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Cosa sono i DSA, come riconoscerli e trattarli

Maria Taverna

Maria Taverna

PSICOLOGA CLINICA E DINAMICA

Psicologa clinica e dinamica, esperta nell'uso di tecniche cognitivo-comportamentali e profonda conoscitrice dei processi di comunicazione efficace. La sua esperienza pluridecennale nel campo delle disabilità le ha permesso di sviluppare una predisposizione all'individuazione e al trattamento degli stati di burnout, ansia e difficoltà nelle relazioni. Lo sviluppo ed il potenziamento delle sfere più personali dell'io individuale, attraverso il superamento di stati di blocco o difficoltà emotive, costituisce il nucleo centrale dei suoi trattamenti, che siano individuali, di coppia o di gruppo.

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) rappresentano un gruppo di difficoltà che si manifestano in specifiche aree del processo di apprendimento, influenzando la capacità di leggere, scrivere o fare calcoli matematici in modo corretto e fluido. Nonostante siano disturbi piuttosto comuni, è importante chiarire che non si tratta di deficit intellettivi o di ritardi nello sviluppo cognitivo.

I bambini e ragazzi con DSA hanno una normale intelligenza, ma sperimentano particolari difficoltà che richiedono strategie educative specifiche e personalizzate. Capire cosa siano i DSA e come affrontarli è essenziale per favorire il percorso scolastico e di vita degli studenti coinvolti, promuovendo una maggiore inclusione e un approccio educativo su misura.

Che cos’è un DSA

Un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) è una condizione neurobiologica che influenza alcune abilità scolastiche ben definite, rendendo difficoltoso per chi ne è affetto apprendere in maniera standard alcune competenze, nonostante un’intelligenza nella norma e un adeguato ambiente scolastico. I DSA riguardano principalmente la lettura, la scrittura e il calcolo, non interferendo però con altre funzioni cognitive generali.

Le difficoltà che emergono non derivano da carenze nell’insegnamento o da condizioni ambientali sfavorevoli, ma da un modo diverso in cui il cervello elabora determinate informazioni. È fondamentale distinguere i DSA da altri disturbi dello sviluppo o problemi legati a disabilità sensoriali o motorie: un individuo con DSA può avere una vista e un udito perfettamente normali, così come una coordinazione fisica adeguata.

I disturbi dell’apprendimento compaiono solitamente già in età scolare, quando l’alunno inizia a confrontarsi con compiti complessi che richiedono lettura, scrittura o calcolo. Nonostante le difficoltà, con un’adeguata diagnosi precoce e il supporto giusto, è possibile garantire a chi ne è affetto un percorso di crescita e di apprendimento di successo.

Le tipologie di DSA

Esistono diverse tipologie di Disturbi Specifici dell’Apprendimento, che riguardano aree differenti. Le quattro principali categorie di DSA sono dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Ognuno di questi disturbi si manifesta con sintomi e difficoltà specifiche, che richiedono interventi mirati.

  • Dislessia: è il disturbo che riguarda la capacità di leggere. I bambini e ragazzi dislessici faticano a decodificare correttamente le lettere e le parole, presentando una lettura lenta, poco fluida e spesso inaccurata. Questo non significa che non comprendano il significato delle parole, ma che impiegano più tempo e fatica per leggerle. La dislessia può manifestarsi in diverse forme, da una lettura confusa delle lettere fino a una difficoltà generale nell’interpretare il testo scritto.
  • Disgrafia: si riferisce alla difficoltà nella scrittura manuale. Chi soffre di disgrafia ha problemi nel riprodurre i segni grafici delle lettere e dei numeri, che spesso risultano poco leggibili. Questa condizione non è legata a problemi motori, ma riguarda piuttosto la capacità di pianificare e organizzare i movimenti necessari per scrivere. La scrittura disgrafica può essere irregolare, disordinata, e spesso risulta faticosa e poco comprensibile.
  • Disortografia: è un disturbo che riguarda la corretta ortografia delle parole. Chi ne soffre presenta difficoltà a rispettare le regole grammaticali e sintattiche nella scrittura, facendo errori frequenti di ortografia. Gli individui con disortografia possono confondere lettere simili, omettere o invertire lettere nelle parole, o avere problemi con l’uso delle doppie. A differenza della disgrafia, questo disturbo si manifesta non tanto nella forma grafica, quanto nella corretta composizione del testo.
  • Discalculia: è il disturbo che colpisce la capacità di comprendere e lavorare con i numeri. Le persone con discalculia trovano difficile eseguire operazioni matematiche, comprendere i concetti di quantità, riconoscere numeri o svolgere problemi aritmetici di base. Questo disturbo può influenzare non solo il calcolo scritto, ma anche il modo in cui i numeri vengono percepiti e compresi, rendendo complessi anche compiti come leggere l’orologio o gestire il denaro.

Come trattare i Disturbi Specifici dell’Apprendimento

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento non possono essere "curati" nel senso tradizionale, poiché sono parte del modo in cui il cervello elabora le informazioni. Tuttavia, è possibile gestirli in modo efficace grazie a un’educazione personalizzata e a interventi specifici. La diagnosi precoce è un passo fondamentale per il trattamento, poiché permette di intervenire tempestivamente e ridurre al minimo gli ostacoli che il disturbo potrebbe causare nel percorso scolastico.

  • Supporto educativo: un elemento chiave nella gestione dei DSA è l’adozione di strategie didattiche su misura. Le scuole devono prevedere un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che include l’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative. Gli strumenti compensativi sono risorse che aiutano a compensare le difficoltà, come l’uso di computer per la scrittura o di calcolatrici per il calcolo. Le misure dispensative permettono invece di evitare alcune prestazioni che risultano particolarmente difficoltose per lo studente, come la lettura ad alta voce o il calcolo mentale rapido.
  • Tecnologie assistive: la tecnologia gioca un ruolo cruciale nel supportare chi ha un DSA. Esistono software specifici che facilitano la lettura, come i lettori di testi, o la scrittura, con programmi di correzione automatica. Anche le app educative mirate possono migliorare le competenze matematiche o ortografiche, rendendo l’apprendimento più accessibile.
  • Terapie specializzate: alcuni individui con DSA possono beneficiare di terapie logopediche, in particolare nei casi di dislessia o disortografia. La logopedia aiuta a migliorare le capacità di lettura e scrittura, lavorando sulle specifiche difficoltà di linguaggio e ortografia. Anche la psicomotricità può essere utile in caso di disgrafia, per migliorare la coordinazione e la fluidità della scrittura.
  • Supporto psicologico: oltre agli interventi educativi, è fondamentale garantire un adeguato supporto emotivo. I bambini e ragazzi con DSA possono vivere sentimenti di frustrazione, bassa autostima o ansia legata alle prestazioni scolastiche. Un intervento psicologico può aiutarli a sviluppare un atteggiamento positivo verso le proprie difficoltà, incoraggiando la motivazione e la resilienza.

Affrontare un DSA richiede un approccio integrato, che coinvolga insegnanti, genitori, specialisti e lo studente stesso. Con un supporto adeguato e l’uso di metodi compensativi efficaci, le persone con DSA possono raggiungere risultati scolastici eccellenti e realizzare appieno il loro potenziale.