possiamo scoprire dei consigli preziosi che possono davvero rivelarsi utili. Tra i proverbi più divertenti c’è sicuramente “Voglia di lavorar saltami addosso, lavora tu per me che io non posso“, un detto che si adatta bene a tutte le società e a tutti i tempi.

La spiegazione del proverbio

Attorno al lavoro dell’uomo e alla sua inoperosità sono nati tantissimi proverbi nel tempo: espressioni divertenti, incoraggianti, sfrontate, e come tutti i proverbi, anche un po’ sagge. Del resto i modi di dire nascondono sempre un fondo di verità.

Chi non ha mai attraversato un periodo di stanca o semplicemente una giornata no? E magari aveva ad attenderlo tantissimi compiti da portare a termine? Se la pigrizia ha preso il sopravvento sugli impegni c’è un vecchio detto molto conosciuto, che recita “Voglia di lavorar saltami addosso, lavora tu per me che io non posso”, perfetto per voi. Si tratta di un proverbio che si adatta bene a ogni tempo, ma ancor di più a quelli attuali.

Il significato è chiaro: quando la buona volontà scarseggia, a volte ci si rivolge a qualcosa di astratto, alla voglia di lavorare appunto, per superare la pigrizia del momento. Il proverbio è conosciuto anche in una variante molto simile, “Voglia di lavorare saltami addosso e fammi lavorare meno che posso“, augurandosi che in quella giornata, magari troppo pesante, i compiti da portare a termine non siano troppo gravosi.

Proverbi simili e collegati

Sul tema del lavoro non possiamo certo non citare il celebre proverbio “Il lavoro nobilita l’uomo”, che sottolinea come, attraverso l’occupazione, l’essere umano possa far crescere il proprio livello personale, elevandosi.

Se da un lato c’è l’operosità, dall’altro c’è la pigrizia, grande protagonista dei detti popolari: tra questi ricordiamo “A chi non vuol far fatiche, il terreno produce ortiche“, proverbio anch’esso noto che suggerisce come, se non si è disposti a far sacrifici e a impegnarsi seriamente, non si riuscirà mai a ottenere nulla.

Significato

"Voglia di lavorar saltami addosso, lavora tu per me che io non posso" ha un significato molto chiaro: quando la determinazione viene a mancare, spesso ci si rivolge proprio alla voglia di lavorare per ritrovare la solerzia e l'operosità per poter portare a termine gli impegni da svolgere.

Origine

Il proverbio è nato molto probabilmente dalla tradizione popolare: è impossibile risalire alle origini precise del detto, che è arrivato fino a oggi.

Varianti

  • Lombardia: Voeuja de laurà saltum ados, laura ti patron che mi no poss.
  • Liguria: Voiæ de loâ satime addosso, lòua ti che mi no pòsso!

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