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Gli ordini mendicanti: quali sono e come si sono costituiti

Andrea Bosio

Andrea Bosio

INSEGNANTE DI FILOSOFIA E STORIA

Nato a Genova, è cresciuto a Savona. Si è laureato in Scienze storiche presso l’Università di Genova, occupandosi di storia della comunicazione scientifica e di storia della Chiesa. È dottorando presso la Facoltà valdese di teologia. Per Effatà editrice, ha pubblicato il volume Giovani Minzoni terra incognita.

Gli ordini mendicanti hanno avuto un ruolo fondamentale nel panorama religioso e sociale del Medioevo. Questi ordini monastici, nati in un contesto di profonde trasformazioni politiche, sociali e culturali, risposero al bisogno di un rinnovamento spirituale che si contrapponeva alla crescente ricchezza e potere accumulato da parte del clero tradizionale. Gli ordini mendicanti si caratterizzavano per la rinuncia ai beni materiali e il voto di povertà, nonché per la loro stretta vicinanza alla popolazione laica. Essi, infatti, vivevano di elemosina e di predicazione itinerante, contrapponendosi al tradizionale modello di vita monastica isolata e ancorata ai monasteri. Il loro obiettivo principale era riportare il messaggio evangelico tra le persone comuni, dedicandosi alla cura delle anime e alla diffusione della dottrina cristiana.

Cos’erano gli ordini mendicanti nel Medioevo

Gli ordini mendicanti nacquero nel contesto del XIII secolo, in un periodo segnato da grandi cambiamenti nel mondo medievale. L’urbanizzazione, lo sviluppo del commercio e la crescita delle città portarono a una nuova struttura sociale e culturale. Tuttavia, questi cambiamenti furono accompagnati da crescenti disparità economiche e una percezione crescente della corruzione all’interno della Chiesa. In questo contesto, si fece strada una forte spinta per un ritorno ai valori autentici del Vangelo, con un’enfasi sulla povertà e la predicazione.

La Chiesa tradizionale, con i suoi monasteri ricchi e spesso isolati dalla vita quotidiana delle persone comuni, era vista come sempre più distante dai bisogni spirituali della popolazione. Si avvertiva la necessità di una riforma religiosa che riportasse il clero in contatto diretto con la gente, in particolare nelle città, dove la crescente popolazione urbana necessitava di un maggiore sostegno spirituale. Gli ordini mendicanti, con la loro predicazione itinerante e il voto di povertà, risposero a questa esigenza, introducendo un nuovo modello di vita religiosa che combinava il rigore monastico con una presenza attiva tra la popolazione.

Uno degli elementi distintivi degli ordini mendicanti fu la scelta di vivere di elemosina. Al contrario degli ordini monastici tradizionali, che possedevano vaste terre e ricchezze, i mendicanti rinunciavano alla proprietà privata e alla sicurezza economica, affidandosi completamente alla provvidenza divina e al sostegno della comunità. Questo aspetto li rendeva particolarmente vicini alle classi più povere della società, con cui condividevano lo stile di vita e i bisogni quotidiani.

I Francescani e i Domenicani

Tra gli ordini mendicanti più noti vi sono i Francescani e i Domenicani, entrambi fondati nel corso del XIII secolo e profondamente influenzati dal contesto spirituale e sociale del loro tempo.

I Francescani furono fondati da San Francesco d’Assisi nel 1209. La caratteristica distintiva dell’ordine francescano era l’assoluta povertà: Francesco e i suoi seguaci rinunciarono a ogni tipo di possesso materiale, vivendo un’esistenza interamente dedicata alla preghiera e alla predicazione. Il loro messaggio era rivolto soprattutto ai poveri e agli emarginati, ai quali offrivano non solo conforto spirituale, ma anche aiuto concreto. Francesco d’Assisi predicava una vita semplice, in armonia con la natura, e vedeva in ogni creatura un riflesso del divino. Il messaggio francescano ebbe un’eco straordinaria, tanto che l’ordine si diffuse rapidamente in tutta Europa, attirando migliaia di seguaci. Tuttavia, con il passare del tempo, sorsero tensioni all’interno dell’ordine tra coloro che desideravano mantenere la rigorosa povertà originaria e quelli che invece volevano accettare donazioni e proprietà per sostenere l’ordine.

I Domenicani, o Ordine dei Predicatori, furono fondati da San Domenico di Guzmán nel 1216. Mentre i francescani si concentravano sul messaggio di povertà e amore per il prossimo, i domenicani si distinguevano per la loro attenzione alla dottrina e alla formazione teologica. L’ordine domenicano nacque per combattere le eresie, in particolare quella dei catari, che si stava diffondendo nel sud della Francia. I domenicani dedicarono gran parte della loro missione alla predicazione e all’insegnamento, cercando di convertire gli eretici attraverso la persuasione e il dialogo. Per fare questo, i membri dell’ordine ricevevano una formazione teologica approfondita, diventando esperti della dottrina cristiana. Molti domenicani divennero noti per la loro attività di insegnamento nelle università medievali, contribuendo allo sviluppo della teologia e della filosofia scolastica. Tra i più celebri esponenti dell’ordine figura San Tommaso d’Aquino, uno dei più grandi teologi e filosofi della storia della Chiesa cattolica.

I Carmelitani e gli Agostiniani

Oltre ai Francescani e ai Domenicani, altri due ordini mendicanti che ebbero grande importanza furono i Carmelitani e gli Agostiniani.

I Carmelitani furono originariamente un ordine eremitico, fondato sul Monte Carmelo in Palestina nel XII secolo, prima di trasformarsi in un ordine mendicante nel XIII secolo. Il loro carisma era incentrato sulla preghiera contemplativa e su una vita austera, influenzata dall’esempio del profeta Elia, che secondo la tradizione aveva vissuto sul Monte Carmelo. Quando furono costretti a lasciare la Terra Santa a causa delle invasioni musulmane, si stabilirono in Europa, dove adottarono lo stile di vita mendicante. I Carmelitani si dedicarono alla predicazione e all’assistenza spirituale, ma mantennero una forte dimensione contemplativa, sottolineando l’importanza della preghiera silenziosa e del raccoglimento interiore. Uno degli aspetti più significativi del loro approccio era la devozione alla Vergine Maria, che divenne il simbolo della loro spiritualità.

Gli Agostiniani, invece, nacquero come una fusione di diverse comunità religiose che seguivano la Regola di Sant’Agostino, una delle più antiche regole monastiche. Nel 1256, sotto la guida di Papa Alessandro IV, queste comunità furono unite per formare l’ordine degli Agostiniani. Anche se l’ordine agostiniano non fu fondato direttamente da Sant’Agostino, i suoi membri si ispirarono profondamente ai suoi insegnamenti, in particolare alla sua visione della comunità come luogo di condivisione e di vita fraterna. Gli Agostiniani si impegnarono nella predicazione e nell’insegnamento, ma la loro spiritualità poneva un’enfasi particolare sulla conversione interiore e sulla ricerca di Dio nel proprio cuore. Erano noti per la loro dedizione all’assistenza spirituale e per il loro impegno nella vita intellettuale, con numerosi membri che si distinsero come teologi e filosofi.