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Laurea in Giurisprudenza: cosa si studia e sbocchi lavorativi

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REDAZIONE

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Il corso di laurea in Giurisprudenza rappresenta una delle scelte più tradizionali e al contempo prestigiose nel panorama accademico italiano. Appartenente alla facoltà di Giurisprudenza, questo percorso di studi è concepito per formare giuristi competenti e preparati ad affrontare le sfide legali e giuridiche del mondo contemporaneo. La laurea in Giurisprudenza offre una preparazione ampia e approfondita, spaziando dalla teoria del diritto alle applicazioni pratiche, con un focus particolare sul sistema giuridico italiano ed europeo.

Cosa si studia nel corso di laurea in Giurisprudenza?

Il corso di laurea in Giurisprudenza è caratterizzato da un percorso di studio quinquennale, strutturato in modo da fornire una solida base di conoscenze giuridiche, sia teoriche che pratiche. Le discipline affrontate durante il corso sono molteplici e coprono un ampio spettro di aree del diritto. Alcune delle principali materie di studio includono:

  • Diritto privato: la disciplina che tratta dei rapporti tra privati, incluse le normative su proprietà, contratti, responsabilità civile e famiglia.
  • Diritto costituzionale: lo studio dei principi fondamentali dello Stato, delle istituzioni politiche e dei diritti e doveri dei cittadini.
  • Diritto penale: l’analisi delle norme giuridiche che definiscono i reati e le pene, oltre alle procedure di applicazione della legge penale.
  • Diritto amministrativo: la disciplina che regola l’organizzazione e l’attività della pubblica amministrazione, nonché i rapporti tra questa e i cittadini.
  • Diritto commerciale: lo studio delle norme giuridiche che regolano l’attività imprenditoriale, il diritto societario e i contratti commerciali.
  • Diritto del lavoro: esplora le norme che regolano i rapporti di lavoro, i diritti e i doveri dei lavoratori e dei datori di lavoro.
  • Diritto internazionale e dell’Unione Europea: le materie che trattano delle relazioni giuridiche tra Stati e delle normative che regolano il funzionamento dell’Unione Europea.
  • Filosofia del diritto: l’approfondimento dei principi filosofici che sottendono le norme giuridiche e la loro applicazione.
  • Diritto processuale civile e penale: lo studio delle norme e delle procedure che regolano lo svolgimento dei processi civili e penali.

Oltre alle materie giuridiche, gli studenti affrontano anche corsi di economia politica, storia del diritto e inglese giuridico, per ampliare le loro competenze e capacità di analisi.

Cosa fare dopo la laurea in Giurisprudenza?

Una volta conseguita la laurea in Giurisprudenza, i laureati possono intraprendere diverse carriere professionali, grazie alla versatilità e alla completezza del percorso di studi. Le opportunità lavorative sono numerose e coprono settori sia pubblici che privati. Tra le carriere più comuni vi sono:

  • Avvocato: dopo aver svolto il praticantato forense e superato l’esame di Stato, il laureato in Giurisprudenza può esercitare la professione di avvocato, rappresentando e difendendo i propri clienti in sede giudiziaria.
  • Magistrato: accessibile tramite concorso pubblico, questa carriera consente di lavorare come giudice o pubblico ministero, applicando e interpretando le leggi per risolvere controversie giuridiche.
  • Notaio: figura fondamentale nel sistema giuridico italiano, il notaio si occupa della redazione e autenticazione di atti pubblici e privati, assicurando la legittimità e la corretta interpretazione delle volontà delle parti coinvolte.
  • Funzionario pubblico: i laureati possono partecipare a concorsi pubblici per accedere a ruoli dirigenziali all’interno delle amministrazioni pubbliche, dove si occupano della gestione giuridica e amministrativa di enti locali, ministeri e altre istituzioni.
  • Consulente legale: sia in aziende private che in organizzazioni pubbliche, il consulente legale fornisce assistenza e consulenza giuridica, aiutando a prevenire o risolvere problematiche legali.
  • Carriere diplomatiche: il laureato può anche accedere, tramite concorso, alla carriera diplomatica, lavorando presso ambasciate, consolati o organizzazioni internazionali.
  • Docente universitario o ricercatore: per chi è interessato alla carriera accademica, è possibile proseguire gli studi con un dottorato di ricerca e dedicarsi all’insegnamento e alla ricerca scientifica in ambito giuridico.

In termini di competenze, il corso di laurea in Giurisprudenza sviluppa una forte capacità di analisi critica, abilità nella risoluzione di problemi complessi, e competenze comunicative e argomentative, essenziali per chiunque operi in ambito giuridico.

Dove studiare Giurisprudenza?

Il corso di laurea in Giurisprudenza è offerto da numerose università in Italia, ed è generalmente organizzato come corso di laurea magistrale a ciclo unico, della durata di cinque anni. L’accesso al corso può variare a seconda dell’ateneo scelto: molte università prevedono un test di ammissione, mentre altre hanno un accesso libero, spesso subordinato al superamento di un test di valutazione delle competenze.

Alcune delle principali università italiane dove è possibile studiare Giurisprudenza includono:

  • Università degli Studi di Roma “La Sapienza”: uno dei più grandi e antichi atenei d’Italia, offre un corso di laurea in Giurisprudenza con una vasta gamma di specializzazioni. L’accesso è libero, ma è previsto un test di valutazione delle competenze iniziali.
  • Università Bocconi di Milano: con un’attenzione particolare al diritto commerciale e internazionale, l’università Bocconi è rinomata per la sua eccellenza accademica. L’accesso è a numero chiuso ed è necessario superare un test di ammissione.
  • Università degli Studi di Bologna “Alma Mater”: la più antica università del mondo occidentale, offre un corso di laurea in Giurisprudenza con una forte tradizione e un’ampia offerta formativa. L’accesso è libero, ma è previsto un test di valutazione delle competenze.
  • Università degli Studi di Firenze: offre un corso di laurea in Giurisprudenza con una particolare attenzione al diritto europeo e internazionale. L’accesso è libero, con un test di valutazione delle competenze iniziali.
  • Università Cattolica del Sacro Cuore: presente in più sedi in Italia, offre corsi in Giurisprudenza con un focus su diritto canonico e civile. L’accesso è a numero programmato e prevede il superamento di un test di ammissione.

È importante considerare che, oltre alla scelta dell’università, gli studenti possono optare per un curriculum più orientato verso il diritto nazionale, internazionale o comparato, in base alle proprie inclinazioni e prospettive professionali future.

Il corso di laurea in Giurisprudenza rappresenta un percorso formativo completo e ricco di opportunità, sia a livello accademico che professionale. Gli studenti che scelgono questa strada hanno la possibilità di approfondire la conoscenza del diritto in tutte le sue forme e applicazioni, sviluppando competenze che li renderanno capaci di affrontare le sfide del mondo del lavoro con preparazione e sicurezza. Che si tratti di diventare avvocati, magistrati, notai, funzionari pubblici o di intraprendere una carriera nel settore privato o accademico, una laurea in Giurisprudenza apre le porte a un futuro professionale solido e rispettato.