Il tempo dell'azione: come capire il tempo del verbo
I verbi sono quelle parole che ti permettono di esprimere le azioni che compi. Ogni verbo, quando viene scritto o detto, ha un proprio tempo verbale: esprime cioè un tempo nel quale l’azione viene compiuta, è stata compiuta o sarà compiuta.
Quindi, è possibile che un verbo esprima un’azione che si sta avverando nel presente, che si è avverata nel passato o che si avvererà nel presente. Vediamo insieme quanti tempi verbali esistono e come individuarli correttamente!
- Il tempo del verbo
- Cosa sono i tempi verbali
- Quanti sono i tempi verbali
- I tempi verbali dei diversi modi del verbo
Il tempo del verbo
Prima, adesso o dopo? Quando hai a che fare con un’azione devi sempre chiederti se è già avvenuta, se sta avvenendo proprio nel momento in cui ne stai parlando o se avverrà successivamente.
Capire quando si svolge un’azione è importante per poter scegliere il tempo verbale corretto. Se l’azione è già avvenuta dovrai usare il passato, se è in corso nel momento in cui parli userai il presente, se invece è previsto che avvenga più tardi dovrai scegliere il tempo futuro. Quindi:
- Stamattina il papà mi ha accompagnato a scuola (PRIMA – PASSATO).
- Ora sto ascoltando la lezione di italiano (ADESSO – PRESENTE).
- Domani vedrò un film al cinema (DOPO – FUTURO).
Cosa sono i tempi verbali
I tempi verbali ci indicano il momento nel quale l’azione che il verbo esprime si realizza. Possiamo quindi dire che, se il modo ci indica la funzione del verbo, il tempo ci indica il quando.
Per poter individuare il tempo del verbo dobbiamo fare riferimento, ancora una volta, alla sua desinenza, cioè la parte finale. Ogni verbo, infatti, si compone di una radice che è un elemento che resta invariato e che ci consente di identificare il verbo stesso, ma anche da una desinenza che invece rappresenta un elemento variabile che cambia di volta in volta e che ci dà delle indicazioni importanti rispetto al numero, alla persona e al tempo del verbo.
Proviamo a identificare insieme questi elementi, prendendo in considerazione questo verbo:
- Chiara suon-a.
- Loro suon-ano.
Vediamo che, in questo caso, la radice sarà suon- (e lo scopriamo proprio perché resta invariata) mentre la desinenza sarà -a e -ano. Grazie alla radice possiamo individuare il verbo originario, che è proprio suonare.
Grazie alla desinenza possiamo scoprire il numero, se è singolare o plurale, e la persona, se è prima, seconda o terza, ma anche il tempo del verbo. Le desinenze verbali, infatti, devono essere memorizzate in quanto sono più o meno le stesse per ogni verbo, a meno che non si tratti di verbi irregolari o con coniugazione propria (come essere e avere) che seguono delle regole differenti.
Quanti sono i tempi verbali
In linea generale, potremmo dire che i tempi verbali principali sono tre:
- passato
- presente
- futuro
Questi tempi verbali possono variare, in quanto ne esistono di diverse tipologie. Ogni modo verbale ha anche i suoi tempi verbali, che si possono riconoscere facilmente dalle diverse desinenze che esistono.
I tempi verbali dei diversi modi del verbo
Il modo indicativo presenta in totale 8 tempi verbali:
- presente
- passato prossimo
- imperfetto
- trapassato prossimo
- passato remoto
- trapassato remoto
- futuro
- futuro anteriore
Il modo condizionale presenta in totale 2 tempi verbali:
- presente
- passato
Il modo congiuntivo presenta in totale 4 tempi verbali:
- presente
- passato
- imperfetto
- trapassato
Il modo infinito presenta in totale 2 tempi verbali:
- presente
- passato
Il modo participio presenta in totale 2 tempi verbali:
- presente
- passato
Il modo gerundio presenta in totale 2 tempi verbali:
- presente
- passato
Invece, il modo imperativo ha come tempo verbale soltanto il presente.
I tempi dell’azione: la mappa concettuale
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