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La commedia umana: trama e riassunto dell'opera di Balzac

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

La Commedia umana di Honoré de Balzac è una delle opere letterarie più monumentali mai concepite. Questa straordinaria raccolta di romanzi e racconti, scritta tra il 1829 e il 1850, rappresenta il tentativo di Balzac di creare un affresco completo della società francese del XIX secolo, con particolare attenzione alle dinamiche sociali, economiche e politiche. Balzac aveva l’ambizione di esplorare ogni aspetto della vita quotidiana dei suoi contemporanei, riflettendo i cambiamenti in atto nella Francia post-napoleonica, con un’attenzione particolare alle classi sociali emergenti, come la borghesia e l’aristocrazia decadente.

Con oltre 90 opere tra romanzi, novelle e saggi, La Commedia umana offre uno sguardo incredibilmente dettagliato sulla natura umana e sui rapporti di potere, denaro e amore. Questa serie di opere permette ai lettori di entrare in contatto con una vasta gamma di personaggi e situazioni, fornendo un ritratto crudo e realistico della società. Balzac affronta una moltitudine di temi, dalla lotta per il potere sociale e l’avidità economica, ai drammi personali e ai dilemmi morali, costruendo un’opera che ha influenzato profondamente la letteratura realista e moderna.

La serie di romanzi de La Commedia umana

"La Commedia umana" è la raccolta più ambiziosa e imponente nella produzione di Honoré de Balzac. Questo progetto, che abbraccia un arco di vent’anni, rappresenta una vera e propria enciclopedia sociale e umana, in cui Balzac ha cercato di rappresentare tutte le classi sociali e le loro interazioni in una Francia in piena trasformazione. La raccolta prende il nome dall’omonima opera di Dante, la Divina Commedia, ma in chiave realista: se Dante descriveva i mondi ultraterreni dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, Balzac si propone di descrivere con la stessa precisione e complessità il mondo terreno, popolato da personaggi in carne e ossa che lottano per la sopravvivenza, il potere e la ricchezza.

La struttura de La Commedia umana è suddivisa in tre grandi sezioni, ognuna delle quali affronta un aspetto diverso della società:

  • Studi di costume: questa è la sezione più ampia e comprende opere che descrivono la vita quotidiana dei francesi, con particolare attenzione alla borghesia e alla nobiltà. Balzac analizza con acume i comportamenti, le aspirazioni e le ipocrisie della società del suo tempo. Alcune delle opere più note in questa sezione includono "Papà Goriot", "Eugenia Grandet" e "Illusioni perdute".
  • Studi filosofici: in questa sezione, Balzac esplora temi più astratti e metafisici, come la condizione umana, il destino e la morale. Le opere qui incluse trattano spesso di questioni esistenziali e riflettono sulla natura del potere e sulla corruzione dell’animo umano. Tra gli studi filosofici, spicca il romanzo "La pelle di zigrino".
  • Studi analitici: questa terza sezione si concentra sull’analisi psicologica dei personaggi e delle dinamiche interne che li spingono ad agire. Balzac mette in evidenza le loro motivazioni profonde, i desideri e le ambizioni che li muovono, offrendo uno studio complesso della psicologia umana.

L’ambizione di Balzac con La Commedia umana era di creare una visione completa della società, e lo fece intrecciando le vite dei suoi personaggi in diversi romanzi. Questo approccio innovativo permette a molti personaggi di apparire in più di un’opera, creando una rete di interconnessioni che conferisce un forte senso di realismo e continuità. Tra questi personaggi ricorrenti ci sono figure come Eugène de Rastignac, Vautrin e Lucien de Rubempré, che attraversano diverse fasi della vita e delle classi sociali, permettendo al lettore di vedere la loro evoluzione nel tempo.

Le ambientazioni della Commedia umana

Le opere de "La Commedia umana" sono ambientate principalmente in Francia, e in particolare a Parigi, che è il centro della vita politica, sociale ed economica del paese. Parigi, per Balzac, rappresenta il cuore pulsante della modernità, un luogo di opportunità ma anche di decadenza, dove l’ambizione e il denaro corrompono i legami umani e alimentano i conflitti tra le classi sociali. Balzac descrive con grande dettaglio i vari quartieri della città, dal fasto dei salotti aristocratici alla miseria delle pensioni per studenti e dei sobborghi più poveri. Parigi è il simbolo del potere e della mobilità sociale, ma anche della solitudine e della disperazione.

Un esempio emblematico dell’ambientazione parigina è la Maison Vauquer, la pensione in cui si svolge gran parte del romanzo Papà Goriot. Questo luogo diventa un microcosmo della società parigina, popolato da personaggi provenienti da diverse classi sociali, che lottano per affermarsi o sopravvivere. La pensione è un luogo di decadenza, che riflette la caduta sociale di Goriot e l’ambizione senza scrupoli di Eugène de Rastignac. Allo stesso tempo, Parigi è anche il luogo dove Rastignac scopre le dinamiche del potere e del denaro, e dove Vautrin, un criminale in fuga, sfrutta la sua astuzia per manipolare le vite degli altri.

Oltre a Parigi, molte opere de La Commedia umana sono ambientate in provincia, dove Balzac esplora il contrasto tra la vita rurale e quella cittadina. In romanzi come "Eugenia Grandet", la provincia è rappresentata come un luogo stagnante, dominato da rigide convenzioni sociali e da un’ossessione per il denaro e la reputazione. Saumur, la cittadina dove si svolge Eugenia Grandet, è un ambiente chiuso, conservatore, in cui l’ascesa sociale e il cambiamento sono visti con sospetto. Balzac descrive con grande realismo le dinamiche sociali della provincia, mostrando come anche lì il denaro domini le relazioni umane e familiari.

Un altro esempio importante è il romanzo "Illusioni perdute", ambientato sia nella provincia francese che a Parigi. In quest’opera, Balzac racconta la storia di Lucien de Rubempré, un giovane poeta che lascia la sua città natale per cercare fortuna a Parigi. La contrapposizione tra la vita provinciale, fatta di conformismo e limitatezza mentale, e quella parigina, segnata da ambizione e corruzione, diventa il tema centrale del romanzo.

Le ambientazioni de La Commedia umana non sono solo sfondi per le vicende dei personaggi, ma giocano un ruolo attivo nello sviluppo della trama. Parigi e la provincia diventano simboli delle diverse forze che muovono la società francese, dalle ambizioni personali all’oppressione sociale, offrendo un quadro complesso e dettagliato della Francia del XIX secolo.

I personaggi della Commedia umana

Uno degli aspetti più innovativi e affascinanti de "La Commedia umana" è l’uso dei personaggi ricorrenti, che appaiono in più di un romanzo, creando un senso di continuità e coerenza narrativa. Questa tecnica permette a Balzac di approfondire la psicologia dei suoi personaggi, seguendoli attraverso diverse fasi della loro vita e mostrando l’evoluzione delle loro ambizioni e dei loro rapporti sociali.

  • Eugène de Rastignac: uno dei personaggi più importanti de La Commedia umana, Rastignac è il protagonista di "Papà Goriot", ma appare anche in molti altri romanzi della serie, tra cui "Illusioni perdute". Rastignac è un giovane ambizioso proveniente da una famiglia di provincia, che arriva a Parigi con il sogno di farsi strada nella società. Attraverso le sue esperienze nella capitale, Rastignac scopre la spietatezza e la corruzione del mondo parigino, e il suo personaggio incarna il tema centrale della lotta per il potere sociale. Inizialmente ingenuo e idealista, Rastignac diventa sempre più consapevole delle dinamiche del potere e impara a sfruttare le sue relazioni per salire nella gerarchia sociale.
  • Vautrin: uno dei personaggi più enigmatici e affascinanti della serie, Vautrin è un ex criminale che vive sotto falsa identità. La sua prima apparizione avviene in Papà Goriot, dove tenta di corrompere Rastignac, offrendogli un modo rapido per arricchirsi attraverso il crimine. Vautrin è un personaggio carismatico e manipolatore, che rappresenta il lato oscuro della società parigina. Ritorna in diversi altri romanzi, tra cui "Illusioni perdute", dove continua a esercitare la sua influenza su coloro che cerca di controllare. Vautrin incarna il tema della ribellione contro l’ordine sociale, ma anche la tentazione del potere e della ricchezza ottenuti con mezzi illegali.
  • Lucien de Rubempré: protagonista di "Illusioni perdute", Lucien è un giovane poeta ambizioso che lascia la sua provincia per cercare fortuna a Parigi. Tuttavia, il suo percorso è segnato da una serie di fallimenti e compromessi morali, che lo portano alla rovina. Lucien è un personaggio tragico, simbolo delle illusioni e delle speranze infrante che caratterizzano la vita degli artisti e degli intellettuali nella società parigina. La sua storia rappresenta il contrasto tra l’idealismo giovanile e la corruzione della grande città.
  • Félix Grandet: padre di Eugenia, Félix Grandet è l’incarnazione dell’avidità e dell’ossessione per il denaro. In "Eugenia Grandet", è descritto come un uomo che ha sacrificato ogni legame affettivo in nome dell’accumulazione della ricchezza. Grandet rappresenta la tirannia del denaro e la sua capacità di distruggere le relazioni umane e familiari. Il personaggio di Grandet è emblematico della critica sociale di Balzac nei confronti della borghesia provinciale, ossessionata dal denaro e incapace di provare empatia o affetto.