Questo avverbio si scrive e si pronuncia con la r: purtroppo. Non di rado, tuttavia ci si imbatte nella versione con la l, pultroppo, soprattutto nella lingua parlata. Perché? Per ragioni puramente fonetiche. Il gruppo consonantico -rtr- contento nel termine in questione è difficile da articolare. Nasce quindi un fenomeno che permette di rendere più fluido il suono sostituendo la prima r con una l.
Possiamo comunque usare uno stratagemma per ricordare quali siano la pronuncia e la grafia corrette. È sufficiente pensare alle parole da cui è composto il termine in questione, pure e troppo: univerbando i due vocaboli ed eliminando per troncamento la e, si ottiene il lemma purtroppo, esattamente come succede in tuttora, talvolta, talora, finora e qualora. Il gioco è semplice.
Il fatto che il significato originale dei due lemmi giustapposti abbia lasciato il posto a una nuova accezione è un capitolo a parte. Oggi, infatti, purtroppo non significa più anche se troppo o anche troppo bensì sfortunatamente, malauguratamente. Ma visto che questi due avverbi che terminano in -mente sono lunghi, spesso ridondanti nella forma scritta e meno comuni nel parlato, conviene imparare la versione corretta: purtroppo senza la l e sempre con la r.