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Il giocatore: trama e riassunto dell'opera

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

Fëdor Dostoevskij è uno degli autori più celebrati della letteratura russa e mondiale, noto per la sua straordinaria capacità di esplorare le profondità psicologiche e morali dell’animo umano. Il giocatore, pubblicato nel 1866, è un’opera che affronta temi cruciali nella produzione di Dostoevskij, come la dipendenza, l’ossessione e l’autodistruzione.

Scritto in un periodo di forte crisi personale e finanziaria per lo scrittore, Il giocatore trae ispirazione anche dalla sua esperienza diretta con il gioco d’azzardo e si inserisce nel filone dei suoi romanzi psicologici, nei quali viene analizzata la condizione umana in situazioni estreme. Il romanzo esplora come l’irrazionalità e l’impulso possano dominare l’individuo, portandolo a perdere ogni controllo e spingendolo verso la rovina.

Il giocatore: trama e riassunto

Il romanzo si svolge in una località termale immaginaria chiamata Roulettenburg, in Germania, dove si ritrovano vari personaggi appartenenti all’aristocrazia e alla borghesia russa ed europea. Il protagonista è Aleksej Ivànovic, un giovane precettore al servizio di un generale russo che è innamorato di Polina Aleksàndrovna, la figliastra del generale. Aleksej è perdutamente innamorato di Polina e sembra disposto a fare qualsiasi cosa per ottenere la sua attenzione e il suo amore.

Il generale, ormai decaduto finanziariamente, vive nell’attesa dell’arrivo di un’eredità da parte di una vecchia zia, Antonida Vasil’evna, conosciuta come “nonna”, che dovrebbe permettergli di risolvere i suoi debiti e di sposare la giovane Mademoiselle Blanche, una donna che sembra interessata più alla sua fortuna che al generale stesso.

La situazione cambia quando la “nonna”, contrariamente alle aspettative di tutti, arriva a Roulettenburg e si getta anch’essa nel mondo del gioco d’azzardo, perdendo rapidamente gran parte della sua fortuna alla roulette. A questo punto, Aleksej inizia a frequentare il casinò, spinto anche dal desiderio di impressionare Polina. La sua iniziale vittoria al gioco lo fa precipitare in una spirale di dipendenza che lo porta a sperare di ottenere una fortuna improvvisa per conquistare finalmente l’amore di Polina.

Nel corso della storia, Aleksej vive un crescendo di tensioni e crisi emotive, man mano che la sua ossessione per il gioco aumenta. Polina, nel frattempo, sembra manipolare Aleksej per i suoi fini, senza però dimostrare un vero interesse romantico nei suoi confronti. La narrazione diventa sempre più tesa e drammatica, mentre Aleksej perde progressivamente il controllo della sua vita e delle sue azioni, finendo per essere completamente dominato dall’ossessione per il gioco e dalla dipendenza emotiva da Polina.

Alla fine del romanzo, Aleksej è completamente distrutto dal punto di vista finanziario ed emotivo, e la sua relazione con Polina non trova una risoluzione positiva. Il romanzo si conclude con Aleksej che continua a giocare, incapace di liberarsi dalla spirale di autodistruzione in cui si è cacciato.

Analisi e commento di Il giocatore

Il giocatore è un romanzo breve, ma intensamente complesso, che affronta uno dei temi centrali nella produzione di Dostoevskij: l’ossessione e la perdita di controllo che derivano dalla dipendenza. La roulette, simbolo del caso e dell’incertezza, diventa una metafora potente della condizione umana in balia delle forze irrazionali e distruttive. Aleksej è un personaggio che si muove costantemente tra il desiderio di affermazione personale e la completa abdicazione alla sorte, incarnando così il conflitto tra ragione e impulso.

Il gioco d’azzardo rappresenta, per Aleksej, una via di fuga dalla sua condizione sociale subordinata e dalla sua frustrazione amorosa. Tuttavia, più cerca di controllare il caso, più ne diventa vittima, in una spirale che rispecchia la lotta di Dostoevskij stesso con la dipendenza dal gioco. Il gioco d’azzardo, nel romanzo, diventa quindi una allegoria dell’impotenza umana di fronte al destino, e dell’illusione che l’uomo possa piegare le forze del caso e del caos a proprio vantaggio.

Un altro tema fondamentale è la relazione tra denaro e potere. I personaggi di Il giocatore sono tutti, in un modo o nell’altro, intrappolati in una lotta per il denaro: il generale spera nell’eredità per salvare la sua posizione sociale e per conquistare Mademoiselle Blanche; Polina sembra desiderosa di denaro per ottenere l’indipendenza; e Aleksej vede nel denaro una via per conquistare Polina. Tuttavia, nessuno dei personaggi riesce a raggiungere i propri obiettivi attraverso il denaro: esso si rivela una forza distruttiva, che spinge tutti verso il fallimento e l’insoddisfazione.

Un aspetto centrale del romanzo è anche la figura di Polina, che incarna la complessità e l’ambiguità del desiderio. Polina è allo stesso tempo oggetto di venerazione per Aleksej e manipolatrice, e rappresenta il tipo di amore non corrisposto e tossico che tormenta il protagonista. L’amore di Aleksej per Polina è anch’esso una sorta di dipendenza, non meno pericolosa del gioco d’azzardo. La sua incapacità di comprendere i veri sentimenti di Polina lo condanna a una costante insicurezza e frustrazione, spingendolo sempre più verso l’autodistruzione.

Il rapporto tra Aleksej e Polina riflette anche la dinamica del potere e della sottomissione: Aleksej si sente impotente di fronte alla volontà di Polina, e questa impotenza si riproduce anche nel suo rapporto con il gioco. In entrambi i casi, è attratto da forze che non riesce a controllare, e che finiscono per dominarlo.

Dostoevskij usa Il giocatore per esplorare le profondità della psicologia umana, in particolare il rapporto tra libertà e schiavitù. Aleksej, come molti dei personaggi di Dostoevskij, è un uomo in lotta con se stesso, incapace di liberarsi dai propri impulsi distruttivi. Il gioco, con le sue regole e la sua imprevedibilità, diventa una prigione volontaria in cui Aleksej si rinchiude, illudendosi di poter ottenere il controllo della propria vita.

Infine, Il giocatore può essere visto come una riflessione sulla fragilità umana e sulla ricerca di significato in un mondo dominato dal caso. Aleksej non riesce a trovare un senso alla propria esistenza né attraverso l’amore né attraverso il gioco, e il romanzo si conclude con un senso di vuoto e disperazione. Dostoevskij ci mostra un uomo che, nel tentativo di sfuggire alla mediocrità della vita quotidiana, si perde in un gioco che non può vincere.