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Daniel Defoe: vita e opere dell'autore

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

Daniel Defoe è universalmente riconosciuto come uno dei padri fondatori del romanzo inglese. La sua carriera letteraria, iniziata relativamente tardi nella vita, lo ha visto diventare uno dei narratori più influenti del XVIII secolo. Autore di opere di vario genere, dai saggi politici ai romanzi di avventura, Defoe è celebre per la sua capacità di creare storie coinvolgenti basate su personaggi complessi e realistici.

La vita di Daniel Defoe

Daniel Defoe nacque probabilmente nel 1660 a Londra, anche se la data esatta della sua nascita non è certa. Nato come Daniel Foe, aggiunse "De" al suo cognome più avanti nella vita per conferirgli un tono aristocratico. Figlio di un mercante di candele, Defoe crebbe in un ambiente borghese e studiò presso la Dissenters’ Academy, una scuola riservata ai dissidenti religiosi non conformisti. La sua educazione, sebbene non tradizionalmente accademica, lo espose a una vasta gamma di idee, inclusi i temi del commercio e della politica, che avrebbero influenzato la sua futura carriera di scrittore.

Defoe iniziò la sua carriera come mercante, un mestiere che lo portò a viaggiare in diverse parti d’Europa. Tuttavia, nonostante alcuni successi iniziali, le sue attività commerciali ebbero esiti disastrosi, lasciandolo in rovina finanziaria. Questo fallimento lo spinse verso la scrittura come modo per guadagnarsi da vivere. Oltre a essere uno scrittore prolifico, Defoe fu anche un giornalista e un pamphlettista politico. Le sue opere in questo ambito spesso riflettevano le sue opinioni in materia di commercio, politica e religione.

La sua carriera giornalistica lo portò spesso in contrasto con le autorità, tanto che nel 1703 fu imprigionato per aver pubblicato un pamphlet satirico intitolato The Shortest Way with the Dissenters, in cui fingeva di sostenere la persecuzione dei dissidenti religiosi per metterne in luce l’assurdità. Tuttavia, la prigionia non fermò la sua attività letteraria, e negli anni successivi Defoe pubblicò molte opere importanti, sia saggi che romanzi.

La sua opera più celebre, Robinson Crusoe, fu pubblicata nel 1719, quando Defoe aveva già quasi sessant’anni. Questo romanzo segnò l’inizio di una nuova fase nella sua carriera e lo consacrò come uno dei più grandi scrittori del suo tempo. Nonostante il successo, la vita di Defoe rimase segnata da difficoltà economiche fino alla sua morte, avvenuta nel 1731.

I romanzi e i personaggi di Daniel Defoe

Daniel Defoe è considerato uno dei pionieri del romanzo moderno, grazie alla sua capacità di mescolare finzione e realismo in modo innovativo. I suoi romanzi sono caratterizzati da una narrazione dettagliata e da personaggi complessi e credibili, spesso basati su figure storiche o situazioni di vita reale. Defoe era profondamente interessato alla condizione umana e ai dilemmi morali che le persone affrontano nelle loro vite quotidiane. I suoi personaggi sono spesso coinvolti in situazioni di estrema difficoltà e devono affrontare scelte che mettono alla prova la loro moralità e la loro capacità di sopravvivere.

Uno degli aspetti più innovativi dello stile di Defoe è l’uso di una voce narrativa realistica, spesso presentata in forma di diario o memoir. Questo stile conferisce alle sue opere un tono autentico e credibile, rendendo il lettore partecipe delle avventure dei personaggi. La scrittura di Defoe è intrisa di dettagli quotidiani, che aiutano a creare un senso di realtà e di immedesimazione. Questo è particolarmente evidente in Robinson Crusoe, dove il protagonista racconta la sua sopravvivenza su un’isola deserta in modo meticoloso, descrivendo ogni azione e decisione presa per garantire la propria esistenza.

I personaggi di Defoe sono spesso antieroi, individui che non si distinguono per nobiltà o purezza morale, ma che sono rappresentazioni realistiche di persone comuni che cercano di sopravvivere e migliorare la propria condizione. In Moll Flanders, per esempio, il personaggio principale è una donna che, attraverso una serie di vicende, si trova a vivere di furti e inganni per sopravvivere. Defoe presenta i suoi protagonisti in modo empatico, pur senza ignorare i loro difetti e le loro scelte moralmente discutibili.

Un altro tema ricorrente nei romanzi di Defoe è quello della sopravvivenza e della resilienza. Molti dei suoi protagonisti sono individui che si trovano in situazioni di isolamento o difficoltà estrema e devono fare affidamento solo sulle proprie capacità per superare gli ostacoli. Questo tema è particolarmente evidente in Robinson Crusoe, dove il protagonista deve imparare a vivere completamente solo in un ambiente ostile, ma lo ritroviamo anche in altre opere come Moll Flanders, dove la protagonista deve sopravvivere in un contesto urbano e sociale altrettanto spietato.

Le opere più importanti di Daniel Defoe

La produzione letteraria di Daniel Defoe è vasta e include numerosi romanzi, saggi e pamphlet su temi di interesse politico, sociale ed economico. Sebbene sia principalmente noto per il suo lavoro come romanziere, Defoe era anche un giornalista prolifico, e molte delle sue opere riflettono le sue preoccupazioni per le questioni politiche e sociali del suo tempo.

Tra le opere più importanti di Defoe si possono citare:

  • A Journal of the Plague Year (La peste di Londra, 1722), un romanzo che si presenta come un resoconto dettagliato della peste che colpì Londra nel 1665. Sebbene non si tratti di una cronaca storica vera e propria, Defoe utilizza fonti storiche e aneddoti per creare un’opera che fonde realtà e finzione, esplorando il tema della paura e della morte in una città devastata dalla malattia.
  • Colonel Jack (1722), un romanzo che racconta la storia di un giovane cresciuto tra i ladri e che, attraverso una serie di eventi, diventa un colonizzatore nel Nuovo Mondo. L’opera riflette l’interesse di Defoe per i temi del pentimento e della redenzione, ma anche per le questioni legate alla colonizzazione e all’espansione inglese.
  • The Fortunes and Misfortunes of the Famous Moll Flanders (Le fortune e le sfortune della famosa Moll Flanders, 1722), uno dei romanzi più celebri di Defoe, racconta la vita di una donna che cerca di sopravvivere in una società ostile, ricorrendo a furti e inganni. Il romanzo affronta temi come la povertà, il crimine e il riscatto, ed è considerato un capolavoro della narrativa inglese.

Robinson Crusoe

Robinson Crusoe, pubblicato nel 1719, è senza dubbio l’opera più famosa di Daniel Defoe e uno dei romanzi più influenti della letteratura mondiale. Il romanzo racconta la storia di Robinson Crusoe, un marinaio inglese che naufraga su un’isola deserta e deve imparare a sopravvivere da solo per molti anni. Il racconto è narrato in prima persona da Crusoe stesso, che descrive in modo dettagliato le sue azioni, i suoi pensieri e le sue riflessioni durante il lungo periodo di isolamento.

La storia di Robinson Crusoe è un’allegoria della capacità dell’uomo di adattarsi e sopravvivere anche nelle condizioni più difficili. Defoe esplora temi come l’individualismo, la resilienza e l’importanza del lavoro, ma anche la solitudine e la spiritualità. Il protagonista non solo sopravvive fisicamente, ma si evolve anche a livello spirituale, riflettendo sul suo rapporto con Dio e sulla propria esistenza.

Il romanzo, ispirato a storie reali di naufraghi, ebbe un enorme successo e segnò l’inizio del genere del romanzo d’avventura. Oltre a essere una storia avvincente, Robinson Crusoe è anche una riflessione filosofica sulla condizione umana e sulla capacità di superare le avversità.

La tempesta

The Storm (La tempesta), pubblicata nel 1704, è un’opera non di finzione, ma un saggio che descrive in dettaglio il terribile uragano che colpì l’Inghilterra nel novembre del 1703. Defoe, con il suo spirito giornalistico, raccolse testimonianze e resoconti di sopravvissuti per creare un quadro dettagliato degli effetti devastanti della tempesta sulla popolazione e sulle infrastrutture del paese.

L’opera è un esempio del talento di Defoe nel fondere narrazione documentaria e riflessione morale. La tempesta non è solo un resoconto dell’evento naturale, ma anche una riflessione sulle implicazioni morali e spirituali della calamità. Defoe la interpreta come un avvertimento divino e invita il lettore a riflettere su come eventi naturali catastrofici possano essere visti come segni della volontà di Dio.

Moll Flanders

Moll Flanders, pubblicato nel 1722, è uno dei romanzi più conosciuti di Daniel Defoe e racconta la vita di una donna che, nata in prigione, si trova a vivere una vita piena di avventure e disgrazie. La protagonista, Moll, è un personaggio complesso che, pur ricorrendo spesso a comportamenti moralmente discutibili, riesce a conquistare la simpatia del lettore grazie alla sua intelligenza e alla sua forza di volontà.

Il romanzo segue Moll attraverso matrimoni, furti e incarcerazioni, in un viaggio che la porterà a riflettere sulla redenzione e sul riscatto morale. La narrazione è scritta in forma di memorie, dando al lettore l’impressione di leggere la confessione di una vita piena di errori, ma anche di capacità di sopravvivenza.

Moll Flanders è un’opera che esplora i ruoli di genere, le disuguaglianze sociali e le difficoltà che le donne affrontavano nella società del XVIII secolo. Defoe presenta Moll come un personaggio che, pur agendo spesso in modo immorale, è vittima delle circostanze e delle difficoltà della sua condizione.