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C'è un cadavere in biblioteca: trama, riassunto e analisi

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

In questo articolo esploreremo uno dei romanzi più celebri di Agatha Christie, C’è un cadavere in biblioteca, pubblicato per la prima volta nel 1942. Questo romanzo ha per protagonista la celebre investigatrice Miss Marple, uno dei personaggi più iconici della Christie, nota per la sua intelligenza acuta e la capacità di risolvere i casi più intricati grazie al suo intuito e alla sua conoscenza della natura umana.

Trama e riassunto di C’è un cadavere in biblioteca

La trama di C’è un cadavere in biblioteca si apre con una scoperta scioccante: il corpo di una giovane donna viene trovato nella biblioteca della rispettabile famiglia Bantry, nella loro grande casa di campagna a St. Mary Mead. La donna è vestita in modo vistoso, con abiti da sera, e nessuno sembra sapere chi sia o come sia arrivata lì. La signora Bantry, confusa e preoccupata per lo scandalo che potrebbe coinvolgere la sua famiglia, chiama immediatamente la sua amica Miss Marple per aiutarla a risolvere il mistero.

La polizia viene coinvolta e le indagini iniziano. Ben presto si scopre che la vittima è Ruby Keene, una giovane ballerina di seconda categoria che lavorava in un hotel nelle vicinanze. Le circostanze della sua morte sono sospette e sembra che Ruby fosse coinvolta in una relazione con un anziano e ricco uomo di nome Conway Jefferson, che viveva nello stesso hotel dove lei lavorava. Jefferson, rimasto vedovo e senza figli dopo un tragico incidente, aveva sviluppato un legame affettivo con Ruby e aveva intenzione di nominarla erede della sua fortuna, causando malcontento tra i membri della sua famiglia.

Le indagini si concentrano inizialmente sugli ospiti dell’hotel e sui familiari di Jefferson, tutti sospettati di avere un movente per il delitto. Tuttavia, mentre la polizia si muove in una direzione, Miss Marple, con la sua consueta discrezione, osserva attentamente i dettagli che sfuggono agli altri. Il suo metodo si basa su analogie con la vita quotidiana e le piccole esperienze vissute nel suo villaggio di St. Mary Mead, che le permettono di cogliere aspetti della psicologia dei sospettati che gli altri ignorano.

L’indagine prende una piega inaspettata quando viene ritrovato il corpo di un’altra giovane donna, Pamela Reeves, in un’auto bruciata. Miss Marple collega i due omicidi e, grazie alla sua perspicacia, riesce a smascherare il colpevole: Mark Gaskell, genero di Jefferson, e Adelaide Jefferson, nuora dell’uomo. I due avevano complottato per uccidere Ruby e incastrare Conway Jefferson, così da proteggere la loro eredità e continuare a beneficiare della sua ricchezza.

Alla fine, Miss Marple risolve il caso, dimostrando ancora una volta la sua straordinaria abilità nel decifrare gli inganni e nell’individuare il colpevole.

I personaggi principali di C’è un cadavere in biblioteca

I personaggi di C’è un cadavere in biblioteca sono molti e variegati, e ciascuno gioca un ruolo chiave nella costruzione del mistero e nella sua risoluzione. Di seguito, esamineremo i principali protagonisti del romanzo e le loro caratteristiche.

  • Miss Marple: la protagonista del romanzo è una donna anziana di St. Mary Mead, il cui aspetto fragile e innocente nasconde un’acuta intelligenza e una profonda conoscenza della natura umana. Miss Marple è il cuore della storia, e la sua capacità di risolvere il caso si basa sul suo acuto senso di osservazione e sulla sua capacità di riconoscere i modelli di comportamento delle persone che la circondano. La sua metodologia si distingue da quella della polizia per il suo approccio intuitivo, basato su analogie con piccoli eventi della vita quotidiana.
  • Conway Jefferson: un ricco vedovo che aveva perso la moglie e i figli in un incidente aereo, Jefferson sviluppa un affetto paterno per Ruby Keene, la vittima. La sua decisione di farla sua erede causa tensioni tra i membri della sua famiglia. Jefferson è una figura chiave nel mistero, poiché la sua relazione con Ruby e la sua ricchezza rappresentano il fulcro attorno al quale ruotano i sospetti.
  • Ruby Keene: la giovane vittima del caso, Ruby è una ballerina che lavorava in un hotel locale. Il suo stile di vita e la sua relazione con Jefferson fanno di lei un personaggio centrale, anche se non è presente fisicamente nella narrazione. La sua morte dà il via all’intera indagine, e la sua personalità frivola e superficiale attira l’invidia e l’odio di chi le stava attorno.
  • Dolly Bantry: moglie del colonnello Bantry e amica intima di Miss Marple, Dolly è colei che scopre il cadavere nella biblioteca della sua casa. È una donna socievole e leale, pronta a difendere l’onore del marito, temendo lo scandalo che potrebbe derivare dalla presenza del cadavere.
  • Mark Gaskell: il genero di Conway Jefferson, Gaskell è un personaggio ambiguo. Vedovo della figlia di Jefferson, ha interessi personali legati alla fortuna del suocero. Durante il romanzo, emerge come uno dei sospettati principali, in quanto avrebbe avuto motivo di sbarazzarsi di Ruby per mantenere la sua parte di eredità.
  • Adelaide Jefferson: nuora di Conway Jefferson, Adelaide appare inizialmente come una donna tranquilla e in lutto per la perdita del marito. Tuttavia, si scoprirà che lei e Gaskell avevano complottato insieme per uccidere Ruby, preoccupati di perdere la loro eredità.
  • Josie Turner: cugina di Ruby e sua collega ballerina, Josie rappresenta un personaggio che conosceva bene la vittima e che inizialmente sembra essere molto addolorata per la sua morte. Tuttavia, le sue motivazioni e le sue relazioni con gli altri sospettati la rendono una figura complessa e degna di attenzione.

Analisi del libro C’è un cadavere in biblioteca

C’è un cadavere in biblioteca è un perfetto esempio della maestria di Agatha Christie nel costruire misteri intricati e giocare con le aspettative dei lettori. Fin dall’inizio, la Christie presenta una situazione che si rifà a un cliché classico della narrativa poliziesca: il cadavere trovato in una biblioteca. Tuttavia, l’autrice usa questo espediente per ribaltare gli schemi tipici e creare un racconto originale, in cui niente è come sembra.

Dal punto di vista della struttura narrativa, il romanzo segue uno schema tradizionale, con una serie di sospetti, indizi e false piste che conducono il lettore a pensare a diversi colpevoli. La presenza di Miss Marple, con il suo metodo deduttivo unico, aggiunge profondità alla narrazione, poiché la sua capacità di vedere oltre le apparenze permette di svelare gli aspetti nascosti dei personaggi e delle loro motivazioni. A differenza della polizia, che si concentra sui fatti tangibili, Miss Marple si basa su ciò che conosce delle persone e dei loro comportamenti.

Un altro aspetto interessante del romanzo è l’ambientazione. L’isola di St. Mary Mead e l’hotel vicino, dove Ruby lavorava, creano un contrasto tra la vita tranquilla di campagna e il mondo più mondano e frenetico dell’hotel. Questo contrasto riflette le tensioni presenti tra i personaggi e mette in evidenza le differenze sociali e morali tra i vari protagonisti.

Il tema della colpa e della vendetta è centrale nella narrazione. Molti dei personaggi hanno segreti che cercano di nascondere, e le loro azioni passate tornano a perseguitarli nel corso della storia. In particolare, il movente dell’omicidio è legato alla gelosia, all’avidità e alla paura di perdere il controllo sulla propria vita e sulla propria eredità.

Dal punto di vista stilistico, Christie mantiene un tono semplice e diretto, ma allo stesso tempo ricco di dettagli che stimolano la curiosità del lettore. I dialoghi sono uno dei punti di forza del romanzo, in quanto permettono di rivelare lentamente le motivazioni e i sospetti dei personaggi, mentre l’umorismo sottile di Miss Marple alleggerisce la tensione senza mai distrarre dalla storia.

Uno degli aspetti più affascinanti di C’è un cadavere in biblioteca è la dinamica psicologica tra i personaggi. Ogni sospetto sembra avere una motivazione valida per l’omicidio, ma Agatha Christie riesce a tenere il lettore incerto fino alla fine, giocando con le aspettative e sfruttando magistralmente i colpi di scena. Ad esempio, mentre inizialmente si potrebbe sospettare che il colonnello Bantry o sua moglie siano coinvolti nell’omicidio, Miss Marple li difende con decisione, spingendo il lettore a considerare altre possibilità.

Il tema della falsa identità gioca un ruolo chiave nel romanzo, come in molti altri lavori di Christie. La scoperta finale rivela che molti dei personaggi non sono chi dicono di essere, e l’identità della vittima e dei colpevoli viene accuratamente celata fino al momento della rivelazione. Questo elemento non solo aggiunge ulteriore suspense alla trama, ma serve anche a dimostrare come le apparenze possano ingannare, una lezione che Miss Marple conosce fin troppo bene.