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Analisi del testo: come si fa, schemi ed esempi

Come svolgere l'analisi del testo in maniera corretta: consigli ed esempi per testo poetico e in prosa

Luca Incoronato

GIORNALISTA PUBBLICISTA E COPYWRITER

Giornalista pubblicista ed esperto Copywriter, amante della scrittura in tutti i suoi aspetti. Curioso per natura, adoro scoprire cose nuove e sperimentarle in prima persona. Non mi fermo mai alle apparenze, così come alla prima risposta, nel lavoro come nella vita.

Potremmo descrivere in breve l’analisi del testo come l’individuazione delle principali caratteristiche di un testo, letto in maniera attenta e approfondita, richiedendo la comprensione dal punto di vista stilistico, strutturale e tematico. Ciò al fine di offrire una propria interpretazione, che tenga ben presente le premesse private e sociali dell’autore, ovvero vicende personali e contesto culturale, insieme con il testo in sé.

Generalmente si parla di analisi testuali in ambito scolastico, ma le indicazioni sono trasferibili e così è possibile utilizzare quanto viene indicato di seguito anche per portare a termine la relazione di un libro o una recensione, ad esempio, magari in ambito lavorativo.

Proprio perché vi è una forte connessione tra analisi del testo e assegno scolastico, così come esame di maturità, si tende a legare questo processo in particolare agli scritti poetici e letterari. In realtà rientra nella categoria in oggetto qualsiasi testo con intento comunicativo. Ovvio, però, che alcuni elementi saranno presi in considerazione e altri tralasciati, a seconda della tipologia dello scritto.

Come fare l’analisi di un testo

Proviamo a spiegare come impostare un’analisi del testo. Qualcosa che potrebbe risultare molto importante in vista dell’esame di maturità, così da concludere al meglio un ciclo, prima di cimentarsi nella scelta del percorso di laurea da seguire.

Considerando come la natura di un testo poetico possa spesso risultare ostica, senza i giusti parametri di riferimento per comprenderla a fondo, si può dire come un’analisi a essa riferita possa rivelarsi, in generale, la più complessa.

Per riuscirci si ha bisogno di uno schema, che proviamo a riassumere di seguito:

  • sempre meglio parafrasare il testo, così da avere chiaro il significato di ogni frase della poesia;
  • importante individuare il tema principale dello scritto, così come i concetti secondari, ma pur sempre rilevanti, che vanno a connettersi con il primo;
  • rintracciare tutte le figure retoriche e, in generale, i dettagli stilistici scelti dall’autore o autrice;
  • analizzare la poetica dell’autore o dell’autrice, rileggendo quindi il tutto alla luce delle informazioni che si hanno;
  • confrontare il testo in questione con il resto della produzione, anche soltanto la fetta più celebre, dell’autore.

Come analizzare un testo in prosa

Nella maggior parte dei casi, quando si è impegnati sui banchi di scuola, magari al liceo, ci si ritrova a realizzare l’analisi del testo in riferimento a una porzione di un romanzo, o altro tipo di scritto. Ecco che schema possiamo seguire per completare l’assegno, rapportandoci a questo estratto:

  • leggere attentamente il brano, comprendendolo e riassumendo il contenuto;
  • individuare quella che è la tematica principale contenuta in questo estratto. Si dovrà poi constatare se corrisponda o meno con quella fondamentale dell’opera in toto;
  • porre in evidenza quelle che sono le caratteristiche stilistiche e strutturali del testo;
  • la poetica dell’autore o autrice dev’essere posta al centro, al fine di interpretare al meglio lo stile e il tema di questa porzione;
  • un lavoro approfondito comprende anche uno sguardo al di fuori dell’opera in sé. Ciò si traduce in un confronto con altri testi dell’autore e di altri del periodo.

I punti di connessione con lo schema per il testo poetico sono evidenti. In questo caso, però, occorre concentrarsi principalmente sul legame che intercorre tra il tema principale dell’estratto e quello dell’opera in toto. Se è lo stesso, poi, sarebbe il caso di porre in evidenza il modo in cui viene messo in evidenza in questa piccola parte del tutto. Fare ciò consente un’analisi dettagliata, a patto di aver approfonditamente studiato materia e autore. Si dà molto spazio a questo ambito dell’analisi anche perché individuare caratteristiche stilistiche potrebbe risultare complesso, tenendo conto di come si parli di una frazione. Elementi sui quali fare attenzione particolarmente sono la voce narrante, la cui tipologia detta il ritmo del racconto, i personaggi, con rispettiva analisi dettagliata, e lo spazio in cui essi si muovono.

Iniziamo l’analisi del testo

Dopo tante premesse, passiamo ora alla fase pratica. Spesso si hanno tante informazioni da condividere all’interno di un’analisi del testo. La materia è stata studiata in maniera approfondita, eppure si fa fatica a trovare il giusto modo per realizzare una degna introduzione. Si consiglia di dare il via alla stesura con delle utili nozioni relative a quello che è il contesto della poesia. Ciò vuol dire analizzare i tratti cruciali dell’autore, individuare il tempo in cui è stata realizzata e che caratteristiche questo avesse e, di conseguenza, quale impatto potrebbe aver avuto su tale lavoro. Trattandosi di una porzione estratta, poi, si dovrà anche parlare dell’opera completa dalla quale è tratta. A ciò si aggiunge una breve descrizione del tema intorno al quale il lavoro completo ruota. Da evitare la parafrasi, a meno che non sia espressamente richiesta o si tratti di poeti appartenenti a un’epoca che renda il loro linguaggio decisamente ostico per i lettori odierni. In nessun caso, quindi, dal punto di vista linguistico, si dovrà operarla per gli autori del Novecento.

Quali sono i temi

Che messaggio intende trasmettere l’autore o l’autrice? Una domanda basilare, la cui importanza viene spiegata agli studenti da ogni insegnante d’italiano. Ecco cosa intendiamo quando parliamo di tema principale. Una lettura attenta è il primo passo, dando il giusto peso a ogni parola, fino a trovare quella chiave, che può fare da specchio su ciò che è l’intento dello scrivente. Si aprono così le porte verso un significato profondo, spesso mascherato. Una poesia di dimensioni maggiori rispetto al solito può contenere anche dei temi secondari, che vanno ad arricchire quello focale, espandendone il senso. Un modo per offrire differenti sfumature di sentimento al lettore.

Risulta decisamente utile analizzare il contenuto di una data poesia in maniera schematica, procedendo di strofa in strofa, senza quindi tentare uno sguardo d’insieme. In questo modo, infatti, si corre il rischio di perdere dettagli rilevanti. Il poeta conduce il lettore attraverso un percorso. Ragionare per singola strofa vuol quindi dire fermarsi per un po’ a ogni singola tappa dettata dal testo. Se abbiamo dinanzi un estratto di un testo in prosa o una poesia inserita in un’opera di più ampio respiro, l’individuazione del senso ultimo potrebbe essere facilmente riscontrabile. Basta studiare le informazioni chiave relative al lavoro completo mandato in stampa. Il singolo testo che si ha dinanzi, che abbiamo il compito di analizzare, sarà probabilmente solo un’appendice, che affonda le radici in un topic comune.

Caratteristiche stilistiche

Si può avere la giusta sensibilità per commuoversi dinanzi a un panorama, eppure non trovare il giusto modo di trasferire quel sentimento che ci inonda in una poesia o testo in prosa. L’uso del linguaggio è ciò che caratterizza più di tutto una produzione letteraria. Il senso ultimo ha valore quasi soltanto se si hanno i mezzi per riuscire a esprimerlo in modo da renderlo universale, toccando le corde emotive di altre persone, che non hanno vissuto quell’esatto momento al fianco dello scrivente.

Ciò evidenzia l’importanza di analizzare le caratteristiche stilistiche dell’autore. Durante l’analisi del testo si deve individuare la tipologia di componimento con la quale si ha a che fare. Si passa poi all’aspetto tecnico, verificando il numero di strofe, lo schema ritmico adoperato e il metro utilizzato. Si dipana così uno schema, un sentiero ben preciso che va a mettere ordine in quello che in apparenza può sembrare un fiume di parole che scorre in balia di una corrente dettata dai sentimenti. Si potrebbe scoprire che i primi versi e gli ultimi si connettono in qualche modo, formando una struttura circolare, e così molto altro ancora.

Si può quindi passare alla parte lessicale, analizzando il registro usato. Potrebbe essere aulico, quindi molto ricercato e arcaico, o prosaico, e quindi quotidiano. Vi è maggioranza di verbi o aggettivi? Quali sono le figure retoriche che trovano più spazio? Si avrà così un’immagine più chiara dell’idea di fondo dell’autore, scoprendo inoltre a quali tratti dello scritto ha affidato il compito di generare maggior enfasi.

L’interpretazione del testo

La parte più importante dell’analisi del testo è la sua interpretazione. Una volta inanellati tutti gli elementi di cui abbiamo parlato, posti in un elenco e descritti dettagliatamente, si potrà sfruttare quest’immagine chiara e complessiva per mettersi nei panni dell’autore. Cosa voleva dirci e il fatto che lo abbia fatto in un dato modo che messaggio veicola. Il cosa e il come vanno di pari passo e hanno uguale importanza.

Analisi del testo: esempio

Proviamo ora a offrire un breve esempio su come svolgere l’analisi del testo. Uno dei componimenti più famosi della poesia italiana è A Silvia, di Giacomo Leopardi. Una volta letto il testo, più volte, sforzandosi di comprenderlo realmente, senza limitarsi a passare da una parola all’altra, avremo un’idea generale di cosa l’autore volesse dirci. Si può quindi dare il via all’introduzione parlando dell’autore e del componimento della poesia. Nel caso specifico potremmo dire che la scrittura è avvenuta tra il 19 e il 20 aprile 1828, e che Leopardi diede forma definitiva alla sua A Silvia il 29 settembre. Dare un’identità storica alla protagonista ha senso, parlando quindi Teresa Fattorini, indicata da molti storici come la destinataria di tale messaggio d’amore. Daremo poi un indizio su quello che è il tema cruciale, ovvero il ricordo e l’effetto che può avere sull’animo umano. A ciò si aggiunge la fragilità umana. Tema che ricorre nella produzione leopardiana.

Passare alla parafrasi può aiutare a rendere più chiare le parole utilizzate dal poeta, ricreando un ordine e soprattutto sostituendo alcuni termini con altri dall’identico significato, ma di uso comune. Si commentano quindi i versi, descrivendo quello che ogni strofa contiene, dando spazio a ogni elemento che risulta importante al nostro giudizio. Con A Silvia, ad esempio, si può iniziare a mettere in risalto anche le primissime parole, che offrono una domanda retorica, priva di risposta, che introduce un tema importante. Si parla infatti della giovinezza, del suo sfiorire rapido, del passare del tempo e, di conseguenza, della fragilità umana. Tutto ciò in pochi termini. Pare evidente, quindi, come una lettura attenta sia cruciale. Spazio, poi, alla struttura del componimento poetico, esplicando metrica, rime, figure retoriche e linguaggio. In questo caso, ad esempio, parleremo di una canzone libera di settenari ed endecasillabi, con i primi in prevalenza, suddivisi in 34 e 29, precisamente. Per quanto riguarda le rime, invece, l’ultimo verso di ogni strofa rima con uno di quelli che lo precedono.

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