La grafia corretta è so, senza accento. Nessun segno grafico è ammesso su questo monosillabo, né l’accento grave – sò – né l’apostrofo – so’, entrambe forme da considerarsi errate. Spesso, tuttavia, quando abbiamo a che fare con dei monosillabi non sappiamo come comportarci e la pronuncia non aiuta poiché, con o senza accento, una parola costituita da un’unica sillaba necessita sempre di un’intonazione rafforzata.
Esiste però una regola che permette di diminuire sensibilmente la probabilità di errore: i monosillabi non vanno accentati, a meno che non esistano degli omografi. Avremo quindi sto, blu, qua, re, qui, tu, no, ma… e forme con e senza un segno grafico nel caso in cui sia necessaria la differenziazione tra i due termini, pronunciati in modo identico ma scritti diversamente per facilitare l’immediata comprensione della funzione che svolgono.
Vediamo quali sono le situazioni principali in cui esistono entrambe le grafie, quella con e quella senza accento:
- da è preposizione semplice, dà è la terza persona singolare dell’indicativo presente e da’ è la seconda persona singolare dell’imperativo di dare
Esempio 1: Viene da Genova ma vive a Torino
Esempio 2: Dà sempre ragione a suo figlio e per questo litiga spesso con gli insegnanti
Esempio 3: Da’ le chiavi della macchina a Clara così può usarla - dì è sinonimo di giorno e di è la preposizione semplice
Esempio 1: Nei Paesi cattolici il dì di festa per eccellenza è la domenica
Esempio 2: I giocattoli per bambini più belli sono fatti di legno - là è l’avverbio e la l’articolo determinativo
Esempio 1: L’ho messo là, non lo vedi?
Esempio 2: La casa di Gianluca è in stile minimal - lì è l’avverbio e è li il pronome
Esempio 1: È proprio lì, davanti ai tuoi occhi
Esempio 2: Ho preso i soldi e li ho messi nel portafoglio - tè è la bevanda e te è il pronome
Esempio 1: Il pomeriggio bevo sempre del tè verde perché mi facilita la digestione
Esempio 2: Te lo dico un’ultima volta: smettila di comportarti così - è è la terza persona singolare del presente indicativo di essere ed e è la congiunzione copulativa
Esempio 1: È l’uomo più bello che io abbia mai conosciuto
Esempio 2: Tu e tua sorella siete davvero birichine insieme - né congiunzione copulativa e ne avverbio o pronome
Esempio 1: Non mi piaceva né l’uno né l’altro vestito
Esempio 2: Non ne vale la pena
Esempio 3: Vorrei andarmene di casa potessi
- sé pronome e se congiunzione condizionale o concessiva
Esempio 1: È troppo pieno di sé e risulta insopportabile
Esempio 2: Se vieni a casa mia ti faccio vedere cosa ho comprato
- sì avverbio affermativo e si pronome personale
Esempio 1: Ebbene sì, ho deciso di sposarmi
Esempio 2: Si crede tanto intelligente ma il suo quoziente intellettivo è assolutamente nella media
Quindi nessun dubbio: so si scrive sempre senza accento perché non deve essere differenziato da nessun termine omografo ma con significato diverso. E infatti non compare nella lista precedente. Ecco alcuni esempi utili per fissare meglio il concetto e memorizzare senza difficoltà la giusta grafia.
Esempio 1: Non so proprio cosa fare con lui, è incorreggibile
Esempio 2: Non so nemmeno una parola di francese
Esempio 3: So dirti se verrò o meno domani solo dopo la riunione di questo pomeriggio
Esempio 4: Lo so, è semplice, ma proprio non riesco a ricordare come si faccia
Esempio 5: Domani come vieni al lavoro? So che c’è sciopero dei mezzi pubblici