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La mappa mentale dei complementi: schede didattiche

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

Il complemento è un elemento fondamentale nella grammatica di una lingua: ci dà ulteriori dettagli o informazioni su un verbo, un aggettivo o un nome nella frase, rendendo più completo e preciso il suo significato.

I complementi possono assumere diverse forme e svolgere vari ruoli all’interno di una frase. In italiano, i complementi possono essere di diversi tipi, come il complemento oggetto diretto, il complemento oggetto indiretto, il complemento di luogo, di tempo, di modo, di causa e molti altri.

Ogni tipo di complemento contribuisce a enfatizzare, specificare o qualificare l’azione o il concetto principale della frase. La corretta comprensione e l’utilizzo dei complementi sono essenziali per costruire frasi grammaticalmente corrette e comunicare in modo efficace.

La classificazione dei complementi

Esistono diversi tipi di complementi, ma tutti si raggruppano in due categorie fondamentali: il complemento diretto e il complemento indiretto. Vediamoli nel dettaglio.

  • Il complemento diretto è il protagonista di una frase. È la persona, la cosa o l’idea su cui cade direttamente l’azione del verbo. Immagina di dire “Mangio la pizza”. Qui, “la pizza” è il complemento diretto perché è ciò su cui sto agendo, nel caso, mangiando.
  • Il complemento indiretto è un po’ diverso. È il destinatario dell’azione. Se diciamo “Regalo un libro a Maria”, “a Maria” è il complemento indiretto. Qui, Maria è la persona che riceve il libro, il destinatario dell’azione di regalare.

I complementi indiretti: tutte le tipologie

I complementi indiretti arricchiscono la nostra grammatica, aggiungendo dettagli alle nostre frasi.

  • Il complemento di specificazione si occupa di rispondere a domande come “di chi?” o “di che cosa?” e ci aiuta a individuare chi o cosa è coinvolto in un’azione.
  • Il complemento di tempo ci indica quando avviene l’azione, mentre quello di luogo ci fornisce informazioni sulla posizione in cui si svolge.
  • Il complemento di termine ci aiuta a capire il destinatario di un’azione, mentre quello di modo indica la modalità o la maniera in cui qualcosa viene fatto.
  • Il complemento di mezzo ci mostra con cosa o attraverso cosa si realizza un’azione, mentre quello di causa ci rivela il motivo o l’origine.
  • Il complemento di fine specifica l’obiettivo dell’azione, mentre quello di compagnia indica con chi qualcuno svolge un’azione.
  • Il complemento di agente ci dice da chi è compiuta un’azione, mentre quello di causa efficiente ci mostra chi o cosa è responsabile di un certo effetto.

Le mappe mentali per studiare

Le mappe mentali sono delle perfette alleate nello studio dei complementi. Questi strumenti visivi fanno emergere i legami tra i vari complementi, semplificando concetti complicati.

Creando mappe mentali, puoi rendere lo studio dei complementi più creativo, stimolante e personalizzato. Le immagini, i colori e gli schemi non solo rendono più facile ricordare le informazioni, ma trasformano anche lo studio in un’esperienza più divertente.

La mappa dei complementi: stampa i pdf

Ricorda tutti i complementi con l’aiuto della mappa mentale.

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Puoi stamparla anche in Open Dyslexic, un font ad alta leggibilità.

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Puoi stampare la mappa mentale dei complementi anche in bianco e nero per personalizzarla come vuoi.

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Puoi anche fare esercizio completando la mappa mentale con le informazioni che imparerai sui complementi.

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