La versione corretta è sogniamo, con la i tra la n e la a, a dispetto della nota filastrocca che si impara alla scuola primaria e che recita: -gno-, -gna-, -gne-, -gnu- la i non voglion più. Si tratta di una delle eccezioni che si riferiscono alla regola appena citata.
La prima persona plurale del presente indicativo dei verbi che terminano in -gnare, -gnere e -gnire, infatti, prevede la presenza della i dopo il gruppo consonantico -gn- e la vocale a, proprio come la prima e la seconda persona plurale del congiuntivo presente degli stessi tipi di verbi. Vediamo alcuni esempi.
Esempio 1: Sogniamo di andare in vacanza in Grecia (prima persona plurale del presente indicativo del verbo so-gnare)
Esempio 2: Spegniamo la luce prima di andare a dormire (prima persona plurale del presente indicativo del verbo spe-gnere)
Esempio 3: Insigniamo solo i più bravi del titolo (prima persona plurale del presente indicativo del verbo insi-gnire)
Esempio 4: Nonostante sogniamo da anni di andare in Grecia, anche quest’anno sarà possibile (econda persona plurale del congiuntivo presente del verbo so-gnare)
Esempio 5: Sperate che spegniamo la luce prima di andare a dormire (econda persona plurale del congiuntivo presente del verbo spe-gnere)
Esempio 6: Credono che insigniamo solo i più bravi del titolo (econda persona plurale del congiuntivo presente del verbo insi-gnire)Esempio 4: Spero che sogniate cose belle questa notte (seconda persona plurale del congiuntivo presente del verbo so-gnare)
Esempio 7: Voglio che spegniate presto il fuoco (seconda persona plurale del congiuntivo presente del verbo spe-gnere)
Esempio 8: Credo che insigniate le persone sbagliate per svolgere quei compiti (seconda persona plurale del congiuntivo presente del verbo insi-gnire)
Dunque che si tratti di indicativo o di congiuntivo, il tempo presente della prima persona plurale dei verbi in -gnare, -gnere e -gnire – come sognare ma anche disegnare e insegnare – vuole la i: sogniamo e che noi sogniamo sono le forme grammaticalmente ammesse.
Per completezza, tuttavia, è giusto ricordare che l’unica altra eccezione alla regola che dice che il gruppo consonantico -gn- seguito da vocale non vuole la i è la parola compagnia, per distinguerla da compagna, che ha tutt’altro significato.