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Dislessia e autismo: quali sono le differenze

Maria Taverna

Maria Taverna

PSICOLOGA CLINICA E DINAMICA

Psicologa clinica e dinamica, esperta nell'uso di tecniche cognitivo-comportamentali e profonda conoscitrice dei processi di comunicazione efficace. La sua esperienza pluridecennale nel campo delle disabilità le ha permesso di sviluppare una predisposizione all'individuazione e al trattamento degli stati di burnout, ansia e difficoltà nelle relazioni. Lo sviluppo ed il potenziamento delle sfere più personali dell'io individuale, attraverso il superamento di stati di blocco o difficoltà emotive, costituisce il nucleo centrale dei suoi trattamenti, che siano individuali, di coppia o di gruppo.

La dislessia e l’autismo sono due condizioni neuroevolutive che influenzano in modo significativo lo sviluppo e il funzionamento degli individui. Sebbene presentino caratteristiche distinte, è fondamentale esplorare le loro peculiarità, le possibili sovrapposizioni e le implicazioni per l’educazione e la vita quotidiana.

Dislessia: caratteristiche e manifestazioni

La dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento che si manifesta con difficoltà nella lettura, nella scrittura e nell’ortografia. Gli individui con dislessia possono avere problemi nel riconoscere le parole in modo accurato e fluente, nella decodifica dei testi e nella comprensione di ciò che leggono. È importante sottolineare che la dislessia non è correlata all’intelligenza generale; infatti, molte persone dislessiche possiedono un’intelligenza nella norma o superiore alla media.

Le principali caratteristiche della dislessia includono:

  • Difficoltà nella lettura: lettura lenta e laboriosa, con frequenti errori di pronuncia o omissioni di parole.
  • Problemi di ortografia: errori ortografici ricorrenti, anche in parole comuni.
  • Difficoltà nella scrittura: scrittura disorganizzata, con lettere mal formate o invertite.
  • Problemi di memoria a breve termine: difficoltà nel ricordare sequenze di informazioni, come numeri o istruzioni.

Queste difficoltà possono emergere già nei primi anni di scuola e, se non adeguatamente affrontate, possono influenzare negativamente l’autostima e la motivazione allo studio dell’individuo.

Autismo: una panoramica sulle caratteristiche

L’autismo, o disturbo dello spettro autistico, è una condizione neuroevolutiva caratterizzata da difficoltà nella comunicazione e nell’interazione sociale, oltre a comportamenti ripetitivi e interessi ristretti. Le manifestazioni dell’autismo variano ampiamente da persona a persona, sia in termini di tipologia che di gravità dei sintomi.

Le principali caratteristiche dell’autismo includono:

  • Difficoltà nella comunicazione sociale: problemi nel mantenere conversazioni, interpretare segnali non verbali come gesti o espressioni facciali, e comprendere le convenzioni sociali.
  • Comportamenti ripetitivi: movimenti stereotipati, come dondolarsi o battere le mani, e insistenza su routine rigide.
  • Interessi ristretti: focalizzazione intensa su argomenti specifici, spesso con una conoscenza approfondita degli stessi.
  • Sensibilità sensoriale: reazioni eccessive o ridotte a stimoli sensoriali come luci, suoni o texture.

L’autismo è una condizione eterogenea, e le persone nello spettro possono avere abilità e necessità molto diverse tra loro.

Differenze chiave tra dislessia e autismo

Sebbene entrambe le condizioni influenzino lo sviluppo neurologico, la dislessia e l’autismo presentano differenze sostanziali:

  • Ambito di impatto: la dislessia riguarda principalmente le abilità legate alla lettura e alla scrittura, mentre l’autismo coinvolge una gamma più ampia di funzioni, inclusa la comunicazione sociale e i comportamenti.
  • Interazione sociale: gli individui con dislessia generalmente non presentano le difficoltà sociali tipiche dell’autismo. Al contrario, le persone con autismo possono avere significative sfide nelle interazioni sociali.
  • Comportamenti ripetitivi: questi sono una caratteristica distintiva dell’autismo e non sono associati alla dislessia.

Possibili sovrapposizioni tra dislessia e autismo

Nonostante le differenze, esistono casi in cui dislessia e autismo coesistono nello stesso individuo. Questa comorbilità può complicare la diagnosi e l’intervento, poiché le difficoltà di lettura possono essere mascherate o enfatizzate dalle caratteristiche autistiche.

Ad esempio, un bambino con entrambe le condizioni potrebbe mostrare:

  • Difficoltà significative nella lettura: derivanti dalla dislessia.
  • Problemi nella comprensione del linguaggio: legati all’autismo.
  • Interessi ristretti: che influenzano la motivazione a leggere testi non correlati ai propri interessi specifici.

In questi casi, è essenziale un approccio diagnostico e terapeutico integrato, che consideri entrambe le condizioni e le loro interazioni.

Implicazioni educative e strategie di supporto

Per supportare efficacemente gli studenti con dislessia, autismo o entrambe le condizioni, è fondamentale adottare strategie educative personalizzate che rispondano alle loro specifiche esigenze. L’istruzione deve essere individualizzata, adattando i metodi di insegnamento per facilitare l’apprendimento. Strumenti compensativi come audiolibri o software di sintesi vocale possono rivelarsi particolarmente utili nel migliorare la comprensione e l’accessibilità dei contenuti.

Un altro aspetto essenziale è la creazione di un ambiente di apprendimento strutturato. Routine prevedibili e spazi organizzati aiutano a ridurre l’ansia e favoriscono una maggiore concentrazione. La stabilità e la prevedibilità dell’ambiente scolastico possono rappresentare un importante punto di riferimento per questi studenti, migliorando la loro esperienza educativa.

Anche il supporto alla comunicazione gioca un ruolo chiave. L’uso di strumenti visivi e tecnologie assistive può facilitare la comprensione e l’espressione, specialmente per quegli studenti che incontrano difficoltà nel linguaggio verbale. Strategie come l’uso di immagini, schemi e dispositivi elettronici possono rendere la comunicazione più efficace e immediata.

L’intervento precoce rappresenta un ulteriore fattore determinante per migliorare gli esiti educativi e sociali. Identificare tempestivamente le difficoltà consente di adottare strategie mirate, riducendo l’impatto delle problematiche e favorendo uno sviluppo più armonioso delle competenze.

Affinché tutto questo sia efficace, è essenziale una stretta collaborazione tra insegnanti, specialisti e famiglie. Solo attraverso un lavoro sinergico è possibile sviluppare e implementare piani educativi realmente efficaci, capaci di rispondere in modo concreto alle necessità di ogni studente.

Comprendere le caratteristiche distintive e le possibili intersezioni tra dislessia e autismo è essenziale per fornire supporto adeguato agli individui che ne sono affetti. Un approccio informato e personalizzato può fare la differenza nel promuovere il successo educativo e il benessere generale di queste persone.