Origini e caratteristiche del genere fantasy
Affonda le radici nelle tradizioni narrative più antiche e nasce dall’atavica propensione umana ad immaginare mondi lontani
Il genere fantasy, in un certo senso, nasce da un desiderio umano atavico: quello di immaginare mondi lontani e creature straordinarie che sfidano la nostra comprensione della realtà. Affonda le sue radici nelle tradizioni narrative più antiche e universali, in quelle storie tramandate di generazione in generazione, che parlano di eroi e divinità, di magie e battaglie epiche, di regni lontani e terre sconosciute. Fin dai primi albori della civiltà, l’uomo ha sentito la necessità di raccontare e ascoltare storie che lo trascendessero, che superassero i limiti della vita quotidiana, arricchendola con un senso di meraviglia e stupore. Ecco perché il genere fantasy è stato, ed è tuttora, così potente nel raccogliere e amplificare le mitologie, le leggende e le fiabe di ogni cultura.
- Le origini mitologiche e folkloristiche del fantasy
- Le caratteristiche distintive del fantasy
- L’evoluzione del genere fantasy
Le origini mitologiche e folkloristiche del fantasy
L’origine del fantasy è strettamente legata al mito. Le mitologie delle varie civiltà antiche sono piene di racconti che evocano l’elemento fantastico, il soprannaturale e il miracoloso. Le narrazioni mitologiche non solo raccontano storie di dei e di eroi, ma spesso ci offrono anche spiegazioni simboliche e morali delle forze naturali e sociali, configurando il mondo in modo da unire l’umano al divino.
Ad esempio, i grandi poemi epici della mitologia greca, come l'”Iliade” e l'”Odissea” di Omero, sono dei capolavori in cui l’elemento sovrannaturale non è solo una parte integrante della trama, ma guida le gesta degli eroi. Gli dèi e le divinità greche, come Atena, Apollo, o Zeus, non sono figure distaccate e lontane, ma influenzano attivamente il destino degli uomini, favorendo alcuni e ostacolando altri, immergendo ogni vicenda in una dimensione oltre la comprensione ordinaria. Lo stesso può dirsi per la mitologia norrena, in cui il pantheon di divinità come Odino, Thor, Freyja, e Loki, popolato da giganti, elfi e altre creature straordinarie, ha avuto un’influenza duratura sull’immaginario fantasy moderno. La concezione di mondi paralleli, come quello dei Nove Regni, o la mitica battaglia tra forze di bene e male, sono temi ricorrenti che si ritrovano in molte opere di fantasy contemporanee.
Anche le fiabe popolari, trasmesse per lo più oralmente, sono una fonte fondamentale di ispirazione per il genere fantasy. Le storie raccolte dai fratelli Grimm o da autori come Charles Perrault non erano semplici racconti per bambini, ma trasmettevano antiche credenze, paure e speranze delle comunità rurali di un’Europa medievale. Fiabe come “Cappuccetto Rosso”, “La Bella Addormentata nel Bosco”, o “Cenerentola” non solo sono ricche di magia e incantesimi, ma ci parlano anche di temi universali come la lotta tra il bene e il male, il pericolo nascosto nell’ignoto, e la possibilità di un riscatto attraverso il coraggio e la virtù. Queste storie, pur essendo spesso racconti semplici e immediati, possiedono una profondità simbolica che ha contribuito a dare forma al genere fantasy moderno, con la sua incessante ricerca di significato al di là dell’ordinario.
Le caratteristiche distintive del fantasy
Il genere fantasy si distingue da altri tipi di narrativa per una serie di tratti distintivi che lo rendono immediatamente riconoscibile. Il primo e più evidente è l’elemento sovrannaturale, che permea ogni aspetto della narrazione, dalla magia alle creature fantastiche, passando per la presenza di mondi e dimensioni alternative. In un’opera fantasy, la magia non è solo un “accessorio” della trama, ma è una forza intrinseca che determina la natura stessa dell’universo narrativo. Creature leggendarie, come draghi, unicorni, e folletti, sono figure centrali che contribuiscono a definire l’atmosfera fantastica, e ogni elemento del mondo in cui si svolge la storia è spesso intriso di mistero e incanto.
L’ambientazione alternativa è un altro degli aspetti che caratterizzano il fantasy. Le storie di questo genere sono spesso ambientate in mondi lontani dalla nostra realtà quotidiana, che possiedono leggi fisiche e morali proprie. Questi mondi possono essere di stampo medievale, come nel caso di molti romanzi fantasy tradizionali, ma anche completamente originali, come gli universi creati da autori come J.R.R. Tolkien nella sua celebre saga de “Il Signore degli Anelli“, o da J.K. Rowling nella serie di Harry Potter. L’ambientazione gioca un ruolo fondamentale, non solo per l’immersione del lettore in un’altra realtà, ma anche per la costruzione di un sistema di valori e di credenze che dà profondità e credibilità alla storia.
Un altro elemento ricorrente nel fantasy è il “viaggio dell’eroe”, un concetto che è stato teorizzato dal mitologo Joseph Campbell nel suo famoso lavoro “L’eroe dai mille volti“. Secondo Campbell, molte storie, specialmente quelle fantasy, seguono uno schema universale in cui il protagonista parte per una missione, affronta numerose difficoltà, e alla fine torna trasformato, spesso con una nuova comprensione del mondo e di se stesso. Questo viaggio non è solo fisico, ma soprattutto interiore, ed è proprio il cambiamento del protagonista che conferisce alla storia la sua forza emotiva.
Infine, il tema della lotta tra bene e male è uno dei più presenti e ricorrenti nel fantasy. Le forze oscure e quelle della luce si affrontano in battaglie decisive che non riguardano solo i singoli personaggi, ma l’intero destino del mondo. Tuttavia, il fantasy spesso trascende questa semplice dicotomia, rendendo le forze antagoniste più complesse e sfaccettate. Gli eroi, ad esempio, non sono mai privi di difetti, e i cattivi raramente sono completamente malvagi. Questo permette al genere di esplorare temi morali, etici e filosofici in modi che vanno oltre il semplice conflitto tra bene e male.
L’evoluzione del genere fantasy
Nel corso dei secoli, il fantasy ha conosciuto una straordinaria evoluzione, che ha visto il genere passare dalle origini mitologiche e folkloristiche a forme narrative sempre più complesse e diversificate. Durante il periodo del Romanticismo, ad esempio, si è verificato un rinnovato interesse per le tradizioni popolari e per l’immaginario fantastico. Poeti come Samuel Taylor Coleridge e scrittori come Lord Byron hanno esplorato temi legati al soprannaturale, influenzando le successive generazioni di autori.
Tuttavia, è stato nel Novecento che il fantasy ha conosciuto una vera e propria esplosione. Con l’opera di autori come J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis, il genere ha acquisito una struttura più definita e un riconoscimento culturale mai visto prima. Tolkien, con la sua opera magna “Il Signore degli Anelli“, ha creato non solo una storia epica, ma un intero mondo immaginario, ricco di lingue, storie, miti e leggende. La sua visione ha fissato molti dei canoni che ancora oggi definiscono il fantasy, come l’ambientazione medievale, la presenza di creature magiche e la centralità del viaggio dell’eroe.
Negli ultimi decenni, il fantasy ha continuato a evolversi, adattandosi ai cambiamenti sociali, politici e culturali. Il genere ha visto un’enorme diffusione con la nascita di saghe letterarie come “Harry Potter” di J.K. Rowling, che ha portato una nuova generazione di lettori a scoprire il fantastico, e con l’espansione della sua presenza nei media, dai film alle serie TV, passando per i videogiochi. Oggi, il fantasy continua a rinnovarsi, esplorando nuove tematiche, stili e approcci narrativi, ma mantenendo sempre quella forza universale che affascina e trascina il lettore in mondi straordinari. In conclusione, il fantasy è un genere che, pur cambiando e adattandosi ai tempi, rimane fedele alla sua missione di trasportare i lettori in un’altra realtà, dove l’impossibile diventa possibile e l’immaginazione non ha confini.