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Penelope nell'Odissea: chi era la moglie di Ulisse

Francesca Mondani

Francesca Mondani

DOCENTE DI INGLESE E ITALIANO L2

Specializzata in pedagogia e didattica dell’italiano e dell’inglese, insegno ad adolescenti e adulti nella scuola secondaria di secondo grado. Mi occupo inoltre di traduzioni, SEO Onsite e contenuti per il web. Amo i saggi storici, la cucina e la mia Honda CBF500. Non ho il dono della sintesi.

Penelope, moglie di Ulisse, è una figura iconica dell’epica greca, esaltata non solo come moglie fedele, ma anche come esempio di intelligenza strategica e forza interiore. La sua storia è parallela a quella di Ulisse, e si svolge in un ambiente di tensione, ambizione e inganno, che mette in luce il suo ruolo essenziale come custode del regno di Itaca e della dignità della sua famiglia.

Penelope: chi era la moglie di Ulisse

Penelope è una donna di nobile discendenza, cugina della leggendaria Elena di Troia, ma il suo fascino va oltre la bellezza fisica. È riconosciuta come figura di virtù e fedeltà e viene spesso associata a valori come la pazienza e la resistenza, qualità che esibisce durante i venti lunghi anni di assenza di Ulisse. Penelope è una madre amorevole per Telemaco e gestisce con abilità la sua casa, che diventa un bersaglio per i nobili di Itaca, ansiosi di sposarla per ottenere il trono. Questa pressione dei pretendenti è una sfida costante alla sua capacità di governare e proteggere Itaca in attesa del ritorno del marito.

Nonostante le continue richieste di matrimonio, Penelope dimostra di essere una figura di forte volontà, che mantiene la calma e l’integrità. In una società greca antica, dove le donne erano spesso relegate a ruoli di subordinazione, Penelope riesce a emergere come una reggente di fatto. La sua resistenza alle pressioni esterne e la sua fiducia nel ritorno del marito la rendono un simbolo di resilienza e astuzia, dimostrando una gestione intelligente e misurata del potere, capace di proteggere il suo regno e la sua famiglia.

L’inganno di Penelope verso i suoi pretendenti

L’episodio della tela di Penelope è tra i più noti della mitologia greca e rappresenta la sua abilità di manipolare la situazione a suo favore, dimostrando come l’astuzia e la strategia non siano qualità riservate solo agli uomini. Per tre anni, Penelope rimanda la scelta del nuovo marito promettendo che si sarebbe sposata solo al termine della tessitura di un sudario per Laerte, il padre di Ulisse. Di giorno lavora instancabilmente alla tela, ma di notte disfa segretamente il lavoro svolto, in modo da non dover mantenere la promessa. Questo stratagemma dimostra non solo il suo acume ma anche una profonda fiducia nel ritorno del marito, al quale resta leale.

Il sotterfugio è scoperto quando una delle sue ancelle, Melanto, svela l’inganno ai pretendenti, mettendo Penelope in una situazione di maggiore difficoltà. Tuttavia, non si arrende e escogita un nuovo stratagemma per guadagnare ulteriore tempo: organizza una gara di abilità, promettendo di sposare chiunque riesca a tendere l’arco di Ulisse e scoccare una freccia attraverso dodici asce. La prova si rivela impossibile per i pretendenti, ma non per Ulisse, che, tornato sotto mentite spoglie, si rivela al termine della competizione e mette fine alla minaccia dei Proci. L’immagine della tela e dell’inganno sono diventati simboli di resistenza femminile e astuzia, lodati nel tempo come espressioni di intelligenza e fedeltà.

Il ricongiungimento con Ulisse

Il ritorno di Ulisse a Itaca culmina in un momento carico di emozione e significato. Dopo aver eliminato i pretendenti con l’aiuto di Telemaco, Ulisse si presenta finalmente a Penelope, che però, fedele alla sua prudenza, decide di metterlo alla prova per assicurarsi della sua identità. È qui che emerge un lato ancora più profondo della loro relazione: Penelope chiede a Ulisse di descrivere il loro letto nuziale, un oggetto simbolico scolpito in un tronco di ulivo e quindi immobile, come immutabile è il loro legame. Ulisse risponde correttamente, rivelando una conoscenza intima che solo lui avrebbe potuto possedere, e Penelope finalmente si arrende al ricongiungimento.

Questo momento non rappresenta solo un ritorno fisico, ma è anche una celebrazione della fedeltà reciproca e della profondità del loro legame emotivo e intellettuale. Penelope non è semplicemente una moglie paziente, ma una donna intelligente e astuta, in grado di riconoscere il marito con la stessa acume con cui ha gestito i pretendenti. Il ricongiungimento finale consolida l’idea del matrimonio come legame basato sulla fiducia e sul rispetto reciproco, un ideale che la letteratura greca propone come modello per la società.