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Il ritratto di Dorian Gray: trama e analisi del libro

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

Il ritratto di Dorian Gray (The Picture of Dorian Gray) è l’unico romanzo scritto da Oscar Wilde, pubblicato per la prima volta nel 1890 in una versione più breve e poi ampliato nel 1891. Considerato un capolavoro della letteratura gotica e decadente, il romanzo esplora temi profondi come l’edonismo, la corruzione morale e il narcisismo.

La storia ruota attorno alla figura di Dorian Gray, un giovane dalla bellezza straordinaria che, grazie a un desiderio espresso davanti al suo ritratto, riesce a mantenere intatta la sua giovinezza mentre il quadro invecchia e si deteriora al posto suo. L’opera affronta in modo complesso il rapporto tra bellezza esteriore e degrado interiore, tra apparenza e sostanza, offrendo una critica alla società vittoriana e alle sue ossessioni per l’estetica e il piacere.

Trama e riassunto de Il ritratto di Dorian Gray

La storia si apre con il pittore Basil Hallward, un artista che rimane affascinato dalla straordinaria bellezza di Dorian Gray, un giovane uomo che incarna la perfezione estetica. Basil, ispirato dalla bellezza di Dorian, dipinge il suo ritratto, un’opera d’arte che cattura la giovinezza e l’aspetto immacolato del giovane. Durante una visita nello studio di Basil, Dorian incontra Lord Henry Wotton, un uomo cinico e affascinante che introduce Dorian a una filosofia di vita edonistica, secondo la quale il piacere e la bellezza sono gli unici valori degni di essere perseguiti.

Influenzato dalle parole di Lord Henry, Dorian inizia a desiderare di poter mantenere la sua bellezza per sempre, mentre il ritratto dovrebbe invecchiare al posto suo. Questo desiderio, espresso davanti al quadro, si avvera misteriosamente: mentre Dorian rimane giovane e bello, il ritratto inizia a mostrare i segni del tempo e delle azioni immorali del protagonista. Da quel momento in poi, Dorian vive una vita all’insegna dell’edonismo sfrenato, senza preoccuparsi delle conseguenze morali delle sue azioni.

Dorian si immerge in una spirale di depravazione e crudeltà. Uno degli episodi centrali del romanzo è la sua relazione con Sibyl Vane, una giovane attrice di cui Dorian si innamora per la sua bellezza e il suo talento. Tuttavia, quando Sibyl, sopraffatta dall’amore per Dorian, perde il suo talento recitativo, Dorian la respinge brutalmente. Distrutta dal dolore, Sibyl si suicida. Questo evento segna l’inizio del vero declino morale di Dorian, ma egli non mostra alcun rimorso: il ritratto riflette tutto il peso della sua corruzione, mentre il suo aspetto esteriore rimane intatto.

Man mano che gli anni passano, il ritratto diventa sempre più mostruoso, mostrando le conseguenze delle scelte di Dorian. Alla fine, sopraffatto dal peso delle sue azioni e dal terrore di ciò che è diventato, Dorian tenta di distruggere il quadro, pugnalando la tela. In quel momento, però, avviene una tragica inversione: il ritratto torna a rappresentare il giovane e bel Dorian di un tempo, mentre il vero Dorian Gray viene trovato morto, invecchiato e corrotto accanto al quadro intatto.

I personaggi principali de Il ritratto di Dorian Gray

Nel romanzo, Wilde crea una serie di personaggi emblematici ognuno dei quali rappresenta aspetti diversi del tema centrale della bellezza e della moralità. I personaggi principali sono Dorian Gray, Lord Henry Wotton e Basil Hallward.

Dorian Gray

Dorian Gray è il protagonista del romanzo e incarna il tema dell’edonismo e del narcisismo. È un giovane uomo dotato di una bellezza straordinaria, che viene rapidamente corrotto dalle idee di Lord Henry. Dorian diventa ossessionato dalla sua giovinezza e bellezza, al punto da desiderare che il suo ritratto invecchi al posto suo, permettendogli di godere dei piaceri della vita senza alcuna conseguenza visibile sul suo corpo. Tuttavia, con il passare del tempo, Dorian si rende conto che il suo aspetto esteriore non riflette più il suo vero io, e che la sua anima si è deteriorata al punto da essere irriconoscibile. Dorian è un personaggio tragico, che rappresenta la decadenza morale e l’ineluttabilità del degrado interiore.

Lord Henry Wotton

Lord Henry Wotton è l’artefice della corruzione di Dorian Gray. Con il suo cinismo e il suo fascino intellettuale, Henry introduce Dorian all’idea che la bellezza e il piacere siano gli unici valori che contano nella vita. Egli è un personaggio manipolatore, che gode nel vedere Dorian abbracciare l’edonismo e le sue conseguenze. Nonostante Henry sembri mantenere un certo distacco emotivo dalle sue stesse parole, è chiaro che egli rappresenta la voce dell’immoralità e della superficialità. Lord Henry incarna il pensiero estetico che Wilde stesso esplorava, ma il suo personaggio mostra anche i pericoli di una vita vissuta senza considerazione per la morale e le responsabilità.

Basil Hallward

Basil Hallward è il pittore che dipinge il ritratto di Dorian Gray ed è anche l’unico personaggio che rappresenta una voce di moralità nel romanzo. Basil è profondamente innamorato della bellezza di Dorian, e la sua arte è ispirata dall’idealizzazione del giovane. Tuttavia, Basil è anche consapevole della pericolosità dell’influenza di Lord Henry su Dorian e cerca, senza successo, di proteggere il giovane dalla corruzione. La morte di Basil, per mano di Dorian, segna un punto di non ritorno per il protagonista, evidenziando il completo trionfo del degrado morale.

Il ritratto di Dorian Gray: analisi del libro

Il romanzo Il ritratto di Dorian Gray è molto più di una semplice storia gotica; è una riflessione profonda su temi filosofici e morali che riguardano la natura umana, l’edonismo e l’estetismo. Al centro del romanzo vi è la tensione tra apparenza e sostanza, tra il desiderio di bellezza eterna e l’inevitabile corruzione dell’anima.

Uno dei temi più importanti del romanzo è il narcisismo. Dorian diventa ossessionato dalla propria immagine e dalla propria bellezza, al punto da sacrificare ogni valore morale pur di mantenerla intatta. La sua decisione di fare in modo che il ritratto invecchi al posto suo rappresenta una forma estrema di autoidolatria, in cui la bellezza esteriore diventa più importante della virtù interiore.

Il ritratto stesso è un simbolo potente all’interno del romanzo. Esso funge da specchio dell’anima di Dorian, riflettendo il suo degrado morale e la sua crescente corruzione. Con il passare del tempo, mentre Dorian vive una vita di piacere e peccato, il quadro diventa sempre più mostruoso, fino a diventare l’immagine di un uomo devastato dalla malvagità. Il ritratto diventa quindi un memento mori, un ricordo costante della mortalità e della transitorietà della bellezza.

Wilde utilizza il personaggio di Lord Henry per esprimere una visione edonistica della vita. Henry crede che l’unico scopo della vita sia il piacere, e che la bellezza e la giovinezza siano le uniche cose che contano. Tuttavia, il romanzo stesso mette in discussione questa visione, mostrando come la ricerca incessante del piacere porti alla distruzione. Mentre Dorian inizia la sua esistenza con un’apparente invincibilità, la sua discesa nella corruzione e nella follia dimostra che il prezzo della bellezza eterna è la perdita dell’umanità.

Un altro tema cruciale del romanzo è la critica della società vittoriana. Wilde utilizza Dorian per smascherare l’ipocrisia della sua epoca, in cui l’apparenza era spesso più importante della sostanza. La società londinese che circonda Dorian è attratta dalla sua bellezza, ignorando i segni del suo degrado morale, fino a quando alla fine, il vero Dorian emerge in tutta la sua brutalità. Wilde critica il modo in cui la società vittoriana era ossessionata dalle convenzioni e dall’immagine esteriore, mentre trascurava i valori profondi e l’integrità morale. L’apparente innocenza e bellezza di Dorian nascondono una vita di vizi e peccati, dimostrando come la società possa essere facilmente ingannata dalle apparenze.

L’evoluzione del personaggio di Dorian è quindi il simbolo di una decadenza più ampia: quella di una società che promuove l’estetismo senza considerare il costo morale. Attraverso il destino tragico di Dorian, Wilde ci avverte che una vita votata esclusivamente al piacere e all’autoindulgenza porta inevitabilmente alla disfatta.

La sindrome di Dorian Gray: cos’è

La cosiddetta sindrome di Dorian Gray è un termine che deriva direttamente dall’opera di Oscar Wilde e si riferisce a una condizione psicologica caratterizzata da un’ossessione patologica per la propria giovinezza e bellezza. Le persone che soffrono di questa sindrome tendono a rifiutare l’idea di invecchiare e a fare tutto il possibile per mantenere un aspetto giovane, spesso ricorrendo a trattamenti cosmetici, chirurgia plastica e altre pratiche estreme per rallentare gli effetti del tempo.

Questa sindrome, che prende il nome dal protagonista de Il ritratto di Dorian Gray, si manifesta con una fobia dell’invecchiamento e con una tendenza a identificare la propria autostima con l’aspetto fisico. Chi ne soffre spesso cerca di negare i segni visibili dell’età, come rughe o capelli grigi, e può sviluppare una dipendenza da trattamenti estetici.

I sintomi della sindrome di Dorian Gray includono una costante preoccupazione per l’apparenza fisica, il rifiuto dei cambiamenti naturali del corpo e, in alcuni casi, un distacco dalla realtà, in cui il soggetto non accetta l’inevitabilità del tempo. In certi casi estremi, questa condizione può portare a una vera e propria ossessione, con comportamenti auto-distruttivi simili a quelli di Dorian Gray nel romanzo, dove il personaggio sceglie una vita edonistica piuttosto che accettare il naturale processo di invecchiamento.

Come nel caso del personaggio di Wilde, questa sindrome rappresenta una forma di narcisismo patologico, in cui la bellezza esteriore diventa l’unica misura del valore di sé. L’incapacità di accettare il passare del tempo può portare a conseguenze psicologiche negative, tra cui ansia, depressione e un costante stato di insoddisfazione.

La sindrome di Dorian Gray è quindi un riflesso moderno delle tematiche affrontate nel romanzo di Wilde. In un mondo che spesso privilegia l’apparenza fisica e glorifica la giovinezza, le preoccupazioni legate all’invecchiamento sono diventate sempre più comuni, facendo sì che il mito di Dorian Gray sia più attuale che mai.