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L'apparato digerente: come avviene la digestione

Terry Costanzo

Terry Costanzo

DOCENTE DI SCIENZE

Nata a Prato nel 1975, ha frequentato il liceo linguistico Carlo Livi di Prato perché grande amante delle lingue, passione che le è rimasta anche se in quinta liceo è stata folgorata dalla chimica. È quindi approdata all'Università di Farmacia a Firenze Rifredi, corso di laurea Chimica e Tecnologia Farmaceutica(CTF). Dopo anni di grande sacrificio ed impegno, terminati gli stud, è arrivata a Milano ed ha lavorato presso un’ azienda chimica occupandosi di ricerca clinica con il ruolo di CRA. Si è occupata di sperimentazioni cliniche e ha imparato tantissime cose sulla ricerca e sul mondo farmaceutico in genere. Collabora da ormai 9 anni con l'Istituto Montini, che le dà la possibilità di entrare in contatto con i giovani e di tenersi sempre aggiornata.

Le sostanze che ingeriamo devono subire diverse trasformazioni prima di essere utilizzate dal nostro organismo. Questi processi sono svolti dall’apparato digerente.

Gli alimenti, infatti, provengono da organismi diversi da noi ed è necessario scomporli nei loro componenti grazie alla digestione, assorbirne le parti utili grazie all’assorbimento ed eliminare tutto ciò che non serve grazie all’escrezione.

Per fare tutto questo, entrano in gioco diversi organi, ghiandole ed enzimi che costituiscono l’apparato digerente. Scopriamo quali sono.

La funzione della digestione e dei nutrienti

Il compito dell’apparato digerente è quello di ingerire e trasformare sostanze complesse attraverso la digestione.

Il nostro organismo, per vivere necessita di alimenti nutrienti che gli permettano di vivere. Gli alimenti vengono ingeriti e scomposti in parti più piccole e semplici (amminoacidi, monosaccaridi…) che vengono poi assorbite a livello intestinale e inviate al sangue e alla linfa per poi essere trasportate a tutte le cellule dell’organismo.

I nutrienti svolgono diverse funzioni:

  • Funzione REGOLATRICE. Le vitamine, le proteine e i Sali minerali assunti permettono al nostro organismo di svolgere correttamente tutti i suoi processi;
  • Funzione PLASTICA. L’acqua, le proteine, i lipidi e i Sali minerali (fosfato di calcio per le ossa) permettono la crescita e lo sviluppo dell’individuo, riparando e generando tessuti;
  • Funzione ENERGETICA. Glucidi e lipidi forniscono l’energia necessaria per il lavoro muscolare, i processi metabolici e la termoregolazione del corpo umano.

La digestione: meccanica, fisica e chimica

La digestione degli alimenti ingeriti si compie grazie a una serie di fenomeni meccanici compiuti dai diversi organi dell’apparato digerente:

  • TRITURAZIONE degli alimenti durante la masticazione nella bocca. Questa avviene grazie ai denti e al lavoro della mandibola e della mascella;
  • RIMESCOLAMENTO degli alimenti masticati all’interno dello stomaco grazie ai succhi gastrici;
  • AVANZAMENTO nell’intestino grazie ai movimenti dei muscoli.

I fenomeni chimici che avvengono durante la digestione sono dati da enzimi digestivi specifici che catalizzano le reazioni chimiche, ovvero le velocizzano.

I fenomeni fisici invece sono:

  • INSALIVAZIONE, ovvero la produzione di saliva che si mescola con il cibo triturato dai denti;
  • EMULSIONAMENTO DEI LIPIDI, effettuato dalla bile nel tratto duodenale dell’intestino tenue.

L’inizio dell’apparato digerente: bocca e denti

La bocca è la cavità iniziale del canale digerente. I denti triturano gli alimenti con la masticazione e insieme alla saliva formano il bolo alimentare. La saliva è un fluido viscoso prodotto dalle ghiandole salivari e contiene ptialina, un enzima che da inizio alla digestione dell’amido.

Il bolo alimentare viene spinto dalla lingua nel canale digerente.

L’adulto possiede 32 denti distinguibili per la posizione, la forma e la funzione svolta:

  • 8 INCISIVI che servono per tagliare il cibo;
  • 4 CANINI che servono per lacerare;
  • 8 PREMOLARI che servono per triturare;
  • 12 MOLARI che come i premolari servono per triturare qualsiasi cibo.

La parte esterna del dente è chiamata corona ed è ricoperta dallo smalto, una sostanza dura e di colore bianco. La parte più profonda è chiamata radice ed è inserita nell’osso.

Internamente il dente è formato da dentina che racchiude la polpa dentaria, all’interno della quale sono presenti vasi sanguigni e nervi.

La faringe

La faringe è un canale membranoso verticale che mette in comunicazione la bocca con le cavità nasali e la laringe con l’esofago.

La deglutizione consiste nel passaggio del bolo alimentare attraverso l’esofago.

Esiste una piccola cartilagine, chiamata epiglottide, che impedisce il passaggio del bolo alimentare nella trachea e chiude la comunicazione con le vie respiratorie.

La faringe infatti partecipa sia alla digestione che alla respirazione e all’emissione di suoni grazie alle corde vocali.

L’esofago

L’esofago è’ il canale lungo il quale scorre il bolo alimentare. Percorre il torace, il diaframma, un breve tratto addominale fino allo stomaco ed è lungo circa venticinque centimetri.

L’esofago è attraversato da moti peristaltici che sono onde di contrazione che fanno avanzare il bolo verso lo stomaco.

Una volta giunto allo stomaco il bolo deve attraversare il cardias, un anello muscolare che impedisce ai succhi gastrici di uscire dallo stomaco. Qui è presente una valvola chiamata sfintere esofageo che consente il passaggio delle sostanze anche in senso inverso, come nel caso del vomito.

Lo stomaco

Una volta giunto nello stomaco il bolo alimentare si mescola con i succhi gastrici (contenenti acido cloridrico e enzimi) e si trasforma in chimo, un fluido acido.

Lo stomaco è un organo a forma di sacco con una capacità di circa 1,5 litri e che termina con il piloro, una valvola muscolare comunicante con il duodeno. Il passaggio attraverso il piloro è controllato da una valvola chiamata sfintere pilorico.

All’interno dello stomaco la pepsina dà inizio alla digestione delle proteine che dura in media tre ore. La durata della digestione dipende comunque da quali tipi di alimenti sono stati ingeriti.

Le funzioni principali dello stomaco sono:

  • DEPOSITO temporaneo del cibo ingerito durante la digestione;
  • La DIGESTIONE vera e propria che avviene grazie alla pepsina per le proteine, grazie alla lipasi gastrica per i grassi;
  • ASSORBIMENTO delle sostanze semplici come acqua e alcol, oppure dei farmaci.

L’intestino

L’intestino è un organo a forma di tubo lungo circa 10 metri. Al suo interno avviene l’ultima fase della digestione, ovvero l’assorbimento della maggior parte delle sostanze ingerite e la raccolta di materiali di rifiuto solidi che devono essere eliminati.

L’intestino è suddiviso in due parti:

  • Intestino TENUE lungo circa 8 metri e con un diametro di circa 3-5 cm nel quale si trovano i villi intestinali. È suddiviso in tre parti: duodeno, digiuno e ileo.
  • Intestino CRASSO più corto del tenue ma più largo suddiviso a sua volta in tre parti: cieco, colon e retto.

Il chimo proveniente dallo stomaco passa gradualmente attraverso il piloro nella prima parte dell’intestino tenue dove viene a contatto con la bile che emulsiona grassi e con il succo pancreatico che proviene dal pancreas.

Tutti questi succhi completano la digestione insieme anche al succo enterico, prodotto dalle pareti dell’intestino. Il chimo, a questo punto, si trasforma in chilo, una massa liquida gelatinosa che viene assorbita dai villi intestinali presenti nell’ileo.

L’assorbimento dei principi nutritivi avviene grazie ai microvilli, sporgenze di circa 1 mm sulla parete dell’intestino.

Nel colon dell’intestino crasso si completa il riassorbimento dell’acqua e dei Sali minerali, mentre nel retto si accumulano le feci, pronte per essere espulse attraverso l’apertura anale, uno sfintere muscolare a controllo volontario.

Fegato, pancreas e cistifellea

All’intestino sono collegate due grandi ghiandole: il fegato e il pancreas.

Il fegato è una ghiandola che si trova sopra lo stomaco e svolge innumerevoli funzioni, tra queste la produzione della bile, che serve per emulsionare i grassi e rendere quindi possibile il loro assorbimento da parte dell’intestino. Inoltre il fegato demolisce e cattura le sostanze tossiche che il nostro corpo può assumere più o meno accidentalmente

La bile è un liquido basico di colore giallo verde che collabora alla digestione e all’assorbimento dei grassi alimentari e consente l’eliminazione dall’organismo di prodotti indesiderati quali colesterolo, bilirubina e sostanze tossiche.

Il pancreas è una ghiandola allungata che si trova dietro lo stomaco ed è attaccata al duodeno. Come il fegato svolge molteplici funzioni, ma per la digestione collabora con la produzione di enzimi digestivi (succo pancreatico) che vanno nel duodeno tramite il dotto pancreatico. Il succo pancreatico contiene lipasi, peptidasi e amilasi, enzimi che hanno specifiche funzioni di demolizione delle sostanze da digerire.

La cistifellea invece è un piccolo organo simile ad un sacchetto allungato che contiene la bile prodotta dal fegato che attende di essere immessa nel duodeno.

Digestione e assorbimento

In seguito alla digestione, all’interno dell’intestino tenue, avviene la fase dell’assorbimento. Le sostanze da assorbire formano il chilo, una massa liquida gelatinosa che viene assorbita dai villi intestinali presenti nell’ileo.

In base alla sostanza da digerire e assorbire intervengono organi e enzimi differenti:

  • Per le PROTEINE agiscono enzimi secreti dallo stomaco, dal pancreas e dall’intestino, ottenendo amminoacidi che una volta assorbiti dai villi sono portati al fegato e nelle cellule dei tessuti;
  • Per i GLUCIDI intervengono gli enzimi prodotti dalle ghiandole salivari, dal pancreas e dall’intestino, ottenendo glucidi semplici come glucosio, fruttosio e galattosio che vengono trasportati nelle cellule oppure accumulati come riserva sotto forma di glicogeno;
  • Per i LIPIDI intervengono gli enzimi prodotti dal pancreas e il succo enterico della bile. Gli acidi grassi a catena breve sono assorbiti dai capillari dei villi intestinali e trasportati da proteine nel sangue. Gli acidi grassi a catena breve invece passano nel capillare linfatico del villo e vengono trasportati in tutto il corpo dalla circolazione linfatica.