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Dati statistici: come fare la rappresentazione grafica

Agostino Sapienza

Agostino Sapienza

INSEGNANTE DI MATEMATICA

Sono nato a Reggio Calabria il 07/10/85. Mi sono diplomato nel 2005 all'Istituto Magistrale Statale Tommaso Gulli. Ho conseguito la laurea triennale in Relazioni Internazionali a Messina e in Economia Internazionale a Padova. Dopo un pò di anni negli studi commercialisti sono stato chiamato per una supplenza covid nella classe di insegnamento A47. Ho poi conseguito l'abilitazione a Trieste nel sostegno e sono entrato di ruolo nel 2023

I dati sono importanti, ma è importante anche raccontarli. Per farlo, devi imparare a riconoscere e a utilizzare i grafici che rappresentano i dati statistici e le loro frequenze: grafico a barre (ortogramma), istogramma, grafico a torta (areogramma), diagrammi cartesiani, ideogrammi, cartogrammi.

Ci sono quindi molti modi per rappresentare i dati, ma sicuramente ne esiste sempre uno migliore per ciascun tipo di dati. Ad esempio, se i caratteri sono di tipo quantitativo, allora è più indicato un grafico a barre o ortogramma oppure un istogramma.

Sono tutti grafici che hai incontrato almeno una volta nella vita: qui sei nel posto giusto per scoprire come costruirli e come interpretarli. Scopri quindi le cose più importanti sulla rappresentazione grafica dei dati statistici!

Come rappresentare i dati statistici

A cosa servono i grafici:

Come leggere i grafici:

La statistica è la scienza che raccoglie e analizza i dati. Ma come si analizzano i dati? Come possiamo fare un’analisi se abbiamo solo un insieme di numeri? È molto importante imparare a rappresentare i dati statistici e soprattutto a leggere i risultati della nostra indagine per capire le cause che hanno portato ai risultati (statistica descrittiva), per poi strutturare una strategia di intervento per il futuro (se i risultati non ci sono piaciuti).

Tipi di grafici: ortogramma e istogramma

Ortogramma o grafico a barre

Istogramma

Come rappresentare i dati statistici? Coi grafici. Ma come disegnare i grafici? Per prima cosa dobbiamo scegliere il tipo di grafico che vogliamo utilizzare. Ma questo dipende dal tipo di indagine statistica che abbiamo fatto. Qui vediamo due tipi di grafico:

  • ortogramma o grafico a barre: è il più usato va bene per la maggior parte delle analisi, è un grafico con tanti rettangoli quanti sono i caratteri e hanno stesse basi e altezze proporzionali alle frequenze (assoluta o relativa).
  • istogramma: è simile all’ortogramma. È meno usato, ma comunque efficace.

Vediamo quindi come disegnare i grafici a partire dalla scelta del grafico più significativo a seconda dei dati che abbiamo e da quello che vogliamo rappresentare, fino ad arrivare a rappresentare i dati che abbiamo nella tabella nel grafico.

Tipi di grafici: a torta e a punti

Grafico a torta

Grafico a punti

Cosa c’entrano le torte con la statistica? Sembrerebbe strano, ma c’entrano eccome. Infatti, un modo per rappresentare i dati statistici è proprio utilizzare il grafico a torta (detto pure aerogramma). È utilizzato soprattutto quando i caratteri dell’indagine statistica sono di tipo qualitativo, quindi non ordinabili. In pratica, bisogna dividere un cerchio in tante parti quanti sono i caratteri e ciascun carattere ha una parte di cerchio proporzionale alla sua frequenza £$\%$£.

Il grafico a punti, invece, è utile quando vogliamo rappresentare dei dati statistici che hanno più di una caratteristica. Si tratta di grafici tridimensionali ed è molto utile imparare, oltre che a disegnarli, anche a leggerli, perché permettono di trovare delle relazioni tra le informazioni date dai caratteri.
Scopri come rappresentare i dati a partire da una tabella con i video e poi allenati con gli esercizi!

Diagrammi cartesiani, ideogrammi e cartogrammi

Il diagramma cartesiano è un grafico con una linea spezzata, cioè una serie di punti uniti da segmenti, che mette in risalto la distribuzione delle frequenze. I punti hanno per:

  • ascissa, la modalità che stiamo analizzando
  • ordinata, la frequenza della modalità.

Sono utilizzati per descrivere l’andamento di un dato fenomeno nel tempo.

Gli ideogrammi utilizzano figure che richiamano il contenuto di ciò che si analizza, con dimensioni diverse o aree proporzionali ai dati a cui si riferiscono.

I cartogrammi sono grafici utili alla rappresentazione di dati relativi ad aree geografiche.
Il colore di ogni area geografica rappresenta la frequenza della modalità in quella specifica area.

Per esercitarsi sulla rappresentazione grafica

Ora che hai fatto un giro nei grafici che rappresentano i dati, prova a risolvere gli esercizi dell’interrogazione. Se hai dei dubbi, riguarda le lezioni e fai i tre livelli di esercizi spiegati per ripassare!

Rappresentare i dati: sfida!

Sfida

Soluzione alla sfida

Vedi i tuoi voti ma non riesci a capire come sono? Perché non li rappresenti con un grafico? Ecco la sfida!
Scopri come rappresentare i dati statistici per un’analisi migliore. Guarda le lezioni e fai gli esercizi così sarai preparatissimo!