Sottosopra si scrive in un’unica parola e non prevede alcuno spazio. Nasce a seguito dell’univerbazione dei termini sotto e sopra, termini che a sé stanti hanno un significato diverso da quello che assumono nella parola che generano, a sua volta dotata di un’accezione propria.
Per ricordare che la grafia corretta è sottosopra conviene vedere il termine in contesti dove assume significati e funzioni grammaticali differenti. Sottosopra può infatti essere usato come avverbio con il valore di al rovescio, capovolto, oppure per indicare che qualcosa è in disordine. Tuttavia, può essere utilizzato anche come sostantivo neutro quando indica scompiglio e confusione o in senso figurato uno stato di agitazione e turbamento.
Esempio 1: Hai messo il barattolo sottosopra; rovescialo altrimenti uscirà tutto il contenuto (avverbio, capovolto)
Esempio 2: La cameretta dei bambini è spesso sottosopra: dopo aver giocato non riordinano quasi mai (avverbio, in disordine)
Esempio 3: Come faremo a districarci in questo sottosopra? (sostantivo neutro, scompiglio)
Esempio 4: L’area della città in cui si è compiuto l’attentato è ancora sottosopra; ci vorrà qualche giorno affinché la situazione torni alla normalità (sostantivo neutro, stato di agitazione)
Dovrebbe ora essere più semplice ricordare che sottosopra non vuole spazi, proprio come succede in altri casi in cui si possono avere dubbi simili come tal volta o talvolta, tutta via o tuttavia, tal ora o talora, al meno o almeno, ma anche qua su o quassù, chi sa o chissà e a fatto o affatto.