La grafia corretta è blu, senza accento. Si tratta infatti di uno dei numerosi monosillabi che non richiedono alcun segno grafico: blù, con accento, è sempre considerato errore. Le incertezze nascono poiché sia nei casi in cui serve, sia nei casi in cui non è previsto l’uso dell’accento nelle forme scritte, la pronuncia rimane invariata. Non è quindi possibile capire dalla fonetica quale sia la giusta versione da utilizzare una volta che è necessario riportare per iscritto termini di una sillaba.
Ciononostante, la lingua italiana prevede una regola utile ad evitare possibili scivoloni linguistici: i monosillabi non vogliono mai l’accento, tranne quando esistano parole omografe che necessitano di una differenziazione; in queste situazioni il simbolo grafico ha proprio il compito di distinguere il diverso significato e la funzione che i due vocaboli ricoprono all’interno dei contesti in cui sono inseriti.
Blu non rappresenta un’eccezione alla regola poiché l’accezione che ricopre è sempre univoca: indica il terzo colore primario insieme al rosso e al giallo, corrispondente ad un azzurro scuro. Si comporta quindi come altri monosillabi che non necessitano di alcun accento quali do, fa, tu, no, ma, qui, re, qua, sto, so…
L’elenco delle anomalie, per fortuna, non è lungo. I casi in cui due termini omografi possono avere valore diverso – e di conseguenza portare o meno l’accento – sono i seguenti:
- da è preposizione semplice, dà è la terza persona singolare dell’indicativo presente e da’ è la seconda persona singolare dell’imperativo di dare
- dì è sinonimo di giorno e di è la preposizione semplice
- sì avverbio affermativo e si pronome personale
- sé pronome e se congiunzione condizionale o concessiva
- là è l’avverbio e la l’articolo determinativo
- lì è l’avverbio e è li il pronome
- è è la terza persona singolare del presente indicativo di essere ed e è la congiunzione copulativa
- né congiunzione copulativa e ne avverbio o pronome
- tè è la bevanda e te è il pronome
Risulta quindi chiaro che il lemma blu segue alla lettera ciò che recita la norma grammaticale, motivo per cui non vuole mai l’accento. Non esiste infatti un vocabolo che si pronuncia nello stesso modo ma ha significato diverso.
Di seguito riportiamo alcuni esempi che possono servire a memorizzare quanto detto.
Esempio 1: Il mare era di un blu intenso
Esempio 2: Il presidente usa sempre l’auto blu per i suoi spostamenti
Esempio 3: Devi adeguarti a questa situazione precaria, mica hai il sangue blu
Esempio 4: Si veste sempre con abiti blu elettrico che risultano eccentrici ed eccessivi
Esempio 5: Il tuono è caduto a pochi metri da casa nostra, mi sono presa una paura blu