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Laurea in Beni Culturali: quali sono gli sbocchi lavorativi

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REDAZIONE

Virgilio Scuola è un progetto di Italiaonline nato a settembre 2023, che ha l’obiettivo di supportare nell’apprendimento gli studenti di ogni ordine e grado scolastico: un hub dedicato non solo giovani studenti, ma anche genitori e insegnanti con più di 1.500 lezioni ed esercizi online, video di approfondimento e infografiche. Ogni lezione è pensata e realizzata da docenti esperti della propria materia che trattano tutti gli argomenti affrontati dagli studenti durante il percorso scolastico, anche quelli più ostici, con un linguaggio semplice e immediato e l'ausilio di contenuti multimediali a supporto della spiegazione testuale.

La Facoltà di Beni Culturali è una delle scelte accademiche più affascinanti per chi desidera esplorare e comprendere il vasto patrimonio artistico, archeologico, storico e culturale dell’umanità. Questo percorso formativo offre un ampio spettro di conoscenze e competenze che consentono agli studenti di valorizzare, conservare e promuovere il patrimonio culturale, uno degli asset più importanti di ogni società. Lo studio dei beni culturali permette di entrare in contatto con una varietà di discipline che spaziano dall’arte alla storia, dall’archeologia all’archivistica, creando figure professionali pronte ad affrontare le sfide della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale.

Cosa si studia a Beni Culturali

Il corso di laurea in Beni Culturali offre una formazione interdisciplinare che abbraccia diverse aree di studio, fornendo una conoscenza solida e variegata sui vari aspetti del patrimonio culturale. Il percorso è pensato per durare tre anni e include un ampio ventaglio di discipline, con un approccio che integra teoria e pratica.

Le principali materie studiate includono:

  • Storia dell’arte: uno dei pilastri del corso di studi, questa disciplina fornisce una panoramica dettagliata dell’evoluzione artistica, analizzando opere, correnti e artisti dalla preistoria fino all’epoca contemporanea. Gli studenti imparano a interpretare opere d’arte, collocandole nel loro contesto storico e culturale.
  • Archeologia: la formazione archeologica permette agli studenti di conoscere i metodi e le tecniche di scavo, nonché le principali civiltà che hanno segnato la storia dell’uomo. Viene dedicata particolare attenzione alla topografia antica, alle tecniche di datazione e alla lettura del paesaggio archeologico.
  • Museologia e museografia: queste materie riguardano lo studio della gestione dei musei e delle collezioni. Gli studenti approfondiscono i metodi di allestimento delle mostre e le tecniche espositive, imparando a valorizzare i beni culturali in un contesto museale.
  • Storia e critica del cinema: molti corsi di Beni Culturali offrono moduli dedicati al cinema e ai media audiovisivi, considerati parte integrante del patrimonio culturale moderno. Gli studenti analizzano la storia del cinema e dei suoi autori, con un occhio critico alle nuove forme di comunicazione visiva.
  • Restauro e conservazione dei beni culturali: gli studenti acquisiscono competenze sulle tecniche di restauro di opere d’arte e reperti archeologici, imparando come preservare e riparare il patrimonio culturale. Vengono trattati argomenti relativi ai materiali utilizzati nel restauro e ai principi etici che guidano questa professione.
  • Archivistica e biblioteconomia: questo campo si occupa della gestione e conservazione dei documenti storici, dai manoscritti medievali agli archivi digitali. Gli studenti imparano a classificare, catalogare e preservare documenti, acquisendo competenze utili per lavorare in biblioteche, archivi e centri di documentazione.
  • Antropologia culturale: questa disciplina consente di comprendere il patrimonio culturale immateriale, come le tradizioni, i rituali e le credenze di diverse popolazioni. Gli studenti esplorano le varie forme di cultura umana e imparano a studiare le società passate e presenti da una prospettiva antropologica.

A seconda dell’ateneo, è possibile che vengano inclusi nel piano di studi corsi opzionali legati a settori specifici del patrimonio culturale, come la paleografia, la numismatica, o la geografia del patrimonio. Spesso, il corso prevede anche attività di tirocinio presso musei, gallerie d’arte, scavi archeologici o archivi, offrendo agli studenti un’esperienza pratica che completi la formazione teorica.

Cosa fare dopo Beni Culturali

Il conseguimento di una laurea in Beni Culturali apre diverse opportunità professionali in settori legati alla tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale, ma è importante sottolineare che il percorso spesso prevede un continuo aggiornamento e la possibilità di ulteriori specializzazioni, come una laurea magistrale o corsi di formazione specifici.

Tra gli sbocchi lavorativi più comuni troviamo:

  • Conservatore di musei e gallerie: uno dei ruoli più ambiti è quello del conservatore, una figura chiave nella gestione e cura delle collezioni artistiche e storiche di musei e gallerie. Il conservatore si occupa non solo dell’allestimento delle mostre, ma anche della conservazione e valorizzazione dei beni.
  • Archeologo: gli archeologi trovano impiego in ambito accademico, museale o all’interno di aziende private che si occupano di scavi archeologici. Questa professione richiede spesso ulteriori specializzazioni, ma può essere molto gratificante per chi è appassionato di storia antica e del recupero di reperti storici.
  • Storico dell’arte: gli storici dell’arte possono lavorare in musei, case d’asta, gallerie d’arte o in enti di ricerca. Il loro compito è analizzare, catalogare e interpretare opere d’arte, contribuendo alla loro valorizzazione attraverso mostre, cataloghi e pubblicazioni.
  • Restauratore: chi si specializza nel restauro ha la possibilità di lavorare per enti pubblici o aziende private che si occupano della conservazione del patrimonio artistico. Il restauratore interviene direttamente su opere d’arte e reperti storici, applicando tecniche specifiche per preservarne l’integrità.
  • Guida turistica o esperto in comunicazione del patrimonio culturale: un altro sbocco naturale per i laureati in Beni Culturali è il settore del turismo culturale. Le guide turistiche specializzate accompagnano i visitatori alla scoperta dei principali siti artistici e archeologici, offrendo spiegazioni dettagliate su opere e monumenti. In alternativa, chi si occupa della comunicazione del patrimonio può lavorare per enti pubblici e privati, creando campagne promozionali per valorizzare il territorio e le sue risorse culturali.
  • Archivista o bibliotecario: gli archivisti e bibliotecari sono impiegati in biblioteche, archivi storici o centri di documentazione, dove si occupano della gestione e della catalogazione dei materiali. Questa professione richiede una buona preparazione in ambito documentale e spesso ulteriori corsi di specializzazione.
  • Esperto di marketing culturale: alcuni laureati si specializzano nel marketing del patrimonio culturale, contribuendo alla promozione di mostre, eventi culturali e iniziative legate all’arte e alla cultura. Questo ruolo prevede la creazione di strategie di comunicazione e l’organizzazione di eventi in grado di attrarre il pubblico.

Inoltre, la formazione in Beni Culturali può aprire le porte a carriere in organizzazioni internazionali o enti governativi che si occupano della salvaguardia del patrimonio culturale, come l’UNESCO, o all’interno di fondazioni culturali e organizzazioni non profit.

Dove studiare Beni Culturali

In Italia, il corso di laurea triennale in Beni Culturali è offerto da numerose università, ciascuna con un programma che può variare leggermente in base agli indirizzi specifici proposti. La maggior parte delle università italiane offre l’accesso a questi corsi a numero aperto, anche se alcune istituzioni prestigiose prevedono un test di autovalutazione o di orientamento per verificare le competenze iniziali degli studenti.

Tra le università italiane dove è possibile studiare Beni Culturali troviamo:

  • Università degli Studi di Bologna: l’Università di Bologna è tra le più rinomate per quanto riguarda lo studio del patrimonio culturale. Il corso di laurea in Beni Culturali qui offerto include un ampio ventaglio di materie, dalla storia dell’arte all’archeologia, fino alla gestione dei beni culturali. Il corso è a numero aperto, ma richiede un test di valutazione delle competenze iniziali.
  • Università degli Studi di Roma “La Sapienza”: anche l’Università La Sapienza di Roma offre un eccellente corso triennale in Scienze dei Beni Culturali. Grazie alla ricchezza del patrimonio storico e artistico della capitale, gli studenti hanno accesso a numerose opportunità di tirocinio e collaborazioni con musei e istituzioni culturali. Il corso è a numero aperto, con un test di valutazione consigliato.
  • Università di Firenze: Firenze, culla del Rinascimento, ospita uno dei corsi più prestigiosi in Beni Culturali, con una particolare enfasi sulla storia dell’arte e il restauro. Anche in questo caso, il corso è a numero aperto e include un test di valutazione delle competenze.
  • Università di Torino: l’Università di Torino offre un corso di laurea triennale in Beni Culturali con un’ampia gamma di materie legate all’archeologia, alla storia dell’arte e alla conservazione dei beni culturali. L’accesso è a numero aperto, con un test di autovalutazione facoltativo.
  • Università degli Studi di Napoli “Federico II”: la Federico II di Napoli propone un corso di laurea triennale in Scienze dei Beni Culturali, con una forte impronta archeologica, dato il ricco patrimonio della regione campana. Anche in questo caso, il corso è a numero aperto e gli studenti possono accedere a tirocini presso musei e siti archeologici.

La maggior parte dei corsi di laurea in Beni Culturali, pur essendo a numero aperto, prevede attività di orientamento e test di valutazione per indirizzare al meglio gli studenti verso il percorso più adatto alle loro competenze e aspirazioni.