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L'Albatros di Baudelaire: testo e analisi della poesia

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

“L’Albatros” di Charles Baudelaire, è uno dei componimenti più celebri del poeta francese e parte della sua raccolta I fiori del male (1857). Questa poesia riflette la condizione del poeta moderno, che Baudelaire vede come un essere superiore, ma anche emarginato e incompreso dalla società. Attraverso l’immagine dell’albatros, Baudelaire rappresenta il contrasto tra l’elevazione dell’artista, simbolo di bellezza e grandezza, e la sua incapacità di vivere in un mondo che lo rifiuta e lo ridicolizza.

“L’Albatros” è un testo simbolico e potente che affronta temi fondamentali del pensiero baudelariano, come l’isolamento, l’inadeguatezza e il rapporto conflittuale tra il poeta e la società.

Il testo de L’Albatros di Baudelaire

Spesso, per divertirsi, i marinai

catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari,

indolenti compagni di viaggio delle navi

in lieve corsa sugli abissi amari.

L’hanno appena posato sulla tolda

e già il re dell’azzurro, maldestro e vergognoso,

pietosamente accanto a sé strascina

come fossero remi le grandi ali bianche.

Com’è fiacco e sinistro il viaggiatore alato!

E comico e brutto, lui prima così bello!

Chi gli mette una pipa sotto il becco,

chi imita, zoppicando, lo storpio che volava!

Il Poeta è come lui, principe delle nubi

che sta con l’uragano e ride degli arcieri;

esule in terra fra gli scherni, impediscono

che cammini le sue ali di gigante.

L’analisi de L’Albatros

“L’Albatros” è una delle poesie più emblematiche di Charles Baudelaire e rappresenta una profonda riflessione sulla condizione del poeta nella società moderna. Pubblicata all’interno della raccolta I fiori del male, questa poesia introduce il tema della disconnessione tra l’artista e il mondo reale, un elemento centrale nella poetica baudelairiana.

La poesia è strutturata in quattro quartine di versi alessandrini, una forma metrica tipica della poesia francese classica, ma Baudelaire usa questa struttura in modo innovativo per costruire un contrasto tra l’elevazione spirituale e la decadenza materiale. I primi tre versi descrivono l’albatros, un uccello maestoso che solca il cielo con eleganza, mentre l’ultima quartina stabilisce una connessione tra l’albatros e il poeta, facendo emergere il significato profondo del testo.

Nella prima strofa, Baudelaire descrive gli uomini d’equipaggio che catturano gli albatri durante i loro viaggi in mare. L’albatros, tradizionalmente simbolo di libertà e bellezza, viene ritratto in tutta la sua grandezza quando vola libero sopra gli abissi. Tuttavia, quando viene catturato e posto sul ponte della nave, l’albatros perde la sua grazia e diventa goffo e ridicolo. Questo passaggio descrive in modo metaforico la condizione dell’artista, che nella dimensione spirituale dell’arte è capace di grandi altezze, ma nella vita quotidiana si trova incompreso e ridicolizzato dalla società.

Nella seconda e terza strofa, Baudelaire descrive l’immagine dell’albatros a terra: un tempo sovrano del cielo, ora è impacciato, incapace di muoversi con le sue ali che, da simbolo di grandezza, diventano un peso. L’uccello viene deriso e maltrattato dai marinai, che trovano divertente la sua goffaggine a terra. Qui emerge un’immagine di decadenza e umiliazione, che rappresenta l’artista esiliato dal mondo che non capisce la sua grandezza.

La quarta strofa chiarisce il messaggio della poesia: l’albatros è una metafora del poeta, descritto come un “principe dei nembi”, un essere capace di elevarsi oltre la realtà terrena, ma che, una volta “esiliato a terra”, diventa vulnerabile agli attacchi e agli scherni della gente comune. L’ultimo verso della poesia, “Le sue ali di gigante gli impediscono di camminare”, è particolarmente significativo: le stesse ali che permettono al poeta di volare alto, ovvero la sua ispirazione artistica e la sua sensibilità, diventano un ostacolo nella vita quotidiana.

Baudelaire dipinge così il conflitto esistenziale del poeta: l’artista è un essere superiore, dotato di una visione più profonda della realtà, ma la sua diversità lo condanna all’incomprensione e all’isolamento. Questa condizione di alienazione e di esilio è uno dei temi ricorrenti nella poetica di Baudelaire, e ne L’Albatros viene espressa con grande forza e semplicità.

Le figure retoriche e il simbolismo ne L’Albatros

La poesia “L’Albatros” di Baudelaire è ricca di figure retoriche e di simbolismi, che contribuiscono a darle una profondità unica e a rendere il suo messaggio ancora più incisivo. Baudelaire utilizza questi strumenti per creare un legame tra la condizione dell’albatros e quella del poeta, rendendo il componimento un esempio perfetto della sua poetica.

La figura retorica più evidente nella poesia è la metafora che lega l’albatros al poeta. Nell’ultima strofa, Baudelaire esplicita questa connessione descrivendo il poeta come un “principe dei nembi”, una figura che, come l’albatros, vive in una dimensione superiore, ma che, una volta a terra, diventa vulnerabile e ridicolo. L’albatros simboleggia il poeta moderno, che è elevato nella sua capacità artistica, ma incapace di adattarsi alle esigenze della società.

Un’altra figura retorica chiave è l’antitesi tra il volo maestoso dell’albatros e la sua goffaggine a terra. Questa contrapposizione serve a evidenziare il contrasto tra il mondo dell’arte e quello della vita quotidiana. Nel cielo, l’albatros è un re dell’azzurro, un simbolo di libertà e potenza, ma a terra diventa un essere maldestro, incapace di muoversi, deriso dai marinai. Questa antitesi sottolinea la dualità della condizione del poeta, che oscilla tra l’elevazione spirituale e l’impossibilità di vivere serenamente nel mondo reale.

Baudelaire utilizza anche il simbolismo per arricchire il significato della poesia. L’albatros, che nella tradizione romantica era già simbolo di libertà e vastità, assume qui un significato più complesso. Rappresenta l’artista o il poeta, che può elevarsi al di sopra del mondo ordinario grazie alla sua ispirazione e al suo genio creativo, ma che, una volta immerso nella realtà terrena, diventa inetto e incapace di funzionare secondo le regole della società.

Anche la nave su cui si svolge la scena ha un forte valore simbolico: essa rappresenta la società, che non comprende e anzi deride la diversità dell’artista. I marinai, che maltrattano e ridicolizzano l’albatros, sono il simbolo delle persone comuni, incapaci di apprezzare la grandezza del poeta e di comprendere il suo isolamento e la sua diversità.

Ne L’Albatros, Baudelaire usa anche l’allegoria per rappresentare la condizione del poeta. L’albatros diventa l’incarnazione dell’artista alienato, un essere nobile e straordinario che, però, è condannato a soffrire sulla terra. Questa allegoria esprime l’idea che l’artista non possa mai trovare il suo posto nel mondo ordinario, poiché le sue capacità superiori lo rendono inadatto alla vita quotidiana.

L’uso dell’enjambement è particolarmente evidente nella poesia e contribuisce a mantenere un ritmo fluido e continuo. Baudelaire utilizza questa tecnica per enfatizzare il contrasto tra le immagini poetiche e per legare insieme i vari aspetti della condizione del poeta. Gli enjambement creano una tensione tra il flusso della poesia e la sua struttura formale, riflettendo il conflitto tra l’elevazione del poeta e la sua caduta nella realtà.

Infine, si può notare l’uso dell’ipallage, una figura retorica che consiste nell’attribuire a un termine una qualità che, in realtà, appartiene a un altro termine della stessa frase. Un esempio ne L’Albatros è “miseramente le grandi ali bianche”, dove “miseramente” potrebbe essere riferito più al corpo dell’albatros che non alle ali stesse. Questa figura enfatizza ulteriormente il contrasto tra l’elevatezza dell’albatros e la sua condizione di degrado a terra.