Salta al contenuto

La civiltà micenea: storia e riassunto dei micenei

Andrea Bosio

Andrea Bosio

INSEGNANTE DI FILOSOFIA E STORIA

Nato a Genova, è cresciuto a Savona. Si è laureato in Scienze storiche presso l’Università di Genova, occupandosi di storia della comunicazione scientifica e di storia della Chiesa. È dottorando presso la Facoltà valdese di teologia. Per Effatà editrice, ha pubblicato il volume Giovani Minzoni terra incognita.

La civiltà micenea rappresenta una delle culture più affascinanti e influenti dell’età del bronzo nella Grecia antica. Fiorita tra il XVII e il XII secolo a.C., questa civiltà ha lasciato un’impronta indelebile nella storia attraverso la sua architettura monumentale, la complessa organizzazione sociale e politica, e l’adozione di un sistema di scrittura avanzato. Esplorare le origini dei Micenei, la loro espansione territoriale, le caratteristiche della loro scrittura e la struttura della loro società offre una comprensione profonda di come questa cultura abbia contribuito allo sviluppo della civiltà occidentale.

I Micenei: le origini

I Micenei erano un popolo di origine indoeuropea che si stabilì nella Grecia continentale durante il periodo elladico medio, intorno al 2000 a.C. Il loro nome deriva da Micene, una delle città più importanti e potenti della regione dell’Argolide, nel Peloponneso. Oltre a Micene, altri centri significativi includevano Tirinto, Pilo, Tebe e Atene. Queste città-stato erano caratterizzate da imponenti palazzi fortificati, che fungevano da centri amministrativi, religiosi ed economici.

La civiltà micenea si sviluppò in un contesto di interazione e, in alcuni casi, di conflitto con la precedente civiltà minoica di Creta. I contatti tra Micenei e Minoici portarono a un significativo scambio culturale, evidente nell’adozione di elementi artistici, tecnologici e religiosi. Tuttavia, a differenza dei Minoici, i Micenei erano una società fortemente militarizzata, come testimoniano le loro possenti fortificazioni e le numerose armi ritrovate nei siti archeologici.

La posizione geografica dei centri micenei, spesso situati su alture strategiche vicino al mare, facilitava sia la difesa sia i contatti commerciali con altre culture del Mediterraneo. Questa combinazione di influenze interne ed esterne contribuì alla formazione di una civiltà complessa e dinamica, che avrebbe lasciato un’impronta duratura nella storia dell’antica Grecia.

La politica espansionistica dei Micenei

I Micenei erano noti per la loro natura espansionistica e militarista. A partire dal XV secolo a.C., intrapresero una serie di campagne militari e spedizioni che li portarono a estendere la loro influenza su gran parte del Mar Egeo e oltre. Conquistarono l’isola di Creta, subentrando ai Minoici come potenza dominante nella regione, e stabilirono insediamenti e avamposti in diverse isole dell’Egeo, tra cui Rodi e le Cicladi. Inoltre, fondarono colonie sulle coste dell’Asia Minore, rafforzando la loro presenza nel Mediterraneo orientale.

La loro espansione non si limitò alle conquiste militari. I Micenei svilupparono una vasta rete commerciale che si estendeva fino all’Italia meridionale, all’Egitto e alle coste del Levant. Attraverso queste rotte commerciali, scambiavano beni come ceramiche, metalli preziosi e prodotti agricoli, contribuendo alla prosperità economica delle loro città-stato.

La politica espansionistica dei Micenei culminò, secondo la tradizione omerica, nella leggendaria Guerra di Troia. Sebbene le evidenze storiche di questo conflitto siano ancora oggetto di dibattito, è plausibile che i Micenei abbiano intrapreso campagne militari contro città-stato dell’Asia Minore per controllare le rotte commerciali e consolidare la loro supremazia nella regione.

Tuttavia, intorno al 1200 a.C., la civiltà micenea iniziò a declinare. Le cause di questo declino sono ancora oggetto di studio, ma è probabile che una combinazione di fattori, tra cui invasioni da parte di popolazioni esterne, instabilità interna e disastri naturali, abbia contribuito al crollo dei loro centri palaziali e alla fine della loro egemonia nel Mediterraneo.

La scrittura dei Micenei

Una delle eredità più significative dei Micenei è l’introduzione di un sistema di scrittura noto come Lineare B. Questo sistema, decifrato negli anni ’50 del XX secolo da Michael Ventris e John Chadwick, rappresenta la forma più antica conosciuta di greco scritto. La Lineare B derivava dalla precedente Lineare A dei Minoici, ma fu adattata dai Micenei per trascrivere la loro lingua.

La Lineare B era composta da circa 90 segni sillabici, oltre a ideogrammi che rappresentavano oggetti, persone o quantità. Questo sistema di scrittura veniva utilizzato principalmente per scopi amministrativi e contabili. Le tavolette di argilla ritrovate nei palazzi micenei, come quelli di Pilo, Micene e Cnosso, contengono registrazioni dettagliate di beni, tributi, razioni alimentari e altre transazioni economiche. Queste tavolette erano spesso conservate in archivi palaziali e, grazie alla cottura accidentale dovuta a incendi, molte di esse sono giunte fino a noi.

È importante sottolineare che la scrittura in Lineare B non veniva utilizzata per scopi letterari o narrativi. Non sono stati trovati testi poetici, storici o mitologici in questo sistema di scrittura, il che suggerisce che la cultura micenea fosse prevalentemente orale per quanto riguarda la trasmissione di storie e tradizioni. La scoperta e la decifrazione della Lineare B hanno fornito agli studiosi una mole inestimabile di informazioni sulla vita quotidiana, l’economia e l’organizzazione politica dei Micenei, offrendo uno sguardo unico su una civiltà di cui si conosce poco al di fuori delle fonti archeologiche.

L’organizzazione sociale e politica dei Micenei

L’organizzazione sociale e politica dei Micenei era strettamente legata alla struttura dei loro palazzi, che fungevano da centri amministrativi, economici e religiosi. Questa organizzazione gerarchica si basava su un sistema complesso, con il potere concentrato nelle mani di un’élite dominante.

La struttura politica

Al vertice della società micenea si trovava il wanax, il re, che era sia una figura politica che religiosa. Il wanax deteneva il controllo assoluto sul palazzo e sui territori circostanti, fungendo da amministratore supremo e da intermediario con le divinità. Subordinato al wanax c’era il lawagetas, una figura di alto rango responsabile degli affari militari, che aveva il compito di organizzare e guidare l’esercito.

I territori micenei erano suddivisi in distretti amministrativi gestiti da funzionari locali chiamati qasireu, una sorta di governatori regionali che rappresentavano l’autorità del palazzo. Questa gerarchia politica garantiva un controllo capillare del territorio e un’efficiente raccolta di tributi e risorse.

L’organizzazione sociale

La società micenea era altamente stratificata. Al di sotto del wanax e dell’élite aristocratica si trovavano gli artigiani e i commercianti, che svolgevano ruoli cruciali nell’economia. Gli artigiani erano specializzati in varie attività, come la lavorazione dei metalli, la ceramica e la tessitura, mentre i commercianti si occupavano dello scambio di beni sia all’interno che al di fuori del mondo miceneo.

La maggior parte della popolazione era composta da contadini e lavoratori comuni, che coltivavano la terra e fornivano manodopera per i progetti del palazzo. Questi individui vivevano in villaggi situati nei pressi delle grandi città-stato e contribuivano al mantenimento dell’economia agricola, che rappresentava la base del sistema miceneo.

Infine, alla base della piramide sociale c’erano i lavoratori non liberi o schiavi, che svolgevano i compiti più faticosi e spesso venivano impiegati nelle attività agricole o nei laboratori artigianali.

La religione e il ruolo del palazzo

La religione giocava un ruolo centrale nella società micenea, e il palazzo era anche il fulcro delle attività religiose. Le tavolette in Lineare B fanno riferimento a una serie di divinità, molte delle quali sarebbero poi state incluse nel pantheon greco classico, come Zeus, Era e Poseidone. I rituali religiosi erano strettamente connessi alla vita politica ed economica, con il wanax che agiva come figura sacra.

La mappa concettuale

Scarica qui la mappa in formato PDF!

Scarica PDF